L’UNIVERSITÀ DELLA SAPIENZA? PIÙ “WOKE” DEI CAMPUS AMERICANI – L’ATENEO ROMANO HA INTRODOTTO UN NUOVO CODICE ANTI-MOLESTIE, SIA SESSUALI CHE...MORALI – MA COSA SI INTENDE PER “MOLESTIE MORALI”? TRA LE ALTRE COSE, “I RIMPROVERI OFFENSIVI DEL DECORO DELLA PERSONA” E “LA DELEGITTIMAZIONE DELL’IMMAGINE MEDIANTE INSINUAZIONI SU PROBLEMI PSICOLOGICI O FISICI RISPETTO ALLA SUA QUALITÀ PROFESSIONALE” – MA CHE VOR DI'? ADESSO NON SI PUÒ RIMPROVERARE QUALCUNO CHE ARRIVA IN AULA VESTITO A CAZZO DI CANE? IN QUALSIASI ALTRO POSTO DI LAVORO (E DI STUDIO) CI SONO DELLE REGOLE DI DECORO DA RISPETTARE…
Estratto da www.romatoday.it
Un nuovo codice anti-molestie e un premio di laurea in memoria di Ilaria Sula. Sono le novità introdotte dalla Sapienza, dopo il via libera del Senato accademico, in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
IL NUOVO CODICE ANTI-MOLESTIE
Il nuovo "codice di condotta per la tutela della dignità delle persone e per la prevenzione delle molestie” riguarderà tutte le persone che studiano o lavorano a qualunque titolo, anche occasionalmente, all’Università.
Una prima e importante novità rispetto al codice vigente già dal 2021 consiste nella possibilità di segnalare gli atti e i comportamenti molesti subiti nell’ambito del rapporto di studio o di lavoro, anche al di fuori degli spazi dell’Ateneo e in qualsiasi modalità, compresa quella telematica o informatica. […]
Tra le novità c'è poi il riconoscimento delle molestie morali e degli atti discriminatori fondati sul genere, sulla condizione genitoriale, sull’orientamento sessuale, sull’origine etnica o sulla provenienza territoriale, sulla religione, sulla disabilità, sull’età, sulle diverse opinioni politiche o sindacali, sulla condizione economica e sociale.
Il documento si occupa anche dei comportamenti che possono configurarsi come molestie morali Tra questi: i rimproveri offensivi del decoro della persona; la delegittimazione dell’immagine, anche di fronte a terzi, mediante insinuazioni su problemi psicologici o fisici della persona rispetto alla sua qualità professionale;
l’emarginazione e l’isolamento con intento persecutorio, quale l’ingiustificata rimozione da incarichi già affidati, la limitazione della facoltà di espressione o l’eccesso di controllo; l’attribuzione di compiti impropri. Il documento precisa infine che è da considerare molestia anche ogni forma di ritorsione contro chiunque segnali comportamenti molestanti o ne sia testimone.[…]


