contanti

CONTANTI SALUTI – L’ITALIA RESTA ULTIMA NELL'USO DEL BANCOMAT: AVVISATE IL GOVERNO CHE STUDIA UNA TASSA SUI PRELIEVI IN CONTANTI PER REPERIRE UNA PARTE DELLE RISORSE NECESSARIE AD ANNULLARE I 23 MILIARDI DI AUMENTI DELL'IVA -  LE ORGANIZZAZIONI DEI COMMERCIANTI CHIEDONO DI TAGLIARE I COSTI DEI POS - IN GIOCO 107 MILIARDI DI EURO EVASI

PAOLO BARONI per la Stampa

 

bancomat

Si dice lotta all' evasione ma in realtà si intende lotta al denaro contante. E' questa una delle carte che il nuovo governo intende giocare per reperire una parte delle risorse necessarie ad annullare i 23 miliardi di aumenti dell' Iva previsti per il 2020.

 

«C' è un' evidente correlazione tra diffusione dei pagamenti in contante ed evasione» ha spiegato ieri ad Agorà Antonio Misiani, nuovo viceministro all' economia in quota Pd, secondo il quale ora «occorre proseguire il percorso avviato con l' introduzione della fattura elettronica, che ha già dato risultati importanti, e dello scontrino elettronico che entrerà in vigore a gennaio, incentivando l' uso della moneta elettronica».

contanti

 

I numeri parlano chiaro: in Italia, secondo le stime del Mef, l' evasione raggiunte quota 107 miliardi di euro. Da sola l' Iva non versata, secondo l' ultimo rapporto della Commissione Ue, raggiunge i 33,7 miliardi di euro, il livello più alto in tutta l' Unione europea.

 

A fronte di 550 miliardi di euro di pagamenti effettuati in contanti, quelli tracciabili (carte credito, ecc. ) si fermano a quota 280: in media ogni settimana ogni italiano effettua infatti 12 pagamenti cash e appena 2 utilizzando moneta elettronica col risultato che rispetto a una media europea superiore a 100 transazioni pro-capite annue effettuate con monete elettronica in Italia ne vengono fatte meno della metà.

CONTANTI

 

Rischio evasione In generale, il contante risulta leggermente meno utilizzato al Nord e più diffuso al Centro e al Sud, ma il grado di «rischio evasione» (vedere cartina sopra) è più alto nelle zone del paese dove l' attività economica è più vivace (Nord Est, Emilia Romagna e Toscana).

 

Partendo da questa fotografia, dopo che dal primo settembre la Banca d' Italia ha introdotto un' ulteriore stretta chiedendo alle banche di segnalare all' Uif versamenti e prelievi che ogni mese superano la soglia dei 10mila euro, il governo giallo-rosé potrebbe introdurre un' altra serie di misure e di correttivi. Al momento non dovrebbe essere toccato il tetto all' uso dei contante, che il governo Renzi aveva riportato a quota 3mila euro da mille imposti da Monti, perché il programma non lo prevede, ma piuttosto si punta su incentivi e nuovi vincoli.

 

Incentivi e sanzioni Il piano, che parte dal lavoro già svolto in parte dai 5 Stelle, prevede di estendere a tutta la Pa ed alle società che forniscono servizi pubblici l' obbligo di accettare pagamenti solo attraverso moneta elettronica.

 

Quindi, sulla falsariga di quanto avviene già per ristrutturazioni edilizie e riqualificazioni energetiche, si pensa di prevedere anche per altri tipi di detrazioni o deduzioni (come spese mediche, canoni di locazione prima casa, istruzione, spese funebri, ecc.) l' obbligo di pagamenti tracciati per poter beneficiare degli sconti fiscali.

PAGAMENTI CONTACTLESS POS BANCOMAT SMARTPHONE

 

Quindi verrà riaperto il «dossier Pos»: occorre infatti introdurre le sanzioni per esercenti e professionisti che non hanno installato le macchinette diventate obbligatorie dal 2014 dopo che il Consiglio di Stato nel 2018 ha bloccato tutto per mancanza di una adeguata copertura giuridica. E poi c' è il tema delle commissioni a carico degli esercenti. In questo caso l' obiettivo è quello di convincere banche e grandi circuiti di pagamento ad eliminare i costi sui micropagamenti (da decidere se sotto i 5 o i 25 euro).

 

La settimana scorsa il Centro studi Confindustria ha proposto di introdurre un credito di imposta del 2% a favore dei clienti che effettuano pagamenti mediante transizioni elettroniche ed una commissione del 2% per i prelievi di contate sopra i 1.500 euro. A Confcommercio e Confesercenti la proposta non è però piaciuta: a loro parere l' unica soluzione per ridurre l' uso dei contanti è tagliare i costi di bancomat, carte di credito e Pos a carico di consumatori e imprese. Richiesta che l' Associazione bancaria vede però come il fumo degli occhi dal momento che una direttiva europea già due anni fa ha ridotto allo 0,3% le commissioni sulle carte di credito ed allo 0,2 quelle per Bancomat e Postepay prevedendo poi ulteriori sconti per operazioni sotto i 5 euro.

 

CONTANTI 35

La battaglia dei Pos Per l' Abi la via da percorrere è quella già sperimentata con successo coi benzinai, un settore dove i pagamenti elettronici hanno assunto ormai un peso considerevole. Dopo essere insorti l' anno passato per il raddoppio dei costi dei Pos hanno infatti ottenuto un piccolo incentivo fiscale che compensa i costi delle commissioni. «In questo campo ha funzionato - sostiene il presidente dell' Abi Patuelli -. Estendiamolo ad altri settori».

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...