benjamin netanyahu donald trump ali khamenei iran

LA GUERRA SI ALLARGA? L’IRAN MINACCIA DI ATTACCARE ANCHE LE BASI AMERICANE IN MEDIO ORIENTE – ISRAELE DICHIARA GAZA "FRONTE SECONDARIO" DELLA GUERRA - GLI AYATOLLAH MINACCIANO E STREPITANO, MA SONO SOLI: GLI UNICI ALLEATI SONO PUTIN E XI JINPING, POCO INCLINI A SPORCARSI LE MANI PER I TURBANTI DI TEHERAN - AZZERATA HEZBOLLAH IN LIBANO, NEUTRALIZZATI GLI STRACCIACULI HOUTHI IN YEMEN E DECIMATI I MILIZIANI DI HAMAS A GAZA, "L'ASSE DEL MALE" È FINITO IN MACERIE SOTTO LE BOMBE ISRAELIANE – IL MONDO MUSULMANO SUNNITA, NEMICO GIURATO DELLO SCIITA KHAMENEI, CONDANNA NETANYAHU, MA SOLO A PAROLE. BIN SALMAN, ZAYED, PERSINO ERDOGAN E AL THANI, SOTTO SOTTO, GODONO: LA GUERRA POTRÀ ESSERE UN’OPPORTUNITÀ PER RIEQUILIBRARE LE FORZE E ANNULLARE IL POTERE IRANIANO (SOSTENUTO DA CINA E RUSSIA) – IL “WALL STREET JOURNAL”: “LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE INIZIATA DALL'IRAN STA DIVENTANDO UNA SCONFITTA STORICA”

 

 

 

MEDIA, 'IRAN INTENDE ATTACCARE BASI USA NELLA REGIONE'

benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale

 (ANSA) - "Secondo alti comandanti militari dell'Iran, la guerra si estenderà nei prossimi giorni e includerà anche basi statunitensi nella regione. Gli aggressori saranno l'obiettivo di una risposta iraniana decisa e su vasta scala". Lo riferisce l'agenzia di stampa iraniana Fars citando una "fonte informata" in Iran.

 

NYT, 'IRAN VOLEVA LANCIARE ONDATA DI MILLE MISSILI SU ISRAELE'

(ANSA) - L'Iran intendeva lanciare una raffica di 1.000 missili balistici contro Israele in risposta all'attacco ai suoi siti nucleari, ma non è stato in grado di farlo a causa dei danni inflitti dall'aeronautica israeliana alle sue basi. La notizia è stata riferita al quotidiano al New York Times da due fonti delle Guardie Rivoluzionarie. Secondo il report, questo è il motivo per cui l'Iran ha lanciato solo circa 100 missili contro Israele in ciascuno delle prime ondate.

 

L'IDF DICHIARA GAZA FRONTE SECONDARIO DELLA GUERRA

(ANSA) - L'Idf ha dichiarato oggi che Gaza è diventata un fronte secondario nella guerra e che l'attenzione principale dell'esercito si è ora spostata sull'Iran. L'esercito ha affermato che l'operazione dell'aeronautica ha creato una rotta sicura verso Teheran, e che ora i caccia possono operare liberamente nel suo spazio aereo. 

 

iron dome intercetta missili iraniani a tel aviv

TURCHIA E ARABIA ATTACCANO (A PAROLE): AGGRESSIONE ILLEGALE MA L’IRAN RESTA SOLO

Estratto dell’articolo di Andrea Nicastro per il “Corriere della Sera”

 

Fino a ieri sera i principali alleati dell’Iran che ancora si reggono in piedi, Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen, erano stati prudenti nelle dichiarazioni, meglio in silenzio. Il resto del mondo islamico, invece, è più ciarliero. Ma in due modi molto diversi. Un modo politico, quasi doveroso, senza mai promettere aiuto a Teheran. E un altro modo popolano, anche troppo sincero: irridente. Il rischio di un allargamento del conflitto è limitato.

 

attacco missilistico iraniano su tel aviv

La Repubblica degli ayatollah non si è fatta molti amici nella regione. Quelli che ha sono solo clienti ormai indeboliti da oltre 600 giorni di furibonda reazione israeliana al massacro del 7 ottobre. I governi musulmani, dall’Indonesia all’Arabia Saudita hanno condannato le bombe dello Stato ebraico, la gente, per strada e sui social media, ha aggiunto lo sberleffo.

 

Mohamed Gamal, su TikTok, è diventato virale con queste parole: «Vai al Polo Nord e chiedi al primo che passa: conosci un Paese che si chiama Iran? E l’eschimese: “Ah sì, quello che sta per essere bombardato”. Tutti, tutti lo sapevano, solo il leader supremo Ali Khamenei non se lo immaginava. Ma dai! Fai ammazzare il tuo capo di stato maggiore, il tuo capo delle Guardie rivoluzionarie, i tuoi migliori scienziati, per cosa?

 

missili iraniani su israele

Anche Trump è andato in giro per i Paesi arabi a dirlo a tutti. “Guardate che ho un figlio un po’ discolo che colpirà l’Iran”.

 

Cosa doveva fare di più? E la terribile reazione degli ayatollah? Boh?! Non pervenuta. La verità è che l’Iran è tanto fumo e poco kebab».

 

Le fratture confessionali tra sciiti e sunniti, il timore per il decennio d’oro dell’espansione iraniana, quel fastidioso senso di superiorità che emanavano i pasdaran rispetto agli altri eserciti regionali, la paura (condivisa con Israele) che potessero costruire una bomba atomica, non hanno lasciato una scia di simpatia.

 

benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale

L’attacco israeliano è visto come la possibilità di riequilibrare le forze. Le condanne, però, sono arrivate copiose. Sempre a parole. Il Sultanato dell’Oman che fa da mediatore nel negoziato tra Usa e Iran […] «ritiene Israele responsabile di questa escalation e invita la comunità internazionale ad adottare una posizione ferma».

 

Il Qatar, altro Paese generalmente non ostile a Teheran, denuncia la «palese violazione della sovranità della Repubblica islamica dell’Iran», nonché «una chiara infrazione del diritto internazionale». Il Pakistan, Paese confinante con l’Iran e diffidente nei suoi confronti, «è solidale con il popolo iraniano e fortemente condanna l’ingiustificato attacco».

 

DONALD TRUMP CON MOHAMMED BIN SALMAN

Gli Emirati Arabi Uniti rivali degli ayatollah in molti teatri di guerra, invocano «il massimo autocontrollo per prevenire l’espansione del conflitto». La Turchia, potenza regionale che punta a sostituire l’influenza di Teheran in molte aree, ma che osa anche essere critica verso Israele, sostiene che «il solo fatto che questi attacchi avvengano durante dei negoziati mostra che il governo Netanyahu non intende risolvere alcun problema attraverso la diplomazia e non esita a mettere a rischio la pace globale per i suoi interessi».

 

Quasi inedita la posizione dell’Arabia Saudita, storica rivale della Repubblica islamica. Riad «denuncia le palesi aggressioni israeliane contro la fraterna Repubblica islamica dell’Iran». «Fraterna»: i cinesi che hanno favorito il riavvicinamento nel 2023 saranno soddisfatti. Gli iraniani, però, sono soli.

 

DONALD TRUMP CON AL THANI IN QATAR

UN ERRORE IRANIANO DOPO L'ALTRO

Editoriale del “Wall Street Journal”

 

[…] Come ha fatto Teheran a sbagliare così tanto i calcoli? Per mesi il Presidente Trump ha detto chiaramente di voler evitare un confronto militare e di voler concludere un accordo nucleare. Ha quasi implorato il regime di scendere a patti e il suo inviato Steve Witkoff ha fatto un'offerta generosa - troppo generosa - che avrebbe permesso all'Iran di continuare ad arricchire l'uranio internamente per alcuni anni.

 

i danni dell attacco missilistico iraniano a tel aviv

L'ayatollah Ali Khamenei l'ha respinta a priori. "Chi siete voi per decidere se l'Iran deve avere l'arricchimento?", ha chiesto. Gli iraniani pensavano evidentemente che non avrebbero pagato alcun prezzo per aver superato l'ultimatum di 60 giorni del Presidente e la sua linea rossa sull'arricchimento nucleare. Finché continueranno a parlare, presumono di poter tirare avanti il signor Trump, che li proteggerà da Israele.

 

Pensavano forse che fosse Tucker Carlson a comandare e che gli Stati Uniti si sarebbero tirati indietro ogni volta che fossero stati messi alle strette? Il giorno della scadenza l'Iran ha dichiarato che avrebbe iniziato l'arricchimento in un sito segreto, un'altra violazione del Trattato di non proliferazione nucleare.

donald trump benjamin netanyahu foto lapresse2

 

Teheran ha sottovalutato Trump, che conosceva il piano di Israele ma ha rifiutato di rivelarlo o bloccarlo. I Democratici ora lo criticano per questo, e un Presidente diverso avrebbe potuto impedire la campagna di Israele per eliminare la spada di Damocle iraniana che incombe sulla sua testa e sulla nostra. Invece Trump ha mantenuto una posizione abbastanza flessibile da accogliere l'attacco dopo il suo iniziale successo.

 

Gli iraniani hanno anche sottovalutato il Primo Ministro Netanyahu, la cui scommessa […] ha dato i suoi frutti. Dopo che gli attacchi diretti con missili balistici contro Israele nell'aprile e nell'ottobre 2024 sono stati parati, Netanyahu non si è "preso la vittoria", come ha consigliato il presidente Biden. Ha messo fuori uso le principali difese aeree iraniane, creando una finestra per la campagna aerea di oggi con Trump al potere.

 

benjamin netanyahu - attacco di israele all iran

Questo errore iraniano non forzato è servito come esercitazione per le forze aeree israeliane, come tutte le missioni contro gli Houthi. Valeva la pena, per l'Iran, che il suo proxy yemenita mandasse gli israeliani nei rifugi antiatomici senza colpire nulla?

 

Hezbollah, con il suo enorme arsenale iraniano, è stato a lungo considerato la polizza assicurativa dell'Iran. Se Israele avesse colpito il programma nucleare, il proxy libanese dell'Iran avrebbe fatto piovere missili su Tel Aviv. Invece Hezbollah ha sparato contro città vuote nel nord di Israele per 10 mesi dopo il 7 ottobre 2023, finché Netanyahu non l'ha schiacciato. Hezbollah non è in grado di aiutare l'Iran a combattere o a scoraggiare Israele.

 

donald trump benjamin netanyahu foto lapresse3

La guerra in Medio Oriente iniziata dall'Iran sta diventando una sconfitta storica. Ciò che è iniziato nel sud di Israele con gli squadroni della morte di Hamas - finanziati, armati e addestrati dall'Iran - sta finendo a Teheran, Natanz, Isfahan e, speriamo, Fordow. Per distruggere quest'ultimo impianto di arricchimento sotto una montagna è probabile che siano necessari aerei statunitensi, ma lasciarlo intatto sarebbe un errore, come spegnere solo metà di un incendio.

 

Trump dice che l'Iran ha l'ultima possibilità di trovare un accordo, quindi che ne dite? Smantellare Fordow e il resto del programma di arricchimento adesso o perderli, e molto altro, con la forza. L'Iran non ha le carte in regola e i suoi leader farebbero bene ad accettare un accordo del genere. Ma se la storia è una guida, rifiuteranno e subiranno altre sconfitte.

iron dome in funzione contro i missili iraniani a tel avivi danni dell attacco missilistico iraniano a tel aviv missili iraniani su israele DONALD TRUMP - MOHAMMED BIN SALMAN - MEME BY VUKICattacco missilistico iraniano su tel aviv

proteste contro benjamin netanyahu in israele 5

 

 

Ultimi Dagoreport

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO