oscar turrion

OLE'! "LASCIO LA TONACA, HO DUE FIGLI" - DICHIARAZIONI CHOC DEL RETTORE DEL SEMINARIO "MARIA MATER ECCLESIAE", OSCAR TURRION - IL PRELATO ERA GIA’ STATO SOSTITUITO MA I LEGIONARI DI CRISTO NE RIVELANO SOLO ORA IL VERO MOTIVO -  LA CONGREGAZIONE GIA’ TRAVOLTA DA SCANDALI PER COLPA DEL LORO FONDATORE, DEGOLLADO, AUTORE DI ABUSI SU MINORI

Paolo Rodari per La Repubblica

 

papa francesco 3

Nel giorno in cui Papa Francesco ricorda ai rettori dei seminari, ai direttori spirituali e ai vescovi incontrati in un' udienza concessa alla Congregazione del Clero che «serve meno ambizione», un nuovo scandalo colpisce la Chiesa e un seminario di diritto pontificio, quel Collegio internazionale Maria Mater Ecclesiae che fa parte dei Legionari di Cristo, e cioè il movimento ecclesiale fondato dal sacerdote Marcial Maciel Degollado già autore di abusi e violenze su minori.

 

OSCAR TURRION

Questa volta i fatti sono stati resi noti dalla stessa Congregazione religiosa: l' ex rettore del Mater Eccelesiae, padre Oscar Turrion, infatti, ha ammesso di avere una relazione con una donna e due figli. Turrion era già stato sostituito ad agosto scorso nel suo incarico, ma soltanto in queste ore i suoi confratelli hanno voluto comunicarne pubblicamente i motivi.

 

Dopo la morte di Degollado, che era riuscito fino al giorno della sua morte a guadagnare la piena fiducia di Giovanni Paolo II e dei suoi più stretti collaboratori, la Congregazione ha iniziato un percorso di pulizia e trasparenza interno voluto fortemente da Papa Benedetto XVI.

 

Fu Joseph Ratzinger, infatti, a commissariare i Legionari inviando un suo uomo di fiducia, l' esperto canonista Velasio De Paolis, porporato curiale recentemente scomparso a causa di una grave malattia. Ed è propria la strada della trasparenza ad aver spinto la Congregazione a rendere pubblica la vicenda di Turrion, come avvenne nel 2012 per un altro personaggio di spicco del movimento.

RATZINGER

 

Allora fu padre Thomas Williams, decano della facoltà di teologia del pontificio ateneo Regina apostolorum, popolare scrittore e soprattutto volto noto della tv americana come commentatore di notizie vaticane per la Cbs news, a scuotere i Legionari e la Chiesa tutta ammettendo di aver avuto una relazione sessuale con una donna che lo ha anche reso padre.

 

Padre Turrion aveva informato a marzo i suoi superiori della relazione con una donna e di essere già padre di una figlia. Tramite il Vaticano, la Congregazione aveva in tempi brevi trovato un nuovo rettore, ma soltanto nelle scorse settimane il sacerdote ha rivelato di aver avuto un secondo figlio dalla stessa relazione spiegando come per lo stesso motivo egli sia intenzionato a lasciare il sacerdozio.

 

OSCAR TURRION 3

Turrion, spagnolo, non ancora cinquantenne e appassionato di calcio, scendeva sempre in campo con i suoi seminaristi nelle partite delle Clericus Cup, il torneo fra seminari romani che si svolge ogni anno vicino a San Pietro. «Come responsabili di istituzioni dedicate alla formazione dei candidati al sacerdozio - hanno detto i Legionari - siamo consapevoli dell' impatto che l' esempio negativo di un formatore e di un rettore ha su di loro e sui fedeli cristiani.

 

Siamo profondamente rattristati per il fatto che la recente storia della nostra Congregazione ha causato il calo del fervore di alcuni dei nostri membri. Siamo fermamente impegnati ad accompagnare i nostri fratelli in momenti di difficoltà. Allo stesso modo, ripetiamo il nostro impegno verso la via del rinnovamento».

 

OSCAR TURRION 2

La scorsa primavera la Congregazione aveva semplicemente concesso a Turrion un periodo di «riflessione» con l' impegno da parte del sacerdote di non esercitare in pubblico il proprio ministero. Ora però, da parte del sacerdote, è arrivata la richiesta di riduzione allo stato laicale per iniziare una nuova vita insieme alla sua donna.

 

Turrion era stato scelto come rettore soltanto tre anni fa, nel 2014. Allora dichiarò di «apprezzare la fiducia» che i Legionari stavano riponendo in lui per svolgere il delicato compito di formare i nuovi sacerdoti.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...