GRASSO CHE CALA - LA “SMART LIPO” COL LASER AIUTA A DIMAGRIRE SENZA BISTURI - PERCHÉ NON SI È MAI SAZI

1-LA LIPOSUZIONE È DIVENTATA SMART

Fabio Di Todaro per "La Stampa-Tutto Scienze"

Sembra soltanto più intelligente, dizionario alla mano. Invece è ben altra cosa, rispetto alla liposuzione tradizionale, la «smart lipo», la metodica messa a punto oltreoceano con l'«ok» della Food&Drug Administration - l'ente federale americano - e diffusasi rapidamente anche in Europa, con l'Italia nel ruolo di vero e proprio apripista.

 

LIPOSUZIONE

Da una parte c'è la rimozione chirurgica del grasso, dall'altra un suo «riciclo»: sciolti i legami tra gli adipociti con l'aiuto del laser, le tante goccioline lipidiche vengono riassorbite dall'organismo e stoccate nel fegato. «Senza che però si raggiungano livelli eccessivi», precisano gli specialisti: il metabolismo di trigliceridi, acidi grassi e colesterolo si sviluppa così lentamente da non creare preoccupazioni per la «centrale» energetica del corpo.

Così, tra le metodiche alternative alla liposuzione tradizionale, sul mercato si è affacciata quella assistita dal laser, in grado di surriscaldare l'area da trattare senza provocare ustioni oppure danni alla pelle.

«È un trattamento che può essere svolto anche in ambulatorio e con una semplice anestesia locale, senza dover ricorrere alla sala operatoria - spiega Franz Baruffaldi Preis, responsabile del reparto di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica al San Raffaele di Milano -.

LIPOSUZIONE

È importante, però, che la "smart lipo" sia praticata su aree con uno spessore discreto in modo da evitare che la superficie dopo l'intervento possa presentare qualche irregolarità. Il consiglio - continua - è quello di effettuarla per trattare accumuli di grasso a livello dei fianchi, delle ginocchia, dell'addome e del collo. Per le braccia e l'interno coscia, dove lo strato di grasso è sempre più sottile, meglio preferire la liposuzione tradizionale». Sconsigliata nei casi si obesità importante, la pratica con il laser è indicata per chi intende modellare il proprio corpo, intervenendo su specifiche aree e in modo non troppo ampio.

LIPOSUZIONE

Meno traumatica e meno invasiva e anche più veloce: è per questo che la «smart lipo» si è affermata come prima alternativa alla metodica classica. Quando il tempo stringe, lo specialista consiglia di sottoporsi al trattamento negli ultimi giorni della settimana: così, trascorso il weekend, si torna in ufficio senza particolari controindicazioni. Anzi.

La «smart lipo» permette di trattare il sovrappeso anche nei soggetti che non possono ricorrere alla liposuzione: persone diabetiche, con disturbi metabolici o problemi nella coagulazione del sangue. «Utilizzando il laser non si creano ferite, gli ematomi sono ridotti e il recupero è più rapido». Aspetti che, letti assieme alla possibilità di rinunciare all'aspirazione del grasso in eccesso, hanno permesso alla «smart lipo» di essere preferita alla liposuzione con gli ultrasuoni e a quella in tumescenza.

LIPOSUZIONE

Pochi dubbi sembrano esserci anche sulla sicurezza della metodica, tranne nei casi in cui è offerta a prezzi stracciati sul Web. «È importante - precisa Baruffaldi Preis - che il trattamento sia eseguito da medici specialisti e solo dopo aver verificato il fallimento di altri tentativi per ottenere la riduzione del peso».

Una revisione degli studi apparsa su «Lasers in Surgery and Medicine» ha evidenziato come, in attesa di chiarire il meccanismo d'azione, la «smart lipo» risulti efficace e sicura nelle procedure di rimodellamento, in particolare se usata per ridurre la cellulite. Due le ipotesi sui processi innescati dal laser. Si pensa che si creino alcuni pori sugli adipociti in grado di far filtrare nel torrente circolatorio i lipidi in eccesso. Ma non è da escludere che il riscaldamento di un'area del corpo inneschi un processo di distruzione delle cellule, con la liberazione del grasso.

LIPOSUZIONE

2. LA RICERCA - PERCHÉ NON SI È MAI SAZI

Da "La Stampa-Tutto Scienze"

Chi è in sovrappeso ha bisogno di mangiare di più per sentirsi sazio, an¬che dopo che si è comin¬ciato a perdere peso. A di¬ mostrarlo è uno studio australiano, pubblicato sul «Journal of Obesity»: i nervi dello stomaco che inviano i segnali di sazietà al cervello sembrano di¬ventare insensibili in mo¬do permanente, dopo una dieta ricca di grassi consumata per un lungo perio¬do.

LIPOSUZIONE

Responsabile del fe¬nomeno è il danneggia¬mento della leptina, l'ormone che regola la sensi¬bilità all'assunzione di ci¬bo. «Il meccanismo impo¬ne alle persone obese di mangiare di più per sentir¬si sazie, conseguenza che, a sua volta, finisce per ali¬mentare un circolo vizioso di mantenimento e peg¬gioramento dell'obesità stessa ¬ ha spiegato la re¬sponsabile dello studio, Amanda Page della Uni¬versity of Adelaide ¬.

La ri¬sposta dei nervi dello sto¬maco, infatti, non riesce a tornare alla normalità nemmeno quando si ini¬zia a seguire una dieta normale». Ciò significa che qualunque regime di restrizione calorica deve tenere conto di questo so¬fisticato processo, se si vo¬gliono evitare gravi con¬traccolpi psicologici e an¬che possibili fallimenti nel processo di perdita gra¬duale del peso.

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....