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COSA E' MOLESTIA? - UNDICI ADOLESCENTI RACCONTANO L’UNIVERSO DELLE VIOLENZE TRA GIOVANI: C’È CHI È INTERVENUTO PER DIFENDERE UNA RAGAZZA MOLESTATA E SI È PRESO LE BOTTE. CHI HA ASCOLTATO IL RACCONTO DELLO STUPRO DI UN’AMICA, CHI È STATA PALPEGGIATA IN DISCOTECA: “NON È CHE TI TOCCANO E SE NE VANNO. STANNO LÌ E INSISTONO” - “HANNO PUBBLICATO IL VIDEO DI UNA RAGAZZA CHE FACEVA SESSO E…”

Alberto Infelise per "Specchio - la Stampa"

 

ADOLESCENTI ALCOL

Ci sono molte cose sbagliate che si possono fare quando si guarda a una tragedia come quella di uno stupro tra ragazzi: una di queste è giudicarlo con occhi lontani e raccontarlo con parole vecchie e inadeguate.

Per questo, quando abbiamo deciso di parlare del caso di Ciro Grillo e di quel presunto stupro durante una serata che doveva essere di divertimento, abbiamo stabilito di non farlo "da genitori". Perché spesso la prospettiva dei genitori, degli adulti, è diversa da quella dei giovani. Undici tra ragazzi e ragazze hanno così scelto di essere la nostra finestra su un mondo che troppo spesso guardiamo senza conoscere.

 

molestie 2

Chi di noi non ha avuto almeno una conversazione, con amici o in famiglia, su quella serata, sul ruolo dell' alcol, sul sesso e sul consenso, sui maschi e sulle femmine? «Di queste cose sentiamo sempre parlare i grandi, finalmente qualcuno lo chiede a noi», hanno detto i nostri undici. Ecco i loro pensieri.

 

Serate e incontri Marta D. V. ha 20 anni, è di Venezia e non esita a rompere il ghiaccio: «Mi è capitato che una conoscente mi confessasse di aver subito una violenza. Non ho assistito all' evento, ma è stato molto forte che questa ragazza abbia deciso di confidarsi: ero molto giovane allora e più che altro ho cercato ti ascoltarla. È stato un racconto molto forte, mi sono chiesta come si fosse trovata in quella situazione».

 

ALCOL ADOLESCENTI 5

Giulia N. di anni ne ha 19 ed è di Padova: «Non mi è mai successo di assistere direttamente a una molestia durante una serata, fortunatamente, ma mi è molto chiaro che l' abuso di alcol e sostanze abbassano le barriere cognitive». La violenza può passare dal virtuale al reale. Lo spiega Delia S., 18 anni della provincia di Siracusa: «Pubblicare video dei rapporti tra due persone, anche occasionali, è violenza. Così, specie in un paese piccolo, la gente ne parla molto. Ho pensato molto male di chi l' ha pubblicato, la vittima di questo video non è più uscita di casa per mesi. È stata intaccata la sua dignità ed è stato un atto di violenza».

 

molestie 3

Alcol e sostanze Come per tutti, giovani e meno, feste e serate possono essere condite dall' uso di alcol o sostanze, che può diventare abuso, cambiando le carte in tavola. Riccardo P., diciottenne di Pordenone, racconta di un amico, timido e riservato, che però una sera beve molto e perde i freni: «È diventato insistente e violento con una ragazza che da tempo aveva adocchiato, aveva una cotta per lei. Lui era timido e non si era mai buttato. Riparlandoci da sobrio ha negato di esser mai stato insistente o violento con la ragazza».

ALCOL ADOLESCENTI

 

Ma la questione delle molestie e delle violenze per i nostri undici non è legata a quello che si manda giù una sera. Il racconto di Letizia V., diciottenne aquilana, è molto forte e chiaro: «È frequente il caso che nei locali ci sia gente che ti tocca e tu non vorresti. Capita, e non è una cosa molto rara, che non va detta o che non conta. È talmente frequente che ormai si dà per scontata. A me non è mai piaciuto più di tanto andar in giro per locali perché sapevo che c' era la possibilità che queste cose succedessero.

 

revenge porn

Se devo uscire e ritrovarmi con uno che passa dietro e mi tocca non mi piace, preferisco restare a casa». Paolo D., diciottenne siracusano, racconta del contesto di certe molestie: «Davanti a un mio amico un ragazzo si era spinto molto oltre il semplice contatto fisico con una ragazza. Quello che lo colpì fu l' indifferenza degli altri di fronte a scene simili, a una ragazza in difficoltà. Nessuno interveniva, nonostante la ragazza desse ampia dimostrazione del fatto di non volerne sapere. Il mio amico poi è intervenuto e ne è nata una rissa.

 

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Quando una persona è anche indebolita dal fatto di essere alterata, avere approcci sbagliati è ancora di più inaccettabile». Qui il discorso si fa molto chiaro: «Le sostanze allentano i freni inibitori, ma le sostanze non possono spingerti a fare cose che non sono già nella tua indole. Lo stupratore è uno stupratore, non lo diventa a causa dell' alcol o di altre sostanze», spiega Alessio P. 19 anni di Ascoli Piceno. Anche Lorenzo O., 17 anni di Ascoli, lo dice chiaramente: «Il problema in questi casi non è l' alcol. Io mi soffermerei sull' educazione. Esiste il problema dell' alcol, ma il vero problema è l' educazione».

 

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«Alla base di tutto - spiega Giulia C. 18 anni anche lei di Ascoli - oltre all' educazione, c' è anche l' indole della persona». Per Federico R., 20 anni di Milano, «l' alcol può sciogliere i vincoli ma non vuol dire che autorizzi a esagerare. L' alcol può essere un aiuto a lasciarti andare, ma questo non vuol dire che ti lasci andare alla molestia».

«Non è giusto dire che sia colpa delle sostanze - spiega Riccardo F., 17 anni di Ascoli - Se sei una brava persona e sai dov' è il limite, lo sai anche da ubriaco». Su una cosa tutti i nostri undici sono d' accordo: in caso di molestie o violenze non bisogna stare zitti, bisogna cercare il confronto con gli altri e se possibile denunciare, anche se questo costa e fa sentire a rischio. Ma nessuna violenza o molestia può più essere tollerata impunemente.

 

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Le molestie quotidiane Ma sono le ragazze a raccontare della quotidianità delle molestie, della frequenza imbarazzante dei contatti e delle attenzioni non richieste. E qui alcol e sostanze non c' entrano proprio nulla: «A me è capitato di ricevere fischi per strada, sentire grida e schiamazzi al mio passaggio da parte di ragazzi o uomini che stavano in strada. Altre mie amiche sono state seguite in macchina fino a casa», racconta Giulia C. «Io - dice Letizia - mi chiedo se valga pena di farsi quattro ore in un locale per tornare a casa con un trauma.

 

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Non è che passano un attimo, ti toccano e se ne vanno. Stanno lì e insistono. E cosa dobbiamo sentire quando si fermano con la macchina, abbassano il finestrino e ti dicono qualcosa? Mi succede da quando sono piccola, da quando ho 14 anni. In certe occasioni preferisco non andare a una festa o a una serata piuttosto che dovermi trovare in situazioni spiacevoli». Marta avverte ancora: «Bisogna stare attenti a non mettersi in situazioni difficili. Non bisogna mettersi nella condizione di perdere il controllo. Bisogna chiedersi "cosa mi può succedere?". Ci deve essere un' educazione alla responsabilità». Come ci si può difendere in quelle situazioni?

 

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«Le ragazze non devono essere difese, ma tutelate», dice Alessio, e il concetto di tutela è condiviso anche dagli altri ragazzi: «Non deve esserci una protezione possessiva, ma la capacità di difendere con dolcezza la persona che in una situazione rischia di essere più vulnerabile: e non è detto che sia una ragazza». E forse ci sarà un giorno in cui «non dovremo fingere di essere arrivate in un locale col fidanzato per evitare di essere molestate dal primo che passa».

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