vaia sputnik spallanzani

I MISTERI DELLO SPALLANZANI - “LA STAMPA” AFFONDA IL COLPO: L'ISTITUTO HA CONTINUATO A FARE TEST CON SPUTNIK E 6 RICERCATRICI RUSSE A LAVORARE SU DATI SENSIBILI, TESTANDO NEUTRALIZZAZIONI DEI CEPPI VIRALI DELTA E ALFA CON I SIERI DEI VACCINATI RUSSI. DEI RISULTATI DI QUELLO STUDIO NON SI SA PIÙ NULLA, PERCHÉ? - PERCHÉ LO SPALLANZANI HA CONTINUATO A TESTARE L'EFFICACIA DELLO SPUTNIK ANCHE A DICEMBRE SCORSO, QUANDO ERA ORMAI CERTO CHE EMA NON LO AVREBBE AUTORIZZATO? - DOPO LA NOMINA DI FRANCESCO VAIA A "DG FACENTE FUNZIONE" È INIZIATO L'ESODO DALL’ISTITUTO DI DIRIGENTI, RICERCATORI, PERSONALE IN POSIZIONE APICALE…

Jacopo Iacoboni per “la Stampa”

 

vaia

La nomina di Francesco Vaia a direttore generale dell'Istituto Spallanzani - formalizzata ieri dalla Commissione sanità della Regione Lazio - cade in uno dei momenti più controversi della storia dell'Istituto. Specialmente per quel che riguarda i fatti accaduti da quando proprio Vaia fu nominato direttore generale "facente funzione" (ossia nel gennaio 2021). Da allora succedono molte cose nebulose.

 

Vaia ha dichiarato che «nell'ambito della collaborazione con l'Istituto russo Gamaleya è stato effettuato uno studio di laboratorio, condotto su sieri di soggetti vaccinati in Russia con il vaccino Sputnik V, regolarmente importati secondo le procedure autorizzative del ministero della Salute, sull'effetto neutralizzante in vitro di Sputnik contro la variante Omicron. Studio concluso ben prima degli eventi bellici e per il quale i costi sostenuti dall'Istituto ammontano a poche migliaia di euro, essendo stati i costi relativi alle trasferte delle tre colleghe russe sostenuti dalle istituzioni russe».

vaccino

 

Ma secondo quanto risulta a La Stampa, tre ricercatrici russe erano già state allo Spallanzani nell'estate del 2021 e hanno condotto ricerche non solo su Omicron (che allora non c'era), ma testando neutralizzazioni dei ceppi virali Delta e Alfa con i sieri dei vaccinati russi. Dei risultati di quello studio non si sa più nulla, perché?

 

Il direttore del dipartimento clinico, Andrea Antinori, ha ammesso nell'ottobre scorso in tv che furono fatte le prove di neutralizzazione del ceppo Delta, fornendo anche un dato sull'efficacia di Sputnik, «l'82 per cento rispetto all'88 di Pfizer, quindi un risultato molto buono». Di questa attività non esiste a oggi alcun riscontro scientifico (articolo, preprint, presentazione a convegni). Quelle tre russe non tornarono mai più allo Spallanzani.

sputnik

Furono rimpiazzate. Da San Pietroburgo, per le prove su Omicron (avvenute nell'inverno 2021 a Roma) mandarono altre tre ricercatrici, diverse. Forse i risultati iniziali non erano piaciuti?

 

Non è chiaro perché lo Spallanzani abbia continuato a testare l'efficacia dello Sputnik anche a dicembre scorso, quando era ormai certo non solo che Ema non aveva autorizzato il vaccino russo, ma anche che non lo avrebbe autorizzato. Lo Spallanzani ha ricevuto ieri una serie di nostre domande dettagliate, alle quali per ora non ha risposto.

 

«La collaborazione è stata di natura puramente scientifica, del tutto scevra da qualsiasi considerazione di natura politica o di altra natura», dice il direttore scientifico Enrico Girardi. Eppure nel Memorandum firmato (aprile 2021) tra Spallanzani, assessorato alla sanità della Regione e i russi (Gamaleya e Fondo russo) si legge anche che i test sarebbero stati fatti in vista della «integrazione di Sputnik V nella campagna vaccinale italiana»: come poteva lo Spallanzani dire questo, che è cosa di competenza esclusivamente governativa?

 

ospedale spallanzani

Ieri Roberto Speranza ha scaricato completamente quell'accordo coi russi, quando ha precisato che «rientra tra le iniziative autonome di collaborazione internazionale dei nostri istituti di ricerca, ed è stato comunque sospeso».

 

Invece l'assessore alla sanità regionale, Alessio D'Amato, il primo marzo 2021, pretendeva addirittura che Ema si sbrigasse: «Su Sputnik l'Ema acceleri le procedure. O intervenga l'Aifa», tuonava. «Si sta chiedendo di evitare le pastoie burocratiche. Sarebbe utile che Aifa prendesse in esame la possibilità di autorizzare in emergenza il vaccino Sputnik V».

 

Francesco Vaia DELLO SPALLANZANI 2

«La collaborazione con i russi non ha comportato alcun trasferimento di dati personali», assicura ora lo Spallanzani. Solo i ceppi virali dell'Istituto sono stati usati dai russi: ma per quale motivo darglieli visto che le sequenze dei virus isolati sono disponibili su database internazionali (tipo Gisaid) pubblicamente disponibili?

 

Pfizer e Moderna hanno sviluppato il loro vaccino sulla base della sequenza del virus isolato a Wuhan e caricato su Gisaid nel gennaio 2020. I russi invece l'hanno sequenziato a partire dal virus contratto da un russo che si era ammalato in Italia il 15 marzo. E da lì nacque Sputnik, nei giorni esatti della missione "Dalla Russia con amore".

 

SPALLANZANI - CORONAVIRUS

Dopo la nomina di Vaia a "dg facente funzione" è impressionante l'esodo dallo Spallanzani di dirigenti, ricercatori, personale in posizione apicale. Situazioni certo diverse, ma un patrimonio inestimabile di talenti che l'istituto viene a perdere. Escono, con diverse ragioni ma escono, Marta Branca, direttore generale, Giuseppe Ippolito, direttore scientifico, Roberto Noto, direttore amministrativo, Nicola Petrosillo, responsabile del dipartimento clinico, Maria Rosaria Capobianchi, responsabile del dipartimento preclinico e direttore del laboratorio di virologia, Antonino di Caro, responsabile del laboratorio di microbiologia, Roberta Nardacci, responsabile della microscopia elettronica, Alessia de Angelis, responsabile degli infermieri.

 

Centro Gamaleya e Sputnik

E Concetta Castilletti, responsabile dell'Unità Virus emergenti, la donna che assieme a Capobianchi e a Francesca Colavita aveva isolato il coronavirus nel gennaio 2020. Vaia ha anche precisato - a proposito dell'offerta di 250 mila euro fatta a un dirigente dell'Istituto da parte di funzionari di stato russi (l'offerta, rivelata da La Stampa, fu rifiutata dal dirigente) - «per quanto mi risulta, attraverso le informazioni acquisite, non fu sporta alcuna denuncia. Ove emergessero elementi anche di solo sospetto, non esiterei ad intraprendere tutte le azioni legali a tutela dell'Istituto». Che non ci sia una denuncia non significa naturalmente che il fatto non sia stato segnalato alle autorità competenti.

Vaccino Sputnik V

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…