mele

FAR FRUTTARE LA FRUTTA MARCIA – TRUFFA A PISA DOVE OTTO PERSONE SONO STATE ARRESTATE PER AVER TRASFORMATO MELE IN STATO DI DECOMPOSIZIONE IN SUCCO, CON DENTRO MICOTOSSINE PERCHÉ CONTAMINATO CON FUNGICIDI, INSETTICIDI, ERBICIDI E SOSTANZE CHIMICHE TOSSICHE VIETATE IN ITALIA - IL MIX DI SCHIFEZZE POI VENIVA "AGGIUSTATO" CON ACQUA E ZUCCHERI PER ELUDERE I CONTROLLI E VENDUTO A GRANDI MARCHI ITALIANI CHE PRODUCONO MARMELLATE, CONFETTURE, CONSERVE BIOLOGICHE…

Tiziana Lapelosa per "www.liberoquotidiano.it"

 

succo di mela 9

Quella frutta era talmente marcia e avariata che pure le galline - che spesso vengono cibate con gli avanzi - avrebbero girato la testa dall' altra parte al solo vederla. Eppure, menti raffinate hanno pensato bene di farla "fruttare" quella merce non idonea al consumo umano, in stato di decomposizione, deteriorata, ma che con qualche accorgimento poteva addirittura fregiarsi del titolo di "biologica". 

mele marce 4

 

Mele marce che diventavano succo, con dentro micotossine perché contaminate con fungicidi, insetticidi ed erbicidi, sostanze chimiche tossiche che in Italia sono vietate. Poi, il mix di schifezze veniva "aggiustato" con acqua e zuccheri fino ad ottenere un prodotto che avesse una idea di mela da eludere eventuali controlli.

succo di mela 8

 

Una volta rifinito, il prodotto trasformato in edulcorante veniva venduto ai grandi marchi italiani che producono marmellate, confetture, conserve come prodotto d' eccellenza, si presume. La truffa è stata scoperta dalla procura di Pisa grazie alle segnalazioni arrivate dagli organismi di vigilanza di Germania e Olanda che si erano insospettiti dall' origine dei prodotti.

 

mele marce 5

L'indagine - La Guardia di Finanza, insieme agli ispettori del dipartimento antifrode del ministero delle Politiche agricole, ha quindi indagato fino ad arrivare alla radice della truffa. Così ieri, nell' ambito dell' operazione chiamata Eurojust, sono state arrestate otto persone. Si tratta di due fratelli titolari della dittaItalian Food srl di San Miniato (Pisa), considerati la mente del meccanismo, quattro loro dipendenti e due prestanome del Salernitano.

mele marce 3

 

Per tutti il reato contestato è associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio. Anche un' altra persona è coinvolta, si tratta di un serbo, gestore della ditta Perfect Fruit, per il quale non sono scattate le manette in quanto la Serbia non ha collaborato all' operazione.

 

Ed è proprio qui che il falso biologico veniva "confezionato" e poi, grazie a false attestazioni, veniva venduto come edulcorante e con marchio Ue per le aziende italiane ed estere che producono marmellate, conserve, confetture. In totale sono state sequestrate 1.411 tonnellate di prodotto adulterato (per un valore di cinque milioni di euro), beni mobili e immobili per un valore di 6,5 milioni di euro.

 

mele marce 2

Non si conoscono, al momento, i marchi che hanno utilizzato il succo di mela "distorto" per confezionare i gli alimenti bio. Quel che si sa è che alle aziende che lo hanno acquistato la procura ha imposto di ritirare i propri prodotti dal mercato.

 

succo di mela 7

Sistema perfetto - «Il nostro sistema di controlli è riconosciuto tra i migliori al mondo e, ancora una volta, lo abbiamo dimostrato», ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio. La Coldiretti, intanto, chiede che per il biologico venga creato un marchio Made in Italy al fine di garantire trasparenza ai consumatori.

 

mele marce 1

Basti pensare che sei italiani su dieci comprano o hanno comprato bio, ovvero il 64% degli italiani, con le vendite schizzate su del 10%. E che i 19 casi di truffa segnalati nel 2017 sono diventati 88 nel 2018. Segno che il settore tira e attira anche il malaffare.

succo di mela 1succo di mela 5succo di mela 4succo di mela 6succo di mela 10

 

succo di mela 2succo di mela 3

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLA DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DA AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”