hamas shin bet israele

COME LO SHIN BET, IL SERVIZIO SEGRETO INTERNO ISRAELIANO, SI È FATTO “FREGARE” DA HAMAS – A FINE SETTEMBRE GLI EGIZIANI AVVERTIRONO ISRAELE: “STA PER ACCADERE QUALCOSA DI GROSSO" - IN QUEI GIORNI LA CIA MISE IN GUARDIA ISRAELE DI UN’ESCALATION ATTORNO A GAZA - NELLA NOTTE PRIMA DELL'ATTACCA LA CATENA DI ERRORI DEGLI AGENTI ISRAELIANI CHE HANNO SOTTOSTIMATO LE CAPACITÀ DEI MOZZATESTE DI HAMAS - GLI SCONTRI TRA MOSSAD (SERVIZI SEGRETI ESTERNI) E SHIN BET

Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

shin bet - servizi israeliani di intelligence interna 3

La cronologia di un fallimento, le tappe di messaggi inascoltati ma anche la prova che l’intelligence aveva informazioni generiche e non la «pistola fumante». Giudizio provvisorio in quanto siamo ancora in mezzo alla tempesta ed abbiamo un quadro incompleto.

 

6 febbraio — Nel rapporto sulle minacce globali dello spionaggio Usa non è citata Hamas ma solo Iran, Hezbollah «e partners».

 

6 aprile — Vertice in Libano tra Hezbollah, Hamas e il comandante della Divisione Qods dei pasdaran iraniani, Ismael Qaani. Un probabile «gabinetto di guerra». Una notizia non proprio nascosta. Chi deve sapere lo sa.

SHIN BET SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI

 

14 aprile — Un articolo del Wall Street Journal racconta del summit libanese, non esclude che sia stato organizzato in vista di una nuova esplosione di violenza su più fronti. La storia, a questo punto, raggiunge un pubblico vasto. Sempre che sia interessato ad una crisi trascurata.

 

Estate — Una conferenza mette insieme il capo di Stato Maggiore Herzi Halevi e molti alti gradi. Il generale Shai Clapper, comandante della 91esima Divisione Galilea, afferma che la cosa che più lo preoccupa è un attacco di Hezbollah che colga di sorpresa l’intelligence. Replica un ufficiale: se dovesse accadere, tutte le persone che sono sedute attorno a questo tavolo dovrebbe andarsene a casa. Ovvero cacciate. (Dialogo riportato dal quotidiano Haaretz).

cia central intelligence agency

 

Fine settembre — Gli egiziani mettono in guardia Israele, sta per accadere «qualcosa di grosso», con conseguenze per l’intera regione. Una versione sostiene che vi sarebbe stata una telefonata del direttore dell’intelligence Abbas Kamal a Netanyahu ma l’ufficio del premier smentisce.

 

28 Settembre — La Cia diffonde una nota, sottolinea il rischio di nuovi lanci di razzi, mette in guardia su un’escalation attorno a Gaza. Il file non contiene riferimenti a operazioni speciali, incursioni o tattiche diverse dal solito «ciclo» visto negli anni scorsi attorno a Gaza. In fondo conforta quella che è l’idea dell’establishment militare di Israele.

 

SHIN BET SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI

5 Ottobre — La vigilia. Secondo report della Cia dopo uccisione di due militanti di Hamas in Cisgiordania. Sono informati alcuni congressisti ma non la Casa Bianca. Così affermano. Il che vuol dire che il presidente non avrebbe trovato menzione nel briefing mattutino, quello che nei primi tempi angosciava Barak Obama. Gli analisti sono preoccupati per la situazione nella regione, segnata da molti attacchi e scontri a fuoco. Gli israeliani, del resto, hanno schierato qui molti battaglioni per contrastare i terroristi ma anche garantire i coloni, forte base politica del governo. L’ attenzione di Gerusalemme è sempre concentrata su quest’area e sul confine nord dove incombono i miliziani filoiraniani del Partito di Dio.

 

6 Ottobre — Gli americani rilanciano una segnalazione dello spionaggio israeliano, riguarda movimenti anomali a Gaza.

 

analista intelligence

Notte tra il 6 e il 7 Ottobre — C’è fermento nella Striscia colto dalle spie, il comando Sud e lo Shin Bet (servizi interni) si consultano telefonicamente. Sono fasi di grande incertezza, la valutazione finale è che non è necessario dichiarare lo stato d’allarme. Una fonte sui media non esclude che anche il capo del Mossad sia stato messo al corrente. Su questi momenti, però, dobbiamo aspettare dati sicuri. Restano gli errori, tragici: non hanno colto i lunghi preparativi della fazione; hanno sottostimato le capacità del nemico; si sono fidati del muro e della tecnologia trascurando il fattore umano, fondamentale in ogni sfida sulla sicurezza.

 

7 Ottobre — Hamas scatena il Diluvio al Aqsa. Ore 6.30: la difesa emette comunicato dopo la prima salva massiccia di razzi. Ore 7.40: la difesa conferma un’infiltrazione di mujaheddin da Gaza. Inizia un’altra storia per il Medio Oriente.

shin betvideo di hamas simulazione attacco a israele 3

 

video di hamas simulazione attacco a israele 2macerie a gaza dopo gli attacchi israeliani kamala harris joe biden antony blinken la risposta di israele all attacco di hamas soldati israeliani al confine con la striscia di gazateam di scienziati israeliani che cercano gli ostaggi di hamas BANDIERE DELL ISIS PORTATE DA HAMASvideo di hamas simulazione attacco a israele 13video di hamas simulazione attacco a israele 15shin bet 3

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…