evgeny savostyanov

“PUTIN ACCETTERÀ UNA TREGUA COMPLETA SOLO QUANDO SARÀ SICURO DI POTER RAGGIUNGERE I SUOI OBIETTIVI” - L’EX CAPO DEL KGB DI MOSCA, SAVOSTYANOV: “HA BISOGNO DI UN AVAMPOSTO RUSSO SULLA RIVA DESTRA DEL DNEPR. KHERSON E DINTORNI, PER CAPIRCI. COSÌ POTRÀ TENERE SOTTO PRESSIONE ODESSA, LA TRANSNISTRIA E CHISINAU. PER QUESTO NON ACCETTERÀ MAI LA DISLOCAZIONE IN UCRAINA DI FORZE EUROPEE DI DETERRENZA. L’INCLUSIONE IN UNO STATO UNICO DI UCRAINA E BIELORUSSIA GLI CONSENTIREBBE DI AUMENTARE LA ‘SUA’ POPOLAZIONE FINO A CIRCA 188 MILIONI, CON UN AMPLIAMENTO DELLE RISORSE DI MOBILITAZIONE, DEL MERCATO INTERNO DI CONSUMO E DEI QUADRI LAVORATIVI. ERA UNA TEORIA CARA AL VECCHIO KGB: PIÙ È PICCOLA, PIÙ LA RUSSIA DIVENTA INGOVERNABILE” - “L’UE DEVE COMINCIARE UNA POTENTE CAMPAGNA DI INFORMAZIONE CHE SMASCHERI E ISOLI I COMPLICI DI UN’AGGRESSIONE MASCHERATA”

vladimir putin dona icone ai soldati in lugansk

Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

Nella sua vita precedente, Evgeny Savostyanov faceva questo. «Analizzavo, studiavo documenti, facevo previsioni». Che fosse a capo del Kgb di Mosca, o dentro qualche ministero prima sotto Boris Eltsin e poi Vladimir Putin, il suo mestiere è sempre stato uno solo. Vive all’estero dal 2023, come conseguenza del suo no all’Operazione militare speciale che lo ha trasformato in «agente straniero».

Evgeny Savostyanov

 

[…] Su cosa Putin non transige?

«Vuole assolutamente entrare nella storia come “Il Grande raccoglitore delle terre russe”, colui che ha invertito la disgregazione dell’impero avviata nel 1867 con la vendita dell’Alaska agli Usa. […] l’inclusione in uno Stato unico di Ucraina e Bielorussia gli consentirebbe di aumentare la «sua» popolazione fino a circa 188 milioni, con un ampliamento delle risorse di mobilitazione, del mercato interno di consumo e dei quadri lavorativi. Era una teoria cara al vecchio Kgb: più è piccola, più la Russia diventa ingovernabile. Il suo principale obiettivo ha un fondamento sia pratico che ideologico».

 

L’Europa fa bene a preoccuparsi?

vladimir putin a kherson

«Dovrebbe prima svegliarsi, e dovrebbe farlo in fretta. Il secondo obiettivo di Putin […] è il ritrovamento di ruolo di egemone europeo e globale, perduto con lo scioglimento dell’Urss.

 

Poco importa se ottenuto attraverso governi o regimi compiacenti. […] da reduce del Kgb, eravamo colleghi, subisce l’influenza spirituale di stampo imperiale-espansionista proprio del Pgu, il Primo direttorato del Kgb, che si occupava di intelligence estera, oggi Svr, e quello nazionalista conservatore di “sbarramento” tipico dei funzionari del controspionaggio. Nella sua prima squadra questi due schieramenti erano ben bilanciati.

 

NOVOROSSIJA DI PUTIN

C’erano rappresentanti sia dello spionaggio all’estero come Sergey Ivanov, Igor Sechin, Sergey Chemezov, che del controspionaggio come Viktor Ivanov e Nikolaj Patrushev. Il fatto che oggi prevalgano gli “esteri” è significativo della dinamica degli umori di Putin».

 

Cosa cerca il presidente russo dagli attuali negoziati?

«Accetterà una tregua completa solo quando sarà sicuro di poter raggiungere i suoi grandi obiettivi. Nel piccolo che per lui rappresenta l’Ucraina, appare evidente che ha bisogno di un avamposto russo sulla riva destra del Dnepr. Kherson e dintorni, per capirci. Così potrà tenere sotto pressione Odessa, la Transnistria e Chisinau. Per questo non accetterà mai la dislocazione in Ucraina di forze europee di deterrenza. Queste sono le “linee rosse” di Putin».

vladimir putin a kherson 2

 

Una vera pace è possibile?

«Non ritengo possibile una fine della guerra senza un sostanziale cambiamento del rapporto di forze sul fronte a favore della Russia, ancora più marcato di quello attuale».

 

Cosa può fare l’Europa?

«Assumersi il fardello della responsabilità per il proprio destino. A cominciare dall’Ucraina. Oppure, può rassegnarsi a una sottomissione de facto all’alleanza tra Cina, Russia e loro satelliti assortiti. Temo che da voi non ci sia alcuna percezione del rischio che state correndo. Non mi riferisco a possibili invasioni, Putin oggi non vuole e non può. Ma al pericolo della irrilevanza, in primo luogo dei propri valori democratici».

Evgeny Savostyanov

 

Il riarmo è una soluzione?

«Anche. Ma da solo non basta. Oggi siete sotto schiaffo di due potenze come la Russia e questi nuovi Usa […] Sono uniti da quello che ritengono essere un nemico comune: voi. […] Ogni piano di rafforzamento della capacità difensiva dell’Europa deve cominciare da una potente campagna di informazione che spieghi ai cittadini la nuova realtà, che smascheri e isoli i complici di quella che non è una rivoluzione culturale in corso, ma un’aggressione mascherata».

 

Le intese tra Putin e Trump porteranno alla ridefinizione di un nuovo ordine mondiale?

«Un nuovo assetto geopolitico sorgerà inevitabilmente a causa della decisione degli Usa di ridurre drasticamente il loro ruolo negli affari internazionali. Putin promuoverà la sua visione, cercando una zona di influenza a Ovest per smarcarsi da quella, molto più vasta, della Cina. E lo farà indipendentemente dai rapporti con Trump […]».

vladimir putin a kherson 3

 

I nazionalisti russi sognano un mondo diviso in tre: Usa, Cina e Russia. È uno scenario possibile?

«Se l’Europa non agisce, lo sarà. Con qualche distinzione. La Russia rimane un Paese dal debole sviluppo tecnologico, che dipende interamente dalla Cina. In questo nuovo ordine, si porrà come “il vice manesco” della corporazione globale “Cina”. […] Trump sogna di chiudere presto il dossier Ucraina: vuole concentrarsi sul Pacifico, dove si deciderà l’esito della partita tra Usa e Cina […]».

vladimir putin con una bambina guerra in ucraina 2guerra in ucraina 3vladimir putin a kherson 1

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: LA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA A PALAZZO GRAZIOLI ERA GUIDATA DA FABIO ROSCIOLI, EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…