“QUELLO STILE DI VITA STA GARANTENDO DAVVERO I DIRITTI DI QUEI BAMBINI?” - IL LEADER DEI VERDI ANGELO BONELLI PARLA DELLA VICENDA DELLA “CASA NEL BOSCO DI PALMOLI” E DEI BAMBINI SEPARATI DAI GENITORI ECOLOGISTI: “CI SONO CASI DI SCUOLA DI BAMBINI USCITI DOPO TANTI ANNI NELLA FORESTA CON DIFFICOLTÀ DI RELAZIONE. QUANDO SARANNO GRANDI, AVRANNO LA CAPACITÀ DI AFFRONTARE UNA SOCIETÀ COMPLESSA COME QUELLA INDUSTRIALIZZATA E DI FARE LE LORO SCELTE?" - "SALVINI SCHIERATO CON I GENITORI? SOLO PER USARE QUESTA STORIA PER IL REFERENDUM GIUSTIZIA. LA POLITICA E’ MEGLIO CHE NE RESTI FUORI"
Franco Bechis per open.online - Estratti
Avevo scritto al leader dei Verdi Angelo Bonelli un messaggio per cercare di capire come mai sul caso della famiglia della ormai celebre “casa nel bosco” di Palmoli fosse scattata a difesa dei genitori praticamente tutta la destra italiana, nel silenzio quasi unanime della sinistra.
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«Ho letto quell’ordinanza per farmi un’idea dei fatti», premette subito Bonelli, «e sono sempre molto cauto ad affrontare argomenti di questo tipo quando ci sono di mezzo dei bambini. Da libertario ed ecologista io riconosco il diritto ad ognuno di decidere come vivere nei migliori modi possibili in linea con il proprio orientamento culturale. Però qui c’è un punto di vista che non va dimenticato, ed è quello dei bambini.
la famiglia nel bosco - Catherine Birmingham Nathan Trevallion e i figli
Non sono loro che hanno fatto quella scelta di vita, e bisogna anche chiedersi se viene garantito il loro diritto all’istruzione e ancora di più quello alle relazioni sociali. Senza dovere andare a rileggere Mowgli e il Libro della giungla, ci sono casi di scuola di bambini usciti dopo tanti anni nella foresta con difficoltà di relazione. Ecco, io mi faccio soprattutto domande, e una fra tutte: quello stile di vita sta garantendo davvero i diritti di quei bambini?»
Quei piccoli sono sicuramente felici in famiglia, ma quando saranno grandi?
GIUSEPPE CONTE - NICOLA FRATOIANNI - ELLY SCHLEIN - ANGELO BONELLI
Quello che lascia dubbi a Bonelli è il rifiuto da parte dei genitori di qualsiasi opportunità sia stata loro offerta: dalla casa, a una scuola da frequentare anche per incontrare altri bambini. «Parlo da genitore, non da uomo politico», continua il leader dei Verdi,
«Ho una figlia e credo che al di là di quello che io possa pensare per me, lei debba avere tutti gli strumenti per crescere e che abbia il diritto di avere anche gli strumenti critici per vivere in una società complessa, difficile e competitiva come quella di oggi. Non credo che la salvaguarderei tenendola isolata da tutti in un bosco.
Questo è il punto di vista di quei genitori che però hanno fatto la loro vita, hanno girato il mondo in tanti paesi diversi, hanno vissuto anche da benestanti e poi a un certo punto della loro vita hanno deciso di comprare quella casetta nel bosco e di vivere lì con i bambini che sono nati nel frattempo. I bambini certo che oggi sono felici perché stanno lì con mamma e papà. Ma mi domando: quando saranno grandi, avranno la capacità di affrontare una società complessa come quella industrializzata e di fare le loro scelte?».
la famiglia nel bosco catherine birmingham nathan trevallion
Bonelli racconta di avere vissuto per qualche tempo in Amazzonia facendo il cooperante a contatto con gli indios e «lì c’era un gran dibattito non dissimile a quello di questi giorni. C’era chi diceva in Brasile che a poco a poco quegli indios dovevano essere istruiti e attrezzati per entrare in contatto con l’uomo bianco e la società moderna anche per imparare a difendersi. E c’era invece chi diceva che bisognava difendere il loro diritto di vivere in quel modo, isolati da tutti gli altri. Io vedevo in quello il rischio di costruire invece riserve indiane». Non è dissimile da quel che si discute in questi giorni su quella casa nel bosco in Abruzzo».
BENEDETTA SCUDERI ABBRACCIA ANGELO BONELLI AL RIENTRO A FIUMICINO
Salvini schierato con i genitori? «Solo per usare questa storia per il referendum giustizia
E da sinistra, Bonelli cosa pensa della destra schierata subito contro il provvedimento del tribunale e a difesa di una famiglia così lontana dai loro ideali? «Questo l’ha fatto soprattutto Matteo Salvini», sostiene il leader dei Verdi, «a cui credo che freghi in sé ben poco di quella famiglia.
Ha colto l’occasione per legare una vicenda che non c’entrerebbe nulla al referendum sulla giustizia, per attaccare strumentalmente quei magistrati del tribunale dei minorenni. Lo trovo veramente indecente, e sono convinto che in altra situazione probabilmente Salvini avrebbe pure attaccato lo stile di vita di quella famiglia. Il fatto è che la politica non dovrebbe saltare sopra una vicenda così delicata».
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La storia della figlia di Bonelli: «era introversa, la scuola l’ha cambiata e io sono felice»
Anche per questo Bonelli davanti alla famiglia nella casa del bosco preferisce commentare «da padre. Lascia perdere se sono un verde o se la penso in altro modo sulla natura. Questo non deve avere a che fare con quella vicenda.
È stato rispettato il diritto dei bambini di avere gli strumenti per decidere un giorno di fare in modo consapevole magari quella stessa scelta dei loro genitori? Il diritto all’istruzione, quello alla salute, quello alle relazioni sociali con gli altri? Non voglio parlare degli altri, ma di mia figlia. Da piccola aveva grandi problemi nel relazionarsi con gli altri, era molto introversa, molto timida.
la famiglia nel bosco catherine birmingham nathan trevallion 4
La scuola le è servita a superare questo grosso blocco, imparando a stare con gli altri. Io devo dire grazie alla scuola se oggi sono un papà felice. Perché quando vedo mia figlia che gioca e scherza con i suoi compagni, e da introversa essere diventata socievole, sono un papà felice. Questa per me è stata una conquista. E allora, non siamo più nel Cinquecento o nei secoli passati, ma in una società evoluta.
Vogliono vivere nel bosco? Benissimo, ma trovino anche le condizioni migliori per fare vivere i figli nel bosco. Non capisco proprio perché quei genitori abbiano rifiutato tutto senza considerare la libertà dei figli. Ripeto, hanno fatto di tutto nella loro vita, in Australia, in Inghilterra, in Germania, a Singapore o a Bali. E poi hanno deciso di fermarsi e chiudersi nella casa nel bosco. Benissimo, scelta legittima. Però dovresti consentire ai tuoi figli la stessa libertà che nella vita hai avuto tu…».
NICOLA FRATOIANNI - ELLY SCHLEIN - ANGELO BONELLI - SCIOPERO PER LA PALESTINA - FOTO LAPRESSE
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Nathan e Catherine Trevallion - la famiglia nel bosco
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