salvini di maio europarlamento

EUROPARLAMENTO AL VIA TRA SOVRANISTI SENZA INCARICHI E 5STELLE SENZA UN GRUPPO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE È QUELLO DEL NUMERO DEGLI EUROPARLAMENTARI: FRA I 751 ELETTI CE NE SONO 73 A SCADENZA. SONO QUELLI BRITANNICI CHE ENTRO OTTOBRE (IN CASO DI BREXIT) DOVREBBERO LASCIARE BRUXELLES - LA MASSICCIA MAGGIORANZA ANTISOVRANISTA (515 DEPUTATI) E IL PLOTONE DI SCHEGGE IMPAZZITE…

Diodato Pirone per “il Messaggero”

europarlamento

 

Quella di domani sarà una partenza particolarmente complicata per i 751 membri del nuovo Parlamento Europeo. Il primo nodo da sciogliere è proprio quello del numero degli europarlamentari perché fra i 751 eletti lo scorso 27 maggio ce ne sono 73 a scadenza. Sono quelli britannici che entro ottobre - se mai Il Regno Unito dovesse decidere davvero di attuare la Brexit - dovrebbero lasciare Bruxelles.

 

In questo caso il numero degli europarlamentari scenderà automaticamente di 46 unità a quota 705 poiché subentrerebbero automaticamente 27 deputati di altri paesi europei fra i quali tre italiani.

 

SILVIO BERLUSCONI ALL EUROPARLAMENTO

Intanto domani i britannici - se lo vorranno - potranno partecipare con pieni poteri alla vita del parlamento europeo a partire dalla costituzione ufficiale dei gruppi politici e dall'elezione, prevista per il 3 luglio, del nuovo presidente e di 14 vicepresidenti.

 

Ed è proprio questa elezione che dovrebbe assicurare il segno politico di questa legislatura del parlamento di Bruxelles. Già in queste ore, infatti, è evidente che nella Camera europea sta nascendo una massiccia (515 deputati) maggioranza antisovranista, composta da popolari, socialisti e democratici, liberali e Verdi. Dall'altra parte della barricata si va formando una minoranza composta dai sovranisti (70 deputati) o da formazioni a loro vicine (la sessantina di deputati conservatori).

 

Sta emergendo infine un terzo raggruppamento di schegge impazzite, a partire dai ben 29 eurodeputati antieuropeisti del raggruppamento inglese di Nigel Farage, difficilmente identificabili e comunque non organiche fra loro. Fra questi segmenti di parlamentari spiccano quelli del gruppo della Sinistra (Gue) con 39 iscritti e i non iscritti che al momento sono 65 fra i quali anche i 14 eurodeputati dei 5Stelle che almeno finora non sono riusciti ad accasarsi con altre formazioni.

europarlamento

 

IL DOSSIER

La formazione di Gruppi è un dossier chiave per l'Europarlamento. Per farne nascere uno occorrono almeno 25 deputati iscritti provenienti da 7 Paesi dell'Unione. Per regolamento i Gruppi si dividono fra loro tutto ciò che è possibile dividersi: il tempo degli interventi, i vicepresidenti, gli importantissimi presidenti di commissione. Ai non iscritti resta la testimonianza o poco più.

 

Ma vediamo cosa ci raccontano i numeri dell'Europarlamento a poco più di un mese dalle elezioni.

I popolari che ruotano intorno alla CDU-CSU della cancelliera tedesca Angela Merkel sono il gruppo più numeroso con 182 deputati iscritti. Seguono i Socialisti e democratici con 154 deputati, i liberali (rafforzati dai macronisti francesi) a quota 110 e i Verdi con 69 rappresentanti. Questi quattro gruppi, assieme, possono contare su ben 515 deputati, addirittura 139 più dei 376 necessari per superare le votazioni a maggioranza qualificata. A ben guardare è tuttavia possibile che si formi una maggioranza tripartita senza i Verdi oppure, caso più improbabile, senza i liberali. Al momento una sola cosa è certa: popolari e socialisti sono obbligati a collaborare.

europarlamento

 

Fuori dalla maggioranza ci sono i sovranisti guidati dagli italiani della Lega di Salvini e dai francesi della Le Pen. Si tratta di una settantina di deputati provenienti da 8 paesi: 28 italiani, 21 francesi; 11 tedeschi; 3 austriaci; 3 belgi; 2 finlandesi; 1 estone e 1 danese.

farage

Tutti assieme occupano meno del 10% delle seggiole del Parlamento europeo che, dunque, nelle ultime elezioni ha tremato ma non è stato travolto da alcuna valanga come è stato ripetuto all'infinito durante la campagna elettorale italiana. Nell'orbita sovranista si collocano anche i 62 deputati conservatori, fra i quali quelli di Fratelli d'Italia, che però tendono a distinguersi dai salviniani perché in maggioranza eletti nei paesi dell'Est e dunque molto diffidenti verso la Russia di Putin a differenza dei sovranisti italiani e francesi.

 

matteo salvini luigi di maio

Quale ruolo giocheranno nel prossimo Parlamento i deputati eletti in questi due gruppi è ancora tutto da capire. Molto dipenderà da chi sarà eletto alla presidenza del Parlamento e dalla sua volontà di costruire o meno un cordone sanitario intorno ai sovranisti.

Per noi italiani sarà interessante osservare anche cosa accadrà al gruppo dei 5Stelle. Nei propositi pentastelati c'era la volontà di creare un nuovo gruppo con il movimento estone ambientalista Elurikkuse Erakond di Artur Talvik, i polacchi di Kukiz'15 guidati da Pawel Kuzik, i finlandesi di Liike Nyt, i greci del partito dell'agricoltura e dell'allevamento Akkel e i populisti croati di Zivi Zid. Ma solo questi ultimi sono riusciti a eleggere un eurodeputato. Di qui la necessità di cercare alleati. Finora senza successo visto che anche il gruppo dela Sinistra (Gue) non ha accettato di collaborare con i grillini.

 

Sul piano degli incarichi, infine, non è ancora chiaro cosa spetterà agli italiani. Fra i sette capogruppo l'unico connazionale è il leghista Marco Zanni, nel 2014 eletto a Bruxelles dai 5 Stelle. Fra i presidenti di commissione il Dem Roberto Gualtieri sembra in pole position per quella, importante, del Bilancio.

europarlamento

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?