“VOGLIO ESSERE DIMENTICATO”– È TORNATO IN LIBERTÀ RUDY GUEDE, L’UNICO CONDANNATO PER L’OMICIDIO DI MEREDITH KERCHER: IL 35ENNE, CHE SI È SEMPRE PROFESSATO INNOCENTE, SI ERA BECCATO 16 ANNI DI CARCERE PER CONCORSO IN OMICIDIO (CONCORSO CON CHI?) E HA OTTENUTO UNO SCONTO DI PENA DI 45 GIORNI. “NON SO ANCORA COSA SARÀ DEL MIO FUTURO. FORSE TORNERÒ A VIVERE A PERUGIA, MA NON VOGLIO ALTRI RIFLETTORI” – MA L’USCITA DAL CARCERE HA FATTO INCAZZARE LA FAMIGLIA DELLA VITTIMA...

Flaminia Savelli per “Il Messaggero”

 

rudy guede

È tornato libero ieri mattina Rudy Guede, l'ivoriano oggi 35enne, l'unico condannato per l'omicidio di Meredith Kercher. Il magistrato di sorveglianza di Viterbo gli ha infatti concesso la liberazione anticipata rispetto alla data del 4 gennaio 2022. Per il delitto di Perugia era stato condannato a 16 anni di reclusione scontati nel carcere di Mammagialla a Viterbo.

 

«Voglio essere dimenticato, non so ancora cosa sarà del mio futuro. Forse tornerò a vivere a Perugia» ha detto ieri mattina appena avuta la conferma sulla liberazione durante l'incontro con il suo avvocato Fabrizio Ballarini. E poi ancora all'assistente sociale, Claudio Mariani che lo ha seguito nel lungo percorso di reinserimento: «Non voglio altri riflettori ne altra attenzione su questa drammatica storia».

meredith kercher

 

Guede si è sempre professato innocente per il delitto della studentessa inglese arrivata in Italia con un progetto Erasmus e trovata brutalmente uccisa il 1° novembre del 2007 a Perugia. Un delitto ancora pieno di punti bui: nelle indagini furono coinvolti anche la coinquilina Amanda Knox e il fidanzato dell'epoca, Raffele Sollecito. Che ieri ha commentato: «Non si è mai pentito». Al professor Mariani, Rudy appena liberato ha poi spiegato: «Come la famiglia di Meredith che in questi lunghi anni è rimasta in silenzio, non voglio aggiungere altro dolore».

 

rudy guede

UNA NUOVA VITA Ma sullo sconto di pena si è accesa la polemica dell'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia di Meredith Kercher «Rudy Guede ha fatto la sua corsa, quello che l'ordinamento penitenziario gli permette ma c'è da dire che da un punto di vista morale, della giustizia concreta e effettiva, evidentemente la pena che ha scontato è molto bassa rispetto alla tragicità dell'evento». Intanto con il progetto di reinserimento dal 2019, Guede è stato impegnato come volontario al centro Caritas di piazza Dante.

 

Ogni mattina ha servito ai tavoli della mensa: «Un ragazzo molto riservato - racconta Maria, volontaria anche lei - ho sempre saputo chi era e perché era in carcere ma non ne abbiamo mai parlato. Un ragazzo discreto e con tante attenzioni. Per tutti noi che abbiamo lavorato con lui, è difficile immaginare cosa abbia passato. Qui ormai tutti conoscono la sua storia e abbiamo cercato di aiutarlo, di non farlo sentire escluso». Lo stesso raccontano i colleghi nella sede di viale Armando Diaz: «È sempre il primo a farsi avanti per aiutare durante le ore di volontariato».

franca leosini e rudy guede storiemaledette 22

 

Dopo l'impegno come volontario, ogni pomeriggio Guede lavora invece nel Centro studi criminologici di piazza San Francesco. Ma non ieri: «Nel suo primo giorno di libertà - spiega l'avvocato Ballarini - ha deciso di non andare al centro, anche per non attirare l'attenzione dei media». In tanti, anche nel palazzetto del centro, in questi mesi hanno conosciuto Rudy. E tutti lo descrivono come «ragazzo educato e per bene. Arriva in sella alla sua bicicletta - racconta Loredana Melini, una residente del palazzetto - ha sempre un sorriso per tutti».

meredith kercher

 

IL COLLOQUIO Con il legale che ha seguito la vicenda giudiziaria dal 2009, Guede ha avuto un lungo incontro ieri mattina nello studio di via Guglielmo Marconi. Un colloquio per confrontarsi anche sul futuro. Ora che è tornato un uomo libero, in attesa di discutere la tesi di laurea in Scienze storiche del territorio all'università di Roma Tre il prossimo giugno, è in cerca di un lavoro. Ma: «Non escludo la possibilità di tornare a Perugia» ha detto il ragazzo. Lì infatti ci sono ancora molti affetti cari che in questi lunghi anni lo hanno assistito.

 

«Vuole essere dimenticato e qui, a Viterbo, non è facile. Anche se c'è una rete di protezione, persone che lo sostengono e lo hanno sempre aiutato. Ha avuto già dei contatti, l'ho aiutato io per primo. Gli hanno offerto lavori in bar e ristoranti di zona. Ma vuole prima terminare gli studi» spiega l'avvocato Ballarini. Che precisa: «Non era sorpreso della notizia del termine della sua pena, aspettavamo solo la conferma. Da adesso Rudy che in carcere è diventato un uomo può iniziare una nuova fase della sua vita».

la vittima Meredith Kercher

 

Il professor Mariani invece, «zio Claudio» come lo chiama oggi Rudy, le reazioni del giovane alla riacquistata libertà sono state diverse. «Sono spaventato e allo stesso tempo confuso», ha commentato con il medico che lo ha accompagnato negli ultimi anni nel percorso di studi. Dal diploma di scuola superiore all'università: «Non parliamo mai del passato - racconta Mariani - perché tutta questa esperienza lo deve accompagnare nella vita che lo aspetta e che ha cominciato a costruire già durante la lunga detenzione. Ma per poterlo fare, almeno per il momento, chiede di restare in silenzio».

FRANCESCO MARESCA AVVOCATO DELLA FAMIGLIA DI MEREDITH KERCHER meredith kercher con il padre johnjohn kercher con l'ex arline ai funerali di meredith

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)