
IL COLMO PER L’INVENTORE DEL “TRUMP BURGER”? RISCHIARE DI ESSERE CACCIATO DAGLI STATI UNITI - ROLAND MEHREZ BEAINY, IMPRENDITORE LIBANESE RESIDENTE IN TEXAS CHE HA CREATO UNA CATENA DI HAMBURGER DEDICATA AL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO, FINISCE NEL MIRINO DELL’ENTE STATUNITENSE RESPONSABILE DEL CONTROLLO DELLE FRONTIERE – L’UOMO, ARRESTATO DAGLI AGENTI ANTI-IMMIGRAZIONE A MAGGIO, È ARRIVATO NEGLI USA NEL 2019 E AVREBBE DOVUTO LASCIARE IL PAESE ENTRO IL 12 FEBBRAIO 2024, MA HA TENTATO DI OTTENERE LO STATUS LEGALE ATTRAVERSO…
Estratto dell’articolo di Valentina Romagnoli per www.open.online
Dal Libano al Texas per realizzare il sogno di aprire un fast food dedicato a Donald Trump, fino all’arresto e al rischio di espulsione. È la parabola di Roland Mehrez Beainy, 28 anni, fondatore della catena Trump Burger, finito nel mirino dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice) per aver, secondo le autorità, superato i termini di permanenza legale negli Stati Uniti.
Beainy è arrivato negli Usa nel 2019 come non-immigrant visitor e, secondo i registri ufficiali, avrebbe dovuto lasciare il Paese entro il 12 febbraio 2024. In base al Dipartimento della Sicurezza Interna (Dhs), avrebbe tentato di ottenere lo status legale attraverso un matrimonio con una donna, ma senza mai dimostrare di aver condiviso con lei una residenza. Una circostanza che per le autorità configura un’operazione sospetta. L’imprenditore respinge nettamente le accuse: «Il novanta percento delle cose che dicono non è vera», ha detto al giornale locale Houston Chronicle.
IL RISCHIO È L’ESPULSIONE DAL PAESE
Il 16 maggio scorso, cinque anni dopo aver inaugurato il primo Trump Burger a Bellville, è stato arrestato dagli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement (Ice) e inserito in una procedura di espulsione. […]
La vicenda arriva, in effetti, in un momento in cui l’amministrazione Trump, tornata alla Casa Bianca a gennaio, ha intensificato le operazioni di deportazione, senza fare eccezioni per i suoi sostenitori politici. Non è un caso isolato: in passato, Ice ha fermato altri simpatizzanti del tycoon privi di documenti regolari, compresa una cittadina canadese arrestata in California mentre faceva domanda di residenza permanente e una donna di origini armene e iraniane detenuta in un centro federale per una condanna del 2008. […]