DIO, CASA E CONDONO – FRATELLI D’ITALIA SFIDA SALVINI SU UNO DEI SUOI “TOTEM”: LE SANATORIE EDILIZIE. FDI HA PRESENTATO DUE EMENDAMENTI ALLA MANOVRA CHE TOCCANO IL DECRETO “SALVA-CASA”. IL PRIMO PUNTA A FAR EMERGERE LE ABITAZIONI "FANTASMA", SCOVATE DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE TRAMITE IMMAGINI SATELLITARI O DRONI. IL SECONDO OFFRE SANZIONI RIDOTTE PER SANARE GLI ABUSI PIÙ GRAVI, COME GLI INTERVENTI ESEGUITI SENZA LA CERTIFICAZIONE DI INIZIO ATTIVITÀ – EPPURE IL LEADER LEGHISTA ERA STATO CHIARO CON GLI ALLEATI: “IL MINISTRO COMPETENTE SONO IO E ME NE OCCUPERÒ PERSONALMENTE...”
Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”
matteo salvini giorgia meloni foto lapresse
Il sorpasso spunta tra gli emendamenti alla manovra. Sulla corsia d'accelerazione ci sono due proposte di Fratelli d'Italia. Sono le firme dei senatori meloniani a sancire l'avanzamento sulla casa, il "totem" di Matteo Salvini. Ecco le richieste: una spinta all'emersione delle abitazioni "fantasma" e sanzioni light per sanare gli abusi edilizi. Sono tutti temi sensibili per il ministro che ha anche la delega alle politiche abitative.
[...] I testi in questione toccano il decreto "salva-casa", nato e scritto al Mit, ma anche il Testo unico dell'edilizia che proprio Salvini vuole riscrivere attraverso un disegno di legge delega da portare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri.
Una strategia a tappe a cui si aggiunge anche il tentativo di finanziare il Piano Casa già l'anno prossimo: un emendamento a prima firma del capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo, chiede infatti di rendere disponibili, già nel 2026, circa 122 degli 877 milioni complessivi, da qui al 2030.
Ma i Fratelli non sono rimasti a guardare. Hanno rilanciato sul condono edilizio, calando un poker di richieste per riaprire vecchie sanatorie e obbligare i Comuni a rilasciare i titoli abilitativi edilizi «in esito a procedimenti» già istruiti. A nulla è valso l'altolà dello stesso Salvini, che di fronte all'arrembaggio degli alleati aveva rivendicato la paternità della questione. Così: «Il ministro competente sono io e me ne occuperò personalmente». [...]
matteo salvini giorgia meloni foto lapresse
Appoggiando la lente di ingrandimento sui due emendamenti inseriti nel fascicolo dei 414 "segnalati", la collisione tra gli alleati è evidente. La richiesta sulle case "fantasma" tira in ballo il catasto.
Ai tempi del governo Draghi, Salvini definì la riforma «una patrimoniale nascosta». Si oppose, con tutta la Lega, alla delega fiscale che poi aprì la strada alla mappatura degli immobili. Ora la misura di FdI punta a dare la caccia a quelli non dichiarati e che sfuggono quindi all'imposizione fiscale. Tra gli obiettivi ci sono «l'aggiornamento della banca dati catastale» e «l'emersione delle basi imponibili».
In pratica, l'Agenzia delle Entrate invierebbe le informazioni in suo possesso agli intestatari delle case scovate tramite immagini satellitari o droni. A quel punto scatterebbe l'obbligo di mettersi in regola entro sette mesi dalla notifica della richiesta di presentazione degli atti di aggiornamento catastali.
Con l'assegnazione della rendita scatterebbe il pagamento retroattivo delle tasse, a partire dalla data di chiusura dei lavori o da quando si è iniziato a utilizzare l'immobile. In caso di inerzia, le Entrate procederebbero d'ufficio con una rendita presunta, applicando la tariffa più alta.
Il secondo emendamento riduce drasticamente le sanzioni per sanare le irregolarità più gravi, come gli interventi eseguiti senza la certificazione di inizio attività. Non solo. Cancella anche la cosiddetta doppia conformità, rendendo necessaria solo la presentazione dell'istanza di sanatoria. Si capirà oggi se le due proposte andranno avanti in Parlamento. [...]


