
DONALD TRUMP, IL DITTATORELLO CHE NON CI MERITAVAMO – IL PRESIDENTE AMERICANO HA ANNUNCIATO L’INVIO DELLA GUARDIA NAZIONALE A PORTLAND E “IN QUALSIASI SEDE DELL’ICE SOTTO ASSEDIO DA ATTACCHI DI ANTIFA E ALTRI TERRORISTI INTERNI. AUTORIZZO L’USO DELLA PIENA FORZA, SE NECESSARIO” – DOPO L’ASSASSINO DI CHARLIE KIRK, IL TYCOON HA INTENSIFICATO LA SUA GUERRA CONTRO QUELLA CHE DEFINISCE LA “SINISTRA RADICALE” CHE RITIENE RESPONSABILE DELLA VIOLENZA NEL PAESE – SUBITO DOPO PORTLAND, GLI AGENTI ARRIVERANNO PURE NELLE STRADE DI MEMPHIS…
Estratto dell'articolo di www.repubblica.it
"Su richiesta della segretaria per la Sicurezza Nazionale, Kristi Noem, ordino al segretario alla Guerra, Pete Hegseth, di fornire tutte le truppe necessarie per proteggere Portland, devastata dalla guerra, e qualsiasi sede dell'Ice sotto assedio da attacchi di Antifa e altri terroristi interni.
Autorizzo inoltre l'uso della piena forza, se necessario". Lo ha annunciato Donald Trump su Truth.
la Guardia Nazionale a washington dc
Dopo l'assassinio dell'attivista conservatore Charlie Kirk, Trump ha intensificato i suoi sforzi per affrontare quella che definisce la "sinistra radicale", che ritiene responsabile dei problemi di violenza politica del Paese. Ma già durante l’estate aveva dispiegato la Guardia nazionale e i Marines in servizio attivo a Los Angeles.
donald trump alle nazioni unite
La struttura di Portland dell'Ice – l’agenzia che si occupa degli arresti di massa dei migranti – è stata oggetto di molte proteste, a volte sfociate in scontri violenti: agenti federali sono rimasti feriti e diversi manifestanti sono stati accusati di aggressione.
Quando i manifestanti hanno eretto una ghigliottina all'inizio di questo mese, il Dipartimento per la sicurezza interna l'ha definito un "comportamento squilibrato".
[…] All'inizio di settembre, la situazione a Portland come "come vivere all'inferno" e aveva affermato di stare valutando l'invio di truppe federali, come aveva recentemente minacciato di fare per combattere la criminalità in altre città, tra cui Chicago e Baltimora.
"Come altri sindaci in tutto il Paese, non ho chiesto e non ho bisogno di un intervento federale", ha dichiarato il sindaco di Portland, Keith Wilson.
Wilson ha affermato che la sua città ha tutelato la libertà di espressione, "affrontando al contempo episodi occasionali di violenza e distruzione di proprietà". Anche Memphis, in Tennessee, si sta preparando all'arrivo di truppe della Guardia nazionale
guardia nazionale usa
guardia nazionale in california
guardia nazionale a washington