milano coronavirus

L'EPIDEMIA COLPISCE MA MAI QUANTO GLI IMPRENDITORI STRONZETTI – A MILANO HANNO GIÀ INIZIATO A LICENZIARE I DIPENDENTI VIA WHATSAPP: “ASPETTATE LA CASSA INTEGRAZIONE” – UN CAMERIERE DI UN RISTORANTE STELLATO È ANDATO AL CAF PRIMA DEL DECRETO DI CHIUSURA E HA SCOPERTO DI NON AVERE I CONTRIBUTI VERSATI – MOLTI VENGONO FATTI FUORI CON LA CAUSALE "MANCATO SUPERAMENTO DELLA PROVA", CIOÈ IL VIRUS...

 

Francesco Floris per www.affaritaliani.it

 

milano deserta

“Oggi ho ricevuto lo stipendio di febbraio: 535 euro. Mancano 415 di 'fuori busta'”. Il suo commento? “Ora mi tocca fare la parte dello stronzo che in tempo di crisi va a chiedergli i soldi”. A parlare è il cameriere di un ristorante stellato di Milano, menù degustazione a partire da 100 euro a testa, vino escluso. Un'attività in affitto in zona Corso Como, contratto di locazione da quattro anni, ha abbassato le serrande lunedì. Da giorni il titolare non risponde alle chiamate dei dipendenti. Solo un messaggio WhatsApp: “Aspettate la cassa integrazione”.

piazza duomo a milano deserta

 

Una di loro ha fatto un salto al Caf per sicurezza, prima che i centri di assistenza fiscale a loro volta sospendessero le attività di ufficio. Ha scoperto di non avere i contributi versati. Non solo quelli dell'ultimo trimestre. Da molto più tempo. In attesa di ulteriori decreti del Governo “L'azienda che sa di non aver versato i contributi non fa nemmeno la domanda di cassa integrazione, perché sa che gli verrà respinta”, spiega l'avvocato Lorenzo Venini, esperto giuslavorista dello Studio Diritti e Lavoro di Milano.

fare i rider durante l'emergenza coronavirus 6

 

Sulla carta esiste la possibilità di regolarizzare le posizioni entro il mese successivo per le aziende che dispongono di liquidità in cassa. Come del resto il lavoratore in questa situazione ha diritto non solo al sostegno temporaneo ma ad essere indennizzato con l'intero stipendio da parte del datore. Nei fatti non è ciò che accade e si finisce a fare cause di lavoro contro qualcuno che magari non esiste più.

 

stazione di milano deserta

Lo hanno detto in molti. Vale la pena ripeterlo. Il Covid-19 ha solo mostrato che il re è nudo. Il virus mette in evidenza le debolezze strutturali del mercato del lavoro meneghino, per troppo tempo incensato con gli aggettivi che da cinque anni dominano il discorso pubblico sulla città: “agile”, “smart”, “dinamica”. I lavoratori dei grandi gruppi del centro attendono fiduciosi la comunicazione dell'azienda.

fare i rider durante l'emergenza coronavirus 7

 

Quattro righe che però significano continuità retributiva: “Oggetto: sospensione del rapporto per richiesta assegno ordinario di integrazione salariale”. È l'intervento del fondo F.I.S. dell'Inps. Per tutti fino al 3 aprile ma molti hanno già messo in conto fino al 3 maggio. Per ora si sta a casa in ferie o con permessi e rol non goduti. In busta paga tornano a comparire antiche voci del diritto del lavoro italiano, come le “ex festività soppresse”: sono giorni di festa non più riconosciuti dall'ordinamento che danno diritto ad ore di permesso retribuite. Nel 2020 San Giuseppe, l'Ascensione, San Pietro e Paolo e la Festa dell'Unità Nazionale.

 

coronavirus, milano deserta nel secondo giorno di quarantena 4

Lunedì ha chiuso i battenti il Gruppo Calzedonia: Intimissimi, Tezenis, Falconieri, Atelier Emé, oltre alla casa madre. Il giorno dopo ha fatto la stessa cosa Inditex (Zara, Bershka, Pull and Bear, Massimo Dutti e altri). E a cascata tutti i marchi, grandi e piccoli, della moda che affollano il quadrilatero milanese e lo zone dello shopping che fino all'ultimo avevano tenuto accesi i registratori di cassa, pur vuoti da giorni, in uno strano gioco d'attesa reciproca in cui nessuno voleva fare la prima mossa.

milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 11

 

fare i rider durante l'emergenza coronavirus 5

Nonostante situazioni al limite del paradossale: oltre alle perdite del tenere aperto senza fatturare, si sono verificati casi di piccoli negozi con una o due commesse a gestirli e che si ritrovano all'interno persone senza dimora con problemi di salute mentale, senza sapere come comportarsi. Nella moda ci sono anche i primi licenziati: causale scritta “mancato superamento della prova”. Causale a voce: il virus. Verranno impugnati, ma chissà quando. I tribunali chiusi (ma cancellerie aperte) e la sospensione dell'attività giudiziaria fanno sì che sia lecito aspettarsi un aumento vertiginoso di cause e contenzioso in futuro.

coronavirus, milano deserta nel secondo giorno di quarantena 9

 

Fra locali, pub e piccole attività si diffonde ora ulteriore scontento. Si sentono tagliati fuori dalle misure annunciate e poi prese a mezzo ordinanza dal sindaco Beppe Sala. Che riguardano i mercati scoperti, Area C, Area B, le soste auto, l'acquisto di dispositivi di protezione individuale per alcune categorie, nidi, mense e affitti nel patrimonio di proprietà comunale. Niente sconti per le attività. Solo differimento o rateizzazione di alcune tasse nel corso dell'anno. L'economia soffre e le prime vittime sono i rapporti umani e interpersonali di lavoro, sopratutto fra chi sa di non avere diritto ad alcuna tutela o ammortizzatore sociale: “Il mio capo per il quale lavoro tre giorni a settimana senza contratto, 600 euro al mese fissi, non mi ha semplicemente avvertito del fatto che dalla seconda metà di febbraio non avremmo più lavorato” racconta un libero professionista. “Sto ancora spettando lo stipendio di gennaio e su whatsapp le mie richieste hanno la spunta azzurra ma non mi risponde”.

milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 10fare i rider durante l'emergenza coronavirus 1milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 12fare i rider durante l'emergenza coronavirus 8fare i rider durante l'emergenza coronavirus 9fare i rider durante l'emergenza coronavirus 2fare i rider durante l'emergenza coronavirus 3milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 17fare i rider durante l'emergenza coronavirus 4milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 16coronavirus milano 6milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 9milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 18coronavirus milano 5treni - fuga da milano per coronavirustreni - fuga da milano per coronavirusemergenza coronavirus milanoemergenza coronavirus milano 2milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 20milano, controlli ai passeggeri in stazione centrale per le nuove norme dell'emergenza coronavirus 13fare i rider durante l'emergenza coronavirus 10

milanocoronavirus, milano deserta nel secondo giorno di quarantena 2coronavirus, milano deserta nel secondo giorno di quarantena 5coronavirus, milano deserta nel secondo giorno di quarantena 1coronavirus, milano deserta nel secondo giorno di quarantena 3coronavirus milanocoronavirus milanocoronavirus, milano deserta nel secondo giorno di quarantena 6coronavirus, milano deserta nel secondo giorno di quarantena 7coronavirus, milano deserta nel secondo giorno di quarantena 8

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…