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A OGNI GENERAZIONE LA PROPRIA RIVOLUZIONE – DOPO NEPAL, ALGERIA E MAROCCO, ANCHE IN MADAGASCAR SONO PARTITE LE PROTESTE ANTIGOVERNATIVE GUIDATE DAL MOVIMENTO “GEN Z” – IL PRESIDENTE MALGASCIO, ANDRY RAJOELINA, HA LICENZIATO L’INTERO GOVERNO E NOMINATO UN PRIMO MINISTRO MILITARE PER ARGINARE LA CONTESTAZIONE – IN MAROCCO, LE MANIFESTAZIONI CONTRO LA CORRUZIONE, LA MALASANITÀ E I SOLDI PUBBLICI INVESTITI IN PROGETTI “DI FACCIATA” (COME LA COSTRUZIONE DI STADI IN VISTA DEI MONDIALI 2030), VANNO AVANTI DA PIÙ DI UNA SETTIMANA: MERCOLEDÌ NOTTE 3 PERSONE SONO MORTE DURANTE UN ASSALTO A UN POSTO DI POLIZIA A LQLIAA, NEL SUD DEL PAESE… - VIDEO

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1 - IL MOVIMENTO GEN Z CHIEDE LO SCIOPERO GENERALE IN MADAGASCAR

proteste in madagascar 5

(ANSA-AFP) - Il movimento Gen Z, che in Madagascar promuove le manifestazioni antigovernative in atto dal 25 settembre, ha lanciato un appello per lo sciopero generale e per le manifestazioni previste domani, boicottando l'incontro del presidente organizzato oggi con le "forze vive della Nazione". Dopo aver licenziato l'intero governo nel tentativo di arginare la contestazione generale, il presidente Andry Rajoelina ha nominato lunedì un primo ministro militare.

 

proteste in madagascar 3

Per rafforzare il segnale, i primi tre ministri del nuovo governo noti da ieri appartengono all'esercito, alla pubblica sicurezza e alla gendarmeria, perché il Paese "non ha più bisogno di disturbo ma di pace", ha sottolineato Rajoelina. "Visto che si è già permesso di sfidare il popolo malgascio nominando persone 'per riportare l'ordine', lanciamo un appello a tutto il popolo", ha detto il collettivo in un comunicato, dichiarando lo "sciopero generale" e dando appuntamento domani mattina nel centro della capitale Antananarivo per una nuova manifestazione.

proteste in madagascar 2

 

Il movimento non ha dunque atteso la fine dell'ultimatum di stasera da parte di Rajoelina, che aveva fissato un incontro presso il palazzo presidenziale con numerosi attori della società per "porre direttamente delle domande" al capo dello Stato. Definito "simulacro di dialogo", questo incontro è stato invece snobbato dal movimento giovanile noto come Gen Z.

2 - IN MAROCCO CONTINUANO LE PROTESTE DELLA GENERAZIONE Z (E ANCHE IL SILENZIO DEL RE)

Estratto dell’articolo di Guido De Franceschi per www.corriere.it

 

proteste in marocco 3

Da più di una settimana decine di migliaia di giovani autorganizzati scendono in piazza ogni giorno per protestare contro il governo. Talvolta le manifestazioni sono diventate violente e ci sono stati anche tre morti

 

Dal 27 settembre in Marocco si susseguono manifestazioni quotidiane sia nelle grandi città sia nei centri più piccoli. All’inizio pacifiche, le proteste sono poi degenerate in scontri violenti, in particolare dopo che si è diffuso un video, girato a Oujda, in cui si vede un furgone della polizia che travolge un manifestante (che ha poi perso una gamba). E mercoledì notte ci sono stati anche 3 morti nel corso di un assalto a un posto di polizia a Lqliaa, alle porte di Agadir.

 

proteste in marocco 2

Si tratta delle proteste più rilevanti che si siano viste in Marocco dai tempi della Primavera araba (2011) e della più circoscritta rivolta del Rif (2016). Il movimento, apparentemente «acefalo», che indice le manifestazioni, ispirandosi alle recenti proteste avvenute in Sri Lanka, Bangladesh, Nepal e Madagascar, si chiama GenZ 212, con riferimento all’età di chi scende in piazza — gli appartenenti alla cosiddetta «Generazione Z» con cui si indicano i nati tra il 1997 e il 2012 (che in Marocco sono quasi il 30% della popolazione) — e al prefisso internazionale del Paese (+212).

 

Il passaparola avviene su TikTok e su Discord, una piattaforma dedicata in origine ai gamer che ha già avuto un ruolo centrale nel coordinamento della sollevazione in Nepal.

proteste in marocco 1

 

[…] La scintilla che ha fatto divampare l’incendio è infatti un presunto caso di malasanità: la morte, nel giro di pochi giorni, ad agosto, di 8 donne che avevano partorito con cesareo nello stesso ospedale pubblico di Agadir, nel sud del Paese.  Questi decessi vengono attribuiti da chi protesta al fatto che il Marocco sia un Paese a due velocità, in cui imperversa la corruzione, i soldi si concentrano in poche mani e la spesa pubblica si limita a progetti di facciata che mirano a far apparire il Paese migliore di quello che è.

 

proteste in marocco 4

Ad esempio, l’organizzazione della Coppa d’Africa (che inizia il 21 dicembre) e dei Mondiali di calcio del 2030, che il Marocco ospiterà insieme con la Spagna e il Portogallo e per cui sta spendendo cifre che molti cittadini avrebbero preferito fossero impiegate per il miglioramento del sistema dell’istruzione e per le strutture sanitarie.

 

[…] Al rumore che sale dalle piazze fa da contraltare il silenzio del re Mohammed VI. Il collettivo GenZ 212 non osa contestarlo (la sacralità della monarchia in Marocco rimane un tabù) e anzi si è rivolto a lui, per ora inascoltato, con una lettera perché cacci il governo. Il sovrano è da tempo molto sfuggente e, a quanto pare, trascorre lunghi soggiorni all’estero. Su di lui si inseguono quindi gossip e supposizioni, recentemente raccolte da Le Monde in un lungo articolo che in Marocco ha suscitato un notevole indignazione.

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Mohammed VI è malato, dicono molte voci, corroborate dalle immagini degli ultimi anni, in cui il sovrano appare molto emaciato, poi bilanciate, un po’ goffamente, la scorsa estate, da un video in cui cavalca, a velocità ridotta, una moto d’acqua. […]

 

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