conte speranza

“IL LOCKDOWN NON PUÒ ESSERE INFINITO, IL PAESE NON REGGEREBBE” - SULLA FASE 2, GIUSEPPE CONTE SI SMARCA DALLA LINEA DEL RIGORE TOTALE DEGLI ESPERTI E DI SPERANZA: “SI DEVE RIPARTIRE. LA TENUTA DEL PAESE E’ A RISCHIO" – DUE STEP: PRIMA RIPARTONO ALCUNE ATTIVITA’ PRODUTTIVE MENTRE PER I CITTADINI LA CLAUSURA DOVREBBE PROSEGUIRE FORSE FINO AL 4 MAGGIO…

Alberto Gentili per “Il Messaggero”

 

conte speranza

«Ci vuole gradualità e massima prudenza. E' vero, la curva dei contagi ha un andamento positivo, ma basta un nulla per far riesplodere l'epidemia. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia». Il Comitato tecnico scientifico, riunito per oltre due ore in videoconferenza con il premier Giuseppe Conte e mezzo governo, ha rilanciato la linea del «rigore totale» sostenuta anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza. E gelato le aspettative dell'esecutivo rosso-giallo per il lancio della Fase 2, per il piano per la ripartenza graduale del Paese.

 

Ma Conte, che tra venerdì e sabato dovrà scrivere il nuovo Dpcm con cui confermare o allentare le misure di contenimento in scadenza il giorno di Pasquetta, nel chiudere la riunione ha fatto capire che dalla prossima settimana la stretta potrebbe essere almeno in parte ammorbidita: «Sono d'accordo con voi, al primo posto viene la salute e comprendo che il momento è delicatissimo. Dunque anche la ripartenza dovrà avvenire con la massima prudenza e gradualità».

quarantena 4

 

«Detto ciò», ha proseguito il premier distanziandosi per la prima volta dalla posizione del Comitato, «chi governa deve tenere conto anche di altri aspetti, come la tenuta psicologica dei cittadini, eventuali problemi di ordine pubblico, la necessità di riaccendere i motori economici del Paese. Dunque il lockdown non può essere infinito, il Paese non reggerebbe, ed è perciò indispensabile cominciare a ragionare sulla fase 2 e a predisporci a un progressivo allentamento delle misure di contenimento. Ma, ripeto, ogni decisione verrà presa con la massima progressività e cautela».

 

Proprio per questo, Conte ha invitato il Comitato a elaborare un programma riguardante la fase 2, «con l'ausilio anche di altre figure professionali (esperti di modelli organizzativi del lavoro, sociologi, psicologi, statisti), in modo da poter graduare un progressivo allentamento del lockdown e ritornare quando prima possibile a condizioni di normalità»: «Occorre prefigurare modelli di convivenza con il virus, che offrano adeguate garanzie, a un tempo, di tutela della salute e di preservazione del tessuto socio-economico del Paese». Per il premier bisogna infatti «contemperare il bene della salute e gli altri valori costituzionali in gioco, come la tutela delle libertà personali e delle iniziative economiche».

quarantena 1

 

Ciò significa che da martedì prossimo è possibile che con il nuovo Dpcm, il governo allenti la stretta su alcune attività produttive, sulla base di quello che è chiamato tasso di rischio. Che, ad esempio, è più basso per i cantieri edili. Mentre per i cittadini la clausura dovrebbe proseguire forse fino al 4 maggio, quando saranno alle spalle i ponti de 25 aprile e 1 maggio considerati a rischio per assembramenti e le tradizionali gite fuori porta. «La decisione verrà presa all'ultimo momento utile, in base all'andamento dei contagi», riferisce un ministro che ha partecipato alla videoconferenza.

 

I dati di ieri sono confortanti: appena 880 nuovi casi, con un aumento inferiore all'1%. «Il minimo storico», ha certificato il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Però, si diceva, nel vertice (il primo tra politici, tecnici e virolog), i rappresentanti del Comitato tecnico scientifico hanno tenuto alta l'allerta. Dicendo che «basta un nulla per far ripartire la curva dei contagi, bisogna stare attenti a tempi e atteggiamenti sbagliati».

 

 

 

IL PIANO DI SPERANZA

GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

Chi comincia a pensare alla fase 2, al «piano strategico» per le prossime settimane nel settore sanitario, è Speranza. Il ministro della Salute l'ha illustrato all'inizio della videoconferenza: «Il primo obiettivo è continuare a far scendere l'indice del contagio, non pregiudicare i risultati raggiunti sinora e, soprattutto, non determinare una recrudescenza dell'epidemia con adeguamento prudente e graduale delle misure restrittive», è stato l'incipit.

 

Poi Speranza ha illustrato le 5 direttrici del piano:

 

1) «Mantenere e far rispettare prioritariamente le misure per il distanziamento sociale a tutti i livelli e promuovere l'utilizzo diffuso di mezzi di protezione individuale, fino a quando non sarà disponibile una terapia anticoronavirus specifica e, soprattutto, un vaccino».

quarantena 3

 

2) «Rafforzare le reti sanitarie del territorio: la prossimità delle strutture territoriali del Servizio sanitario nazionale ai cittadini e la velocità, sia nella individuazione dei casi positivi che nell'isolamento dei contatti stretti, sono elementi essenziali per affrontare l'epidemia. Devono essere rafforzati tutti i servizi di prevenzione, con particolare attenzione a case di cura, residenze sanitarie e per anziani».

 

3) «Intensificare in tutti i territori la presenza di Covid Hospital come strumento fondamentale della gestione ospedaliera dei pazienti. Tali strutture vanno mantenute operative, indipendentemente dalle imminenti necessità. Fino alla distribuzione del vaccino non si può escludere un'ondata di ritorno del virus. In tal caso, la presenza di strutture esclusivamente dedicate al Covid riduce notevolmente le possibilità di contagio rispetto a quanto accade nelle strutture miste».

 

4) «Uso corretto dei test, sia di quelli molecolari, che oggi sono l'unico strumento di identificazione certa della presenza del virus, sia di quelli sierologici che consentiranno di fotografare lo stato epidemiologico del Paese».

 

5) «Rafforzamento della strategia di contact tracing e di teleassistenza con l'utilizzo delle nuove tecnologie (come le app sugli smartphone), in quanto l'immediatezza nella individuazione dei contatti stretti dei casi positivi e il loro conseguente isolamento sono cruciali».

quarantena 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)