sea watch carola rackete matteo orfini graziano delrio

OH MY ONG – MEDICI SENZA FRONTIERE E LA SEA WATCH RIPRENDONO LE OPERAZIONI IN MARE. CHISSÀ SE TORNERÀ ANCHE CAROLA RACKETE? – L’ATTACCO AL GOVERNO DEI BUONI: “LE RECENTI MISURE PER OSTACOLARE I SOCCORSI SONO SCONSIDERATE E PURAMENTE POLITICHE” (ALLORA NON ERA SALVINI IL PROBLEMA..). CHE DICONO ORFINI E DELRIO, CHE L'HANNO SCORSO SI FECERE UN GIRETTO NELLA NAVE?

 

 

Da www.repubblica.it

 

SEA WATCH

"Riprendiamo gli interventi di soccorso nel Mediterraneo". Medici senza frontiere e l'ong tedesca Sea Watch annunciano un'alleanza operativa per riprendere le operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia davanti all'aumento dei viaggi di migranti dalle coste africane verso l'Europa e l'Italia.

 

Le due organizzazioni hanno creato un equipaggio comune che salperà a breve dalla Spagna a bordo di una nave che si chiama "Sea Watch 4". L'ong tedesca, è stato spiegato in una conferenza stampa, fornirà l'equipaggio mentre Msf metterà a disposizione l'equipe medica.

orfini sulla sea watch

 

Medici senza frontiere aveva interrotto la sua presenza operativa nell'aprile scorso, dopo 4 anni, per divergenze sulle strategie d'intervento con l'ong francese Sos Méditerranée. La nave Sea Watch 4 è stata acquistata grazie al sostegno di "United 4 rescue", organizzazione fondata dalla chiesa protestante tedesca. Philipp Hahn, il capomissione, in una nota sottoscritta da Msf ha usato toni decisi per presentare l'iniziativa: "Questa è la risposta categorica della società civile alle politiche razziste della Ue che preferisce far annegare le persone piuttosto che far loro raggiungere le coste europee".

 

"Nessun essere umano dovrebbe essere lasciato annegare o subire torture e sofferenze, eppure sono queste le conseguenze della colpevole inosservanza del dovere da parte dei governi europei - ha detto Claudia Lodesani, presidente di Msf in Italia -. Come organizzazione medico-umanitaria, conosciamo bene le sfide imposte dal Covid-19 ma sappiamo anche che tutte le vite vanno salvaguardate, a terra come in mare.

i migranti della sea watch 3

 

Le recenti misure dei governi per ostacolare i soccorsi, presentate come misure di salute pubblica, sono sconsiderate e puramente politiche. Sostenendo la guardia costiera libica e negando assistenza a chi tenta la traversata, gli stati europei mandano il chiaro messaggio che queste vite per loro non contano".

giorgia linardi portavoce sea watch 7

 

 "La Sea-Watch 4 e l'ampia alleanza che rappresenta sono la risposta univoca della società civile alle politiche discriminatorie dell'Ue, che preferisce lasciare annegare le persone purché non raggiungano le coste europee - ha aggiunto Giorgia Linardi, portavoce di Sea-Watch -. È un simbolo di solidarietà verso le persone in movimento e un chiaro segnale all'Ue perché, nonostante tutti gli sforzi per ostacolare i soccorsi, noi non smetteremo di salvare vite.

 

sea watch a porto empedocle

 Le persone vengono lasciate morire in mare, o vengono respinte nello stesso luogo da cui stanno cercando di fuggire, mentre gli aerei di pattugliamento europei osservano dall'alto, complici nel definire il loro destino. Finché gli stati europei lasceranno morire le persone come deterrente, andremo avanti e riceveremo supporto".

 

 

"Negli ultimi cinque mesi - sostengono le Ong - Italia e Malta hanno troppo spesso negato assistenza a persone in imminente pericolo, fino a chiudere ripetutamente i loro porti alle navi umanitarie.

 

Con la deliberata e sistematica inadempienza nei compiti di coordinamento dei soccorsi da parte delle autorità competenti si sono abbandonate persone in mare per ore, giorni o anche settimane senza alcuna assistenza.

 

La Libia è categoricamente definita non sicura per migranti, rifugiati e richiedenti asilo da istituzioni internazionali ed europee come le Nazioni Unite, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni e la Commissione europea.

 

Eppure dall'inizio dell'anno 5.650 persone sono state intercettate e riportate forzatamente in Libia nell'ambito di accordi bilaterali finanziati e facilitati dall'Unione europea e dai suoi stati membri, mentre le navi civili di ricerca e soccorso - tra cui la Sea-Watch 3 e la Ocean Viking - vengono sistematicamente bloccate nei porti italiani per futili tecnicismi".  

CAROLA RACKETE

 

"Di molte delle centinaia di persone riportate alla detenzione in Libia - affermano Msf e Sea Watch -vengono perse le tracce, altre vengono trattenute in centri di detenzione sovraffollati dalle precarie condizioni igienico-sanitarie, senza adeguato accesso a cibo e acqua.

 

L'intensificarsi del conflitto in Libia quest'anno ha messo ulteriore pressione su un sistema sanitario già vicino al collasso e a un'emergenza umanitaria nel paese.

 

Senza possibilità di accedere ad alternative sicure e legali, migliaia di persone tentano la traversata mortale come ultima possibilità.

 

ocean viking ripartita

La mancanza di capacità di ricerca e soccorso non scoraggia le persone dal partire, ma rende ancora più estremi i rischi che sono costrette a correre.

 

Solo a giugno, almeno 101 persone sono state dichiarate morte o scomparse nel Mediterraneo centrale - la settimana scorsa, tre giovani sono stati uccisi e due feriti dopo essere stati riportati forzatamente in Libia - mentre il numero di chi ha tentato di attraversare il mare su fragili imbarcazioni non adatte alla navigazione è quadruplicato in confronto allo stesso periodo dell'anno scorso".

 

La Sea-Watch 4 era una nave per la ricerca oceanografica chiamata Poseidon. È stata acquistata a febbraio da Sea-Watch e dalla coalizione United4Rescue e poi equipaggiata per le attività di ricerca e soccorso in mare. Msf, la cui sezione tedesca è membro di United4Rescue, fornirà assistenza medica e umanitaria a bordo della nave.

 

delrio orfini e fratoianni in aeroporto verso lampedusa.

Il team medico di Msf a bordo, composto da quattro persone tra cui un medico e un'ostetrica, sarà responsabile di fornire cure mediche d'emergenza e gestire la clinica di bordo. Sea-Watch gestirà la nave e le operazioni di soccorso con un equipaggio di 21 persone, in parte volontari. Sea-Watch e Msf insieme forniranno assistenza umanitaria, distribuendo cibo e beni di prima necessità e individuando le persone particolarmente vulnerabili.

sea watchSea Watch 67f230719STEFANIA PRESTIGIACOMO SULLA SEA WATCHSea Watch 64443bcarola rackete all'europarlamento 2CAROLA RACKETE ALL'EUROPARLAMENTOcarola racketela sea watch attracca a catania 15Sea Watch 64443bSEA WATCHSTEFANIA PRESTIGIACOMO, NICOLA FRATOIANNI E RICCARDO MAGI IN GOMMONE VERSO LA SEA WATCHsea watchIL MURALE DEDICATO A CAROLA RACKETE la sea watch attracca a catania 5maurizio martina in prefettura a siracusacarola rackete all'europarlamentomigranti sea watchla sea watch attracca a catania 2ORFINI SEA WATCH la sea watch attracca a catania 11sea watchsea watch 2sea watchsea watchdelrio orfini e fratoianni in aeroporto verso lampedusa

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”