arkadij babchenko

BABCHENKO È VIVO E LOTTA INSIEME A NOI! – LA MESSA IN SCENA DELLA MORTE DEL GIORNALISTA ANTI PUTINIANO SEMBRA UN ROMANZO – LA SCENEGGIATURA DEI SERVIZI SEGRETI UCRAINI, IL CORPO RITROVATO IN UN LAGO DI SANGUE DALLA MOGLIE, LE ACCUSE DI MOSCA E LA “RESURREZIONE” IN CONFERENZA STAMPA: ECCO COM’È ANDATA – DAL KGB AL’ISIS, SE LA TATTICA DEL FINTO DECESSO METTE A RISCHIO LA CREDIBILITÀ DELLE FONTI – VIDEO

VIDEO! ARKADIJ BABCHENKO APPARE ALLA CONFERENZA STAMPA SUL SUO OMICIDIO

 

1 - IL GIALLO DI KIEV

Luigi Guelpa per il Giornale

 

arkadij babchenko vivo

I colpi di scena nella vicenda del giornalista russo Arkady Babchenko sembrano presi in prestito dal romanzo di Vazquez Montalban Luis Roldan né vivo né morto. Lo scrittore galiziano giocava sulla sorte del (vero) comandante della Guardia Civil, mentre il caso Babchenko è una sceneggiatura che prende vita e racconta della morte e della «resurrezione» del giornalista inviso all' establishment putiniano.

 

Sta di fatto che Babchenko, dato martedì sera vittima di un assassinio a Kiev, è vivo e gode di ottima salute. È apparso in una conferenza stampa con il capo dei servizi di sicurezza ucraini a Kiev e la sua morte non è stata altro che una messa in scena.

arkadij babchenko con petro poroshenko

 

«Avevamo scoperto un piano per assassinarlo - ha commentato il direttore degli 007 Vasily Gritsak -. A quel punto non abbiamo potuto fare altro che organizzare un' operazione speciale durante la quale siamo riusciti a raccogliere prove inconfutabili dell' attività terroristica dei servizi speciali russi sul territorio ucraino».

 

arkadij babchenko 'morto'

La «velina» fatta circolare dall' intelligence ucraina ha colpito nel segno. L' altra notte le testate ai quattro angoli del globo riportavano ogni genere di dettaglio sulla morte di Arkady Babchenko, ucciso a colpi di arma da fuoco sulla porta del suo appartamento a Kiev, soccorso dalla moglie che l' aveva ritrovato nel corridoio di casa coperto di sangue, e spirato in ambulanza prima di raggiungere l' ospedale.

 

«Sono sicuro che la macchina del totalitarismo russo non ha perdonato la sua onestà e le sue posizioni di principio», aveva scritto a caldo sul suo profilo Facebook il premier ucraino Volodymyr Groysman.

la reazione dei colleghi di arkadij babchenko alla sua 'resurrezione'

 

Un modo «deplorevole di condurre gli affari internazionali», si era difeso il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov, aggiungendo che «i crimini sanguinosi e l' impunità totale sono diventati routine per il regime di Kiev».

 

arkadij babchenko

Fino ad arrivare a Putin che accusava gli ucraini di «fendere l' aria con dichiarazioni russofobe di fronte a un orribile omicidio piuttosto che lanciare un' inchiesta esaustiva e imparziale». A colpo di teatro avvenuto, Mosca replica con un «È ovvio che la storia doveva avere effetti propagandistici».

arkadij babchenko vivo 3

 

Non poteva mancare l' intervento dello stesso Babchenko, che ha ringraziato gli 007 di Kiev per avergli salvato la vita. «Chiedo scusa a tutti, e anche a mia moglie, per l' inferno che hanno dovuto sostenere, ma non c' era alternativa.

 

L' operazione speciale è stata preparata per due mesi, io sono stato messo al corrente un mese fa. L' operazione ha portato alla cattura di un uomo».

 

arkadij babchenko vivo 1

Nel febbraio del 2017, dopo aver aspramente criticato l' intervento di Putin in Siria, Babchenko era stato costretto ad abbandonare Mosca, riparando prima a Praga e poi a Kiev, preoccupato che in patria potesse essere ucciso.

 

arkadij babchenko e la sua famiglia

Entrando a far parte (suo malgrado) della lista dei 309 colleghi assassinati in Russia dal 1992 a oggi.

 

L' opinione pubblica internazionale ha iniziato a interessarsi al fenomeno dopo l' omicidio di Anna Politkovskaja, uccisa a Mosca il 7 ottobre 2006.

 

La lista nera inizia con l' assassinio di Sergej Bogdanovskij, corrispondente della tv Ostankino, fino al «suicidio» di Maxim Borodin, giornalista investigativo di Ekaterinburg, precipitato dal quinto piano del palazzo dove abitava il 16 aprile.

 

Due mesi prima aveva denunciato la presenza di foreign fighter russi in Siria operanti nelle file dell' esercito regolare siriano e che in un primo tempo il governo aveva tentato di negare.

 

 

2 -  DAL KGB AI SOLDATI DEL CALIFFO,LA TATTICA DELLA FINTA MORTE PER FUGGIRE O PER CONFONDERE

Guido Olimpio per il Corriere della Sera

 

kiev arresto per le minacce a babchenko 1

«Nello spionaggio vale tutto e il contrario di tutto»: la massima è di uno che ha lavorato a lungo in questo ambiente, badando ai russi, ai terroristi mediorientali, agli italiani. E mi ripete la regola anche per la storia di Kiev con la finta uccisione del giornalista Arkadij Babchenko.

 

È un invito a non trarre conclusioni perché siamo in un mondo dove ciò che appare non sempre rappresenta la realtà. La crisi ucraina ha dimostrato, con tutta la sua ferocia, che i morti ci sono per davvero.

 

arkadij babchenko vivo 2

Agguati, omicidi, esplosioni di vetture, corollario della lotta tra Kiev e i russi. Senza dimenticare il dramma del jet malese abbattuto con continuo rimpallo di responsabilità. Dunque la cornice esiste, costruita da mosse ardite, sotterfugi e trucchi che ruotano attorno al fattore umano.

arkadij babchenko 1

 

Sicari, fuggitivi, esuli, 007 che si danno battaglia senza regole. E allargando l' orizzonte sono molti gli avversari del Cremlino deceduti in circostanze misteriose, con pesanti sospetti sugli apparati di Mosca. Ma proprio perché assistiamo a un confronto duro c' è spazio per le provocazioni. Siamo al «tutto e il contrario di tutto».

putin in crimea

 

Sono episodi che riportano alla Guerra fredda, agli agenti mandati dietro le linee, protetti da professioni di copertura oppure infiltrati.

 

Farsi passare per morto poteva essere anche il trucco di chi tradiva e si spostava «dall' altra parte» costruendosi una nuova vita e una nuova identità. Il solo modo per evitare di essere raggiunti e puniti.

truppe russe in crimea

 

Una tattica che può aver coinvolto operativi del vecchio Kgb che hanno accettato di collaborare con gli americani e, viceversa, elementi della Cia assoldati dai russi.

 

Con il tempo l' idea del «fantasma» è stata adottata dai seguaci di Osama e dai militanti del Califfato. Numerosi terroristi, compresi alcuni che erano stati mandati in missione in Italia, hanno fatto circolare l' informazione di un loro decesso al fronte.

 

mercenario russo nel donbass, ucraina

Magari sotto un bombardamento aereo, nel corso di uno scontro a fuoco. Morte persino annunciata alle famiglie e onorata con preghiere nelle moschee. Omar Omsi, uno dei principali reclutatori di al Nusra in Siria, cresciuto a Nizza e trapiantato in Medio Oriente, ha usato questo schema per potersi curare in Turchia.

 

arkadij babchenko

Poi è tornato al suo mestiere. Pochi giorni fa l' allarme ha riguardato alcuni mujaheddin d' origine europea: dicevano fossero caduti in combattimento, mentre invece sono ancora attivi.

 

Infine un' annotazione più politica. L' intera vicenda può avere conseguenze sulla credibilità delle fonti. Cosa accadrà - sottolineano gli esperti che seguono il fronte Orientale - quando verrà annunciato la morte di qualcuno o un episodio grave che coinvolge la sicurezza dell' Ucraina? Potranno sostenere che si tratta di un' altra messinscena, «come quella di Babchenko». Nulla che aiuti a far chiarezza in un' arena nebulosa.

arkady babchenkomercenari russi nel donbasesercito ucrainoarkadij babchenko 2arkadij babchenko 1arkadij babchenko 3arkadij babchenko 4arkadij babchenko 6arkadij babchenko 5kiev arresto per le minacce a babchenko

 

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)