“LA PAROLA D’ORDINE ‘PROLETARI DI TUTTO IL MONDO UNITEVI’ È SOSTITUITA DA ‘ALLAHU AKHBAR’” – GILLES KEPEL, POLITOLOGO FRANCESE ESPERTO DI MEDIO ORIENTE, LANCIA L’ALLARME SULL’ALLEANZA TRA ESTREMA SINISTRA E JIHADISMO: “IL VECCHIO SCONTRO DI CLASSE VIENE RIMPIAZZATO DA QUELLO ETNICO-RELIGIOSO. SE IL PRIMO POTEVA ESSERE SUPERATO, IL SECONDO È IRRISOLVIBILE” – “I GIOVANI D’ORIGINE ARABA HANNO FRUITO DEI NOSTRI SISTEMI SOCIALI, MA HANNO SCELTO LA DIMENSIONE IDENTITARIA. NON CREDONO PIÙ NELLO SCONTRO TRA OCCIDENTE E RUSSIA, MA IN QUELLO TRA NORD E SUD. PER L’EUROPA LA SITUAZIONE SI FA ANCORA PIÙ FRAGILE…”
Estratto dell’articolo di L. CR. per il “Corriere della Sera”
«Oggi in Francia, ma anche in Italia e in parte dell’Europa, ci troviamo a dovere fronteggiare i pericoli della nuova alleanza tra sinistre estremiste e islamici radicali figli dell’immigrazione araba. Ho scritto un nuovo libro per mettere in allarme sul fenomeno in occasione del decimo anniversario dell’attentato contro il Bataclan […].
A 70 anni l’ex docente parigino Gilles Kepel parla del suo lungo percorso intellettuale […]. Lo incontriamo mentre riceve il Premio Masi nel veronese e ci parla del suo ultimo lavoro Antiterrorisme , scritto a quattro mani con Jean-François Ricard, l’ex procuratore francese che per decenni ha dato la caccia ai terroristi islamici.
BANDIERE DI HAMAS E HEZBOLLAH ALLA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA A ROMA
Può descriverci questa alleanza che lei chiama «islamogoscista»?
«Vista dall’esterno sembrerebbe contronatura, perché la maggioranza dei militanti della sinistra europea è tradizionalmente atea. Ma pensano che gli immigrati musulmani rappresentino il nuovo proletariato e per loro la vecchia parola d’ordine “proletari di tutto il mondo unitevi” è sostituita da “Allahu Akhbar”.
Ma tutto sommato la nuova formula funziona. Il vecchio scontro di classe viene rimpiazzato da quello etnico-religioso. Emergono così importanti differenze col passato.
L’antica lotta di classe può essere superata, se ne esce con la scolarizzazione, con il miglioramento delle condizioni economiche e il proletario può diventare benestante. Ma lo scontro etnico-religioso non ha vie d’uscita, è irrisolvibile, causa fratture insanabili, destinate a peggiorare».
Che riflessi sui Pro Pal?
guerriglia alla manifestazione nazionale per la palestina di roma foto lapresse 17
«La bandiera palestinese sventolata nelle piazze è assurta a simbolo della lotta contro tutte le ingiustizie. Lo vedete benissimo anche in Italia: le manifestazioni per Gaza diventano un pretesto per qualsiasi tipo di rivendicazione politica o sociale».
Come il Vietnam oltre mezzo secolo fa?
«Simile, ma ancora di più. La differenza è che nelle piazze del ’68 non c’erano vietnamiti. Oggi invece abbiamo tanti arabi tra noi […]. Oltre il 10 per cento della società francese è d’origine araba e sta crescendo, visto che fanno tanti figli».
Preoccupato?
«Descrivo la situazione. Come reazione vediamo la crescita esponenziale della destra […] anti-migranti. Il Rassemblement National è il favorito in vista delle prossime elezioni. L’aspetto paradossale è che Marine Le Pen non potrà presentarsi […]. In caso di vittoria delle destre il prossimo presidente sarà allora il suo vice: Jordan Bardella, che è per tre quarti italiano e un quarto tunisino. Il nostro primo presidente in parte arabo sarà anche di estrema destra, davvero curioso!».
Quale elemento la inquieta di più?
«I giovani d’origine araba hanno studiato nelle nostre scuole e fruito dei nostri sistemi sociali, ma hanno scelto la dimensione identitaria. I loro padri erano molto più integrati.
Oggi i figli non credono più nello scontro tra Occidente e Russia, ma in quello tra Nord e Sud, tra ex Paesi coloniali e meridione del mondo sfruttato e vittima della tratta degli schiavi.
Il Sud globale diventa portavoce delle ingiustizie, con buona pace dei dittatori africani e mediorientali, che non sono più contestati come prima e ben contenti di alimentare invece le critiche contro Ue e Usa.
Per l’Europa, costretta tra l’incudine del trumpismo e il martello dell’espansionismo neo-imperiale russo, la situazione si fa ancora più fragile, dove la rivolta per Gaza diventa a questo punto un grave atto d’accusa contro tutto il sistema europeo responsabile di ogni male».
attivisti pro palestina interrompono emanuele fiano all universita ca foscari di venezia
scontri manifestazione pro palestina 7
manifestazione pro pal a torino - 7 ottobre 2025
attivisti pro palestina interrompono emanuele fiano all universita ca foscari di venezia 2
scontri manifestazione pro palestina 3
guerriglia alla manifestazione nazionale per la palestina di roma foto lapresse 15
guerriglia alla manifestazione nazionale per la palestina di roma foto lapresse 4
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attivisti pro palestina interrompono emanuele fiano all universita ca foscari di venezia
udine, scontri alla manifestazione pro pal prima di italia israele 6
udine, scontri alla manifestazione pro pal prima di italia israele 5
guerriglia alla manifestazione nazionale per la palestina di roma foto lapresse 18
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