
ITALIANI, IL CARRELLO DELLA SPESA È FUORI CONTROLLO - NON DITE ALLA MELONI CHE, SECONDO I DATI DI "ASSOUTENTI" DI LUGLIO, IN UN ANNO IL BURRO È AUMENTATO DEL 19,7%, LE UOVA DEL 7,2%, IL CAFFÈ DEL 24,8%, LA FRUTTA FRESCA DEL 7,2% - I PREZZI DELL’ENERGIA VOLANO, LA PRESSIONE FISCALE È CRESCIUTA AL 42,6% (ALTRO CHE TETTO IN COSTITUZIONE AL 40% COME PROMETTEVA LA MELONI QUANDO ERA ALL’OPPOSIZIONE). MA GLI STIPENDI DEGLI ITALIANI RESTANO FERMI AL PALO: SECONDO L’OCSE L’ITALIA È IL PAESE CHE HA SUBITO IL CALO PIÙ SIGNIFICATIVO DEI SALARI REALI
Non serve citare pericolosi bolscevichi, basta leggere i dati di Assoutenti: in un anno il burro è aumentato del 19,7%, le uova del 7,2%, il caffè del 24,8%, la frutta fresca del 7,2%. Nello stesso tempo paghiamo incredibili bollette energetiche e il pieno di benzina e gasolio… pic.twitter.com/PYveST7KZB
— Davide Faraone (@davidefaraone) September 10, 2025
Da we.sud.it
L’ultimo report ISTAT conferma che l’inflazione continua a pesare sul portafoglio delle famiglie italiane. Nel mese di luglio 2025, i prezzi alla produzione dell’industria sono aumentati dello 0,5% rispetto a giugno, registrando un +1,6% su base annua. Sul mercato interno l’incremento è ancora più marcato: +0,6% mensile e +2,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.
I settori più colpiti rimangono quelli che incidono direttamente sulla spesa quotidiana: alimentari e bevande registrano rincari vicini al 4% sui mercati esteri, mentre i mezzi di trasporto aumentano del 4,4%. Anche i prodotti farmaceutici subiscono un incremento del 2,6% sul mercato interno.
Qualche segnale di sollievo arriva dai prodotti petroliferi raffinati, che segnano cali superiori al 7%, e dal comparto energetico, dove l’incremento dei prezzi di elettricità e gas rallenta, passando dal +12,9% di giugno al +7,9% di luglio. Per quanto riguarda le costruzioni, i prezzi rimangono più stabili: +1% annuo per gli edifici, mentre strade e ferrovie non registrano variazioni significative.
aumento prezzo generi alimentari in un anno - dati assoutenti
Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, commenta: “La fotografia scattata dall’ISTAT conferma un quadro preoccupante: i rincari colpiscono soprattutto i settori che incidono quotidianamente sul bilancio delle famiglie. Se da un lato rallenta la crescita dei costi energetici, dall’altro alimentari e trasporti continuano a correre. Serve l’intervento del Governo e delle istituzioni per calmierare i prezzi, garantire trasparenza nelle filiere e sostenere i consumatori più fragili, che non possono essere lasciati soli in questa crisi”.
giorgia meloni - foto lapresse