giorgia meloni neri immigrati migranti

L'UNICA COSA SICURA NEL CASO DEI “PAESI SICURI” È CHE LA DUCETTA HA FATTO UN BEL CASINO – GLI STATI UE HANNO LISTE DIVERSE TRA LORO MA TUTTI DEVONO RISPETTARE LA DIRETTIVA COMUNITARIA. TRADOTTO: IL DECRETO LEGGE APPPROVATO IN TUTTA FRETTA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI DOPO LA FIGURACCIA SUI CENTRI IN ALBANIA POTREBBE ESSERE INUTILE. LE NORME DEL DIRITTO EUROPEO PREVALGONO SU QUELLE NAZIONALI –  IL NODO DEL RICONOSCIMENTO "PARZIALE" E IL NUOVO PATTO DI MIGRAZIONE CHE ENTRERA’ IN VIGORE SOLO NEL 2026 – DOMANDE E RISPOSTE – IL DAGOREPORT

Articoli correlati

DAGOREPORT - SUI MIGRANTI E LA SOLITA, TRAGICA, MELONI: STRAPPA, S'ADONTA, VA ALL'ATTACCO, ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”

 

migranti ALBANIA

La Francia ha sentito l'esigenza di inserire nella propria lista, tra gli altri, l'Armenia e la Mongolia. Il Belgio ha aggiunto l'India, mentre la Grecia il Nepal e i Paesi Bassi gli Stati Uniti. Ma cosa si intende esattamente per "Paese di origine sicuro"? Con quali criteri vengono definiti? Quali sono i margini di manovra dei governi nazionali rispetto al quadro giuridico europeo?

 

La decisione del Tribunale di Roma, relativa all'esame delle richieste di asilo dei migranti trasferiti in Albania, ha riacceso il dibattito attorno al concetto di Paese di origine sicuro. Che non comporta automaticamente il rigetto della domanda d'asilo e nemmeno il rimpatrio immediato per i suoi cittadini. Tanto che molti Stati membri dell'Ue non si sono mai dotati di una tale lista.

 

«L'Italia ha definito una lista di Paesi di origine sicuri: i migranti che provengono da queste zone potranno essere immediatamente espulsi»

FALSO

 

IL DECRETO LEGGE SUI PAESI SICURI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

La definizione della lista dei Paesi di origine sicuri serve per stabilire le nazionalità dei cittadini che possono essere sottoposti a una procedura accelerata per l'esame delle loro domande d'asilo. Ma il respingimento della loro domanda non può essere automatico, nemmeno se provengono da Paesi sicuri.

 

La questione è emersa nel quadro dell'accordo con Tirana perché il protocollo prevede che l'Italia trasferisca nei centri in Albania solo i migranti adulti, uomini, non vulnerabili, che siano appunto provenienti da Paesi considerati sicuri, in modo da effettuare lì la procedura accelerata.

 

«I migranti provenienti dagli Stati che non figurano nell'elenco dei Paesi sicuri non possono essere rimpatriati»

centro migranti DI GJADER IN ALBANIA

FALSO

 

Non esiste una lista di Paesi di origine "non sicuri". E l'esame delle domande d'asilo va sempre fatto individualmente, caso per caso. Anche chi viene da un Paese considerato sicuro può ottenere la protezione internazionale, mentre la possibilità di rimpatriare un migrante "irregolare" dipende dagli accordi bilaterali con il Paese di origine.

 

«La Commissione europea considera il modello Albania contrario al diritto Ue»

FALSO

 

La Commissione ritiene che il protocollo Italia-Albania non violi le norme Ue, altrimenti avrebbe aperto una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia. La Commissione chiede però che la legislazione italiana sulla lista dei Paesi di origine sicuri (fondamentale per selezionare i migranti che possono essere portati nei centri in Albania) sia in linea con le direttive Ue e con le sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione europea.

 

vignetta sui migranti in albania

«I giudici del Tribunale di Roma si sono permessi di modificare l'elenco dei Paesi di origine sicuri»

FALSO

 

I giudici non sono affatto entrati nel merito della questione. Hanno soltanto stabilito che – alla luce della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea del 4 ottobre scorso – un Paese non può essere considerato "parzialmente" sicuro: deve esserlo per tutti i suoi cittadini e sull'intero territorio.

 

[…]

 

«Spetta ai singoli Stati decidere quali Paesi sono considerati sicuri, non all'Unione europea»

PARZIALMENTE VERO

 

La lista dei Paesi di origine sicuri viene definita dai singoli Stati membri, ma sulla base di princìpi comuni e in linea con la direttiva europea 2013/32. La Corte di Giustizia Ue ha stabilito che, alla luce di questa direttiva, non si possono dichiarare Paesi sicuri soltanto in modo parziale. O lo sono per intero, oppure non possono essere considerati tali.

 

MEME GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI

«L'Unione europea ha riconosciuto la necessità di consentire agli Stati di definire i Paesi sicuri anche solo in modo parziale»

PARZIALMENTE VERO

 

Nel nuovo Patto migrazione e asilo, adottato nella scorsa primavera, c'è un regolamento (2024/1348) che effettivamente prevede la possibilità di designare un Paese sicuro soltanto parzialmente. Ma tale regolamento si applicherà soltanto a partire dal giugno 2026. Fino a quel momento, resterà in vigore la direttiva 2013/32 e la giurisprudenza dovrà basarsi sulla sentenza della Corte di Giustizia Ue del 4 ottobre. Con ogni probabilità, quindi, i giudici italiani continueranno ad applicare questi princìpi nel valutare eventuali ricorsi perché le norme del diritto europeo prevalgono su quelle nazionali.

 

«Tutti gli Stati Ue considerano l'Egitto, il Bangladesh e la Tunisia come Paesi sicuri» FALSO

 

Alcuni li hanno inseriti nelle loro liste (come Grecia e Cipro), ma moltissimi altri Stati membri, invece, non li hanno inclusi. Questo non impedisce loro di respingere le richieste d'asilo dei migranti che provengono da quei Paesi, se considerate infondate in seguito all'esame individuale.

migranti in albania - vignetta by vukic

 

«Non esiste una lista europea di Paesi considerati sicuri da tutti»

VERO

 

La Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker aveva fatto una proposta in tal senso nel 2015. Ma i negoziati tra i governi e l'Europarlamento si erano arenati in seguito ai disaccordi emersi sulla scelta dei Paesi da inserirvi. Per questo, nel 2020, la Commissione ha ritirato la sua proposta e si è deciso di mantenere soltanto le liste nazionali.

 

«Tutti gli Stati Ue hanno l'obbligo di stilare una lista dei Paesi di origine sicuri»

FALSO

 

i primi migranti arrivati nel centro di prima accoglienza di Shengjin

Avere una lista di Paesi considerati sicuri non è un obbligo, ma una facoltà che consente di accelerare le procedure per l'esame delle richieste d'asilo. All'interno dell'Ue, le liste sono diverse da Stato a Stato e alcuni Paesi, come la Spagna e il Portogallo, nemmeno ce l'hanno.

NUOVI CENTRI PER I MIGRANTI IN ALBANIACENTRO PER MIGRANTI IN ALBANIA ellekappa vignetta meloni albania

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…