CORSI E RICORSI DELLE CORNA - LE COPPIE SI SONO SEMPRE TRADITE, UN QUARTO DEI CONIUGATI E' INFEDELE, MA PER LE DONNE DIPENDE DALL'INSODDISFAZIONE NEL RAPPORTO, PER GLI UOMINI NO, ANZI SI DICHIARANO FELICEMENTE SPOSATI - A CONTARE SONO ANCHE GLI ORMONI DELL'ADULTERIO, LA CRISI COMINCIA AL TERZO ANNO E NON AL SETTIMO - ECCO LA LISTA DELLE CATEGORIE DI PERSONE CHE TRADISCONO DI PIU'
Dr Helen Fisher per “Daily Mail”
Siete donne sposate fra i 40 e i 45 anni? Mi dispiace dirvi che è l’età dell’adulterio. Per gli uomini sposati scatta fra i 55 e i 65 anni. Siamo fra impulsi contraddittori, cerchiamo il vero amore, ma poi la mente comincia a fantasticare, qualcuno mantiene le promesse matrimoniali, altri le infrangono, fa parte della storia dell’uomo.
Negli anni ’20 il pioniere delle ricerche sessuali Gilbert Hamilton scoprì che il 28% degli uomini e il 24% delle donne intervistati avevano tradito. Negli anni ’50 un terzo dei mariti risultavano infedeli contro il 26% delle mogli. Negli anni ’70 entrambi i sessi avevano affari extraconiugali ma anticipando l’età (grazie alla nascita della pillola si sperimentava prima).
le mogli insoddisfatte tradiscono di piu
Oggi un quarto dei coniugati, uomini e donne, tradisce, anche mettendo a rischio famiglia, lavoro, amici. Non esiste cultura del mondo che non conosca l’adulterio. Nell’antica Cina, un uomo che dormiva con la moglie di un altro veniva bruciato vivo. In Giappone era costretto al suicidio, in India veniva evirato. In molti luoghi le donne che tradivano il marito, venivano giustiziate. Eppure, nonostante le punizioni, nessuno si ferma.
il tradimento esiste in ogni societa
Nel mondo animale è normale che la coppia resti insieme per poco, prima di passare ad altri e consegnare i geni alla posterità. E’ un imperativo evoluzionistico. Perché noi tradiamo? Per attrazione, per amore, o più pateticamente ‘non lo so’. Si tradisce per noia, per provare adrenalina, per sentirsi più maschili o femminili. Tocca a tutti, la religione non è affatto un deterrente. Lo è un po’ la classe sociale di appartenenza: negli anni ’50 risultò che i giovani della classe operaia tradivano intorno ai 20 anni, i più colti verso i 50.
La differenza esiste anche nei generi: le donne sposate cercano più connessione emotiva con gli amanti illeciti, la frequenza con cui tradiscono è proporzionale all’insoddisfazione che provano con i mariti.
Per gli uomini, l’infedeltà non dipende dallo stato della loro relazione coniugale. Anzi, spesso si ritengono ‘felicemente sposati’. L’ormone della vasopressina può essere determinante: chi lo ha, è meno legato alla partner. Simile è quello della dopamina. E’ come se chi li ha fosse biologicamente programmato per l’adulterio, più aperto alle tentazioni.
Ma il mondo è pieno anche di coppie che non si tradiscono, è il trionfo dell’amore sulla predisposizione. In 160 diverse società, il tradimento è la prima causa del divorzio, soprattutto quando è la moglie a tradire. In Occidente, la metà dei matrimoni finisce in tribunale. L’80% delle donne che si sposa prima dei 25 anni, si risposa a 35: la speranza che il futuro sia migliore regna sovrana.
La crisi del settimo anno, non esiste. Dal 1947, i dati sono simili: ci si separa in genere entro il quarto anno di nozze, con l’eccezione dei paesi musulmani, dove avviene dopo qualche mese. La causa è che spesso le unioni sono combinate. Chi non ha figli, divorzia prima. Non ha la responsabilità della prole e quindi si separa appena ci sono gli estremi. Chi ha figli, rimanda, aspetta che crescano.
Non dite che un bacio ad un amante è solo un bacio, può essere disastroso, infatti lo chiamano ‘il bacio della morte’, è detonante, spiega molto dell’altra persona. La novità fa produrre dopamina, la saliva testosterone. Baciare lo sposo o la sposa invece aumenta l’ossitocina, associata al sentimento della fiducia.
la infedelta seriale porta al divorzio
Secondo la scienza, gli adulteri più frequenti rientrano in queste categorie: sono quelli che si ritengono più desiderabili del partner, che non sono stati attaccati ai genitori da piccoli, non si sentono sostenuti o amati dall’altro, sono aperti a nuove esperienze, gli alcolisti e i depressi, le donne che sono più colte dei mariti, gli individui con entrate economiche maggiori, chiunque lavori a stretto contratto con un collega o abbia a che fare con molti clienti, quelli il cui partner è malato, i mariti con le mogli frigide o incinte e le mogli non soddisfatte sessualmente.
