selvaggia lucarelli e beppe grillo

"GRILLO, ANCORA UNA VOLTA, NON HA IMPARATO NULLA DALLA VITA" - SELVAGGIA LUCARELLI CONTRO IL GURU M5S: "QUEL VIDEO ANDREBBE MOSTRATO NELLE SCUOLE OGNI VOLTA CHE SI DEVE SPIEGARE COME NON SI PARLA DI STUPRO. EPPURE LUI STESSO HA ATTRAVERSATO UN PROCESSO PER OMICIDIO COLPOSO ED È STATO CONDANNATO, UN REATO CHE INSEGNA QUANTA DISPARITÀ POSSA ESISTERE TRA LA GRAVITÀ DELLA COLPA E QUELLA DEL MALE INFLITTO, OLTRE CHE DELLA NARRAZIONE MEDIATICA..."

1 - IL VIDEO DI GRILLO ANDREBBE MOSTRATO NELLE SCUOLE OGNI VOLTA CHE SI DEVE SPIEGARE COME NON SI PARLA DI STUPRO

Selvaggia Lucarelli per www.tpi.it

 

selvaggia lucarelli

“C’è il video, passaggio per passaggio e si vede che c’è la consenzietà, il gruppo che ride, che sono ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo!”. Bisognerebbe partire da qui, forse, dall’unico dato certo di questa vicenda, da questo particolare “urlato” da Grillo nel suo video sgangherato in difesa del figlio e dei suoi tre amici.

 

Dal perché dei ragazzi che fanno sesso con una ragazza che ha bevuto (quindi se non ubriaca, sicuramente in uno stato di alterazione) si sentano autorizzati a girare un video con i volti, i corpi, l’intimità altrui e di conservarli nel telefono, come un trofeo.

 

SELVAGGIA LUCARELLI

Ci potrebbe spiegare, Grillo, perché anche solo questo passaggio ci dovrebbe convincere della goliardia del momento, al di là dei contenuti più o meno fraintendibili, più o meno inchiodanti, anziché accendere un’ulteriore lampadina: la ragazza/le ragazze hanno autorizzato le riprese?

 

Erano consapevoli di essere su quei telefoni? Ne erano felici? Per il resto, noi che scriviamo o commentiamo dalla poltrona di casa, di questa storia non sappiamo praticamente nulla.

 

Per quel che mi riguarda vale la presunzione di innocenza: i 4 verranno quasi sicuramente rinviati a giudizio, sarà il processo a decidere l’epilogo di questa vicenda. Non ho, dunque, neppure alcun elemento per affermare che quella ragazza sia una vittima, come ho letto un po’ dappertutto. Perché non ho letto le carte, perché se decidi che la ragazza è già una vittima, hai già deciso che i 4 siano colpevoli.

 

ciro e beppe grillo

L’unica certezze che ho, al momento, è che non so chi fosse lucido quella notte, ma Grillo non lo era certo ieri, quando ha girato quel minuto e 39 di video. Un video che danneggia il figlio più di quanto magari lo danneggi quello trovato sul suo telefonino.

 

Quel video è una sorta di tutorial che andrebbe conservato e mostrato nelle scuole ogni volta che si deve spiegare come NON si parla di stupro. Cosa non bisogna mai dire, pensare, urlare quando c’è una denuncia per violenza sessuale.

 

selvaggia lucarelli

Da “è strano che abbia impiegato 8 giorni per denunciare” a “il giorno dopo faceva kitesurf”, è un florilegio di suggerimenti pericolosi, fuorvianti e disastrosamente superficiali.

 

Non ripeterò quello che ho letto un po’ ovunque: otto giorni non sono un tempo “strano” per denunciare, perché i tempi di comprensione del dolore e del trauma sono personali e variabili. Anche per scoprirsi garantisti, dopo anni di giustizialismo famelico e spietato nei confronti degli avversari politici, i tempi possono essere variabili.

 

Non c’è un momento sbagliato, neppure quello in cui la gogna giudiziaria tocca a tuo figlio. C’è solo un modo, sbagliato, e quello di Grillo lo è.

 

BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO

Perché garantismo non è cercare di capovolgere il ruolo vittima/carnefice, nel tentativo di proteggere il futuro imputato che incidentalmente è pure tuo figlio. Questo è, tutto sommato, un altro colore del giustizialismo. Anche qui c’è puzza di gogna, perché il tema non è “mio figlio è innocente fino a prova contraria e lo dimostreremo”, ma “la vittima è una bugiarda, una cazzara, una che il giorno dopo era a divertirsi e ha denunciato, che strano, a scoppio ritardato”.

 

selvaggia lucarelli

In fondo, chi parla di Grillo improvvisamente garantista, sbaglia. Grillo non ha difeso la presunzione di innocenza, ma la presunzione di colpevolezza: quella della ragazza. Falsa. Opportunista. Millantatrice. Magari pure pazza, chissà.

 

E mentre gli avversari politici lo dileggiano e approfittano, comprensibilmente, di questa golosa opportunità per ricordargli che sul populismo giudiziario, sulla gogna, sul giustizialismo feroce ha fondato la propaganda 5 stelle, io riflettevo su come la vita - una vita intensa anche sul piano delle vicende giudiziarie - non abbia insegnato nulla a Beppe Grillo della complessità dell’esistenza, soprattutto quando dell’esistenza se ne ritaglia un pezzo e quel pezzo viene scandagliato da giudici e stampa.

 

BEPPE GRILLO NEL VIDEO A DIFESA DEL FIGLIO CIRO

Eppure ha avuto le sue opportunità. Ha attraversato l’esperienza di un processo per omicidio colposo (ed è stato condannato), un reato che insegna più di qualunque altro quanta disparità possa esistere tra la gravità della colpa e quella del male inflitto, oltre che della narrazione mediatica.

 

Un processo che avrebbe potuto insegnargli quanto un indagato o perfino un condannato, possa soffrire per la lettura superficiale dei media, per le sete di sensazionalismo, per la foga della notizia. Eppure, nel suo percorso politico, Grillo ha sempre utilizzato contro gli avversari ciò che lui ha patito.

 

SELVAGGIA LUCARELLI

Oggi che è il padre di un indagato per stupro, ancora una volta non comprende la complessità del fatto, della vita, ma lo usa per colpire l’avversario. E l’avversario, in questo caso, è la donna che ha denunciato. Una ragazza che ha deciso di affrontare un percorso di dolore e tutto in salita, al di là di quello che sarà l’epilogo. Di quella che è la verità.

 

In molti, anche nel Movimento, hanno espresso solidarietà per il suo dolore di padre. Anche quella ragazza ha un padre. Una madre. E quei genitori, fino a ieri, avevano taciuto.

 

Non avevano inferito sul figlio di Grillo e i suoi amici. È Grillo che ancora una volta ha cercato di vincere la partita aggredendo l’avversario. Tentando la via della gogna della delegittimazione, dei toni urlati. È Grillo, che ancora una volta, non ha imparato nulla dalla vita.

 

2 - COSÌ LA LUCARELLI ATTACCA GRILLO: "TUO FIGLIO PRESUNTO INNOCENTE, TU SICURO CRETINO"

Da www.iltempo.it

 

il figlio di grillo

La polemica su Beppe Grillo e la sua difesa iper-garantista del figlio ha fatto "esplodere" anche Selvaggia Lucarelli. Che ha fatto un post su Facebook al veleno contro il comico e fondatore dei Cinque Stelle: "Caro Grillo - scrive - tuo figlio è un presunto innocente e tu - oggi - un sicuro cretino".

 

ciro grillo

Una dichiarazione destinata a creare ulteriore dibattito dopo che ieri in molti si erano scagliati contro Beppe Grillo, colpevole di essere sempre stato "giustizialista" e di essere diventato improvvisamente garantista nei confronti del figlio accusato di una presunta violenza sessuale.

 

foto di ciro grillo

Intanto la polemica arriva anche nell’Aula della Camera il dibattito sul video  in cui Beppe Grillo difende il figlio dall’accusa di stupro. La deputata di Fdi Ylenja Lucaselli ha chiesto che sulla vicenda si riunisca la conferenza dei capigruppo: «Lo riteniamo assolutamente doveroso e necessario affinché si possa insieme esprimere la vicinanza di tutto il Parlamento italiano a una giovane donna, vittima in questo momento anche soltanto dell’arroganza e del sessismo verbale di un leader politico».

 

lucia annibali

Lucia Annibali di Italia Viva ha definito «molto grave questo video, molto gravi le parole, molto grave il fatto che un padre - per quanto comprensibile -, ma soprattutto un rappresentante politico e pubblico utilizzi uno strumento di quel tipo per interfacciarsi e interferire in un’indagine che dovrà naturalmente fare il suo corso. E, quindi, mi aspetto che ci sia una condanna anche del MoVimento 5 Stelle, perché non possiamo occuparci di donne a momenti alterni, ma dobbiamo essere molto chiari nell’affermare quello che pensiamo e quello su cui ci impegniamo, anche sul piano legislativo in Aula».

 

laura ravetto dopo il ritocchino 2

«Per noi il garantismo è importante, in particolare in situazioni come queste, ma vale sempre - ha sottolineato Carla Cantone del Pd -. Però, ciò che abbiamo ascoltato nelle parole di Beppe Grillo non è accettabile e questo lo dobbiamo dire con forza. La violenza sulle donne è sempre e comunque da condannare, e non si può condividere il fatto che se una giovane donna, o comunque una donna di qualsiasi età - e capita purtroppo - denuncia la violenza dopo qualche giorno, sia da mettere in dubbio ciò che ha dichiarato di aver subito».

 

«Una donna deve sempre dare il consenso espresso e può sempre dire di "no" fino all’ultimo minuto - ha affermato Laura Ravetto, deputata della Lega -. Una donna può trovare il coraggio di denunciare anche dopo mesi, e nessuno può mettere in discussione questo principio, neanche Grillo, indipendentemente da come siano andati i fatti, e non compete a noi giudicare e noi non siamo garantisti à la carte, non siamo giustizialisti con gli altri e garantisti con i figli. Noi siamo garantisti con tutti, e quindi aspetteremo quello che dirà la magistratura, ma questi due principi sono stati messi in discussione da Grillo, nel suo video, e questo è inaccettabile».

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...