
“IL MIO EX MI HA ROTTO LA MASCELLA. NON ABBIATE PAURA, ANDATE A DENUNCIARE” - L’AVVOCATA DELLE DONNE SOLANGE MARCHIGNOLI PICCHIATA DALL’EX COMPAGNO, IL 53ENNE ALIOREZA ROODSARI, RICCO IMPRENDITORE IRANIANO, FINITO AI DOMICILIARI – “IL PRIMO SCHIAFFO È ARRIVATO DURANTE UNA VACANZA ALL’ISOLA D’ELBA DOPO UNA DISCUSSIONE PER FUTILI MOTIVI. QUESTA STORIA HA UN GRANDE MANTELLO DI TOSSICODIPENDENZA. IO NON HO MAI CONOSCIUTO LA DROGA MA HO RACCOLTO LA SUA RICHIESTA D’AIUTO” - GLI SCHIAFFI, I CALCI, E POI LA FRATTURA DELLO STERNO FINO A QUELLA DISCUSSIONE A DUBAI QUANDO LUI…
Cesare Giuzzi per il Corriere della Sera - Estratti
Sul viso i segni dell’ultimo intervento. La mandibola ricomposta grazie a 12 viti.
Gli occhi lucidi coperti dai grossi occhiali scuri, che solo alla fine della trasmissione decide di togliere per pochi secondi. Solange Marchignoli in televisione è sempre andata per raccontare le storie degli altri. Vittime o imputati che l’avvocata 47enne milanese ha seguito da vicino in questi anni: da Azouz Marzouk ad Alessia Pifferi, la madre condannata all’ergastolo per aver lasciato morire la figlia di 18 mesi, di cui è stata legale nelle prime fasi delle indagini.
Ma tante volte nelle aule di tribunale ha difeso donne vittime di violenze. Adesso però è lei a raccontarsi in prima persona. «Giorni fa il Corriere parlava di una donna senza volto e senza nome, e io sono venuta qui per dire che quella donna sono io», ha raccontato alla trasmissione «Dentro la notizia» condotta da Gianluigi Nuzzi su Canale 5: «Lo faccio perché sono un avvocato penalista che difende anche le donne vittime di violenze, sono un personaggio pubblico ma soprattutto sono una donna. E mi sono sentita in dovere di dimostrare che non bisogna avere paura e vergogna. Bisogna denunciare perché la giustizia esiste, la giustizia può proteggere».
L’avvocata Marchignoli è la protagonista di una storia terribile che martedì ha portato all’arresto (ai domiciliari) dell’ex compagno, il 53enne Alioreza Roodsari, ricco imprenditore iraniano con base nel Quadrilatero della moda.
Una relazione da subito segnata da violenze e vessazioni che però la vittima all’inizio ha cercato di nascondere. «Il primo schiaffo è arrivato durante una vacanza all’Isola d’Elba dopo una discussione per futili motivi. Questa storia ha un grande mantello di tossicodipendenza. Io non ho mai conosciuto la droga ma ho raccolto la sua richiesta d’aiuto. Abbiamo fatto dei percorsi insieme perché pensavo che questo problema gigante potesse essere risolto».
Il compagno, come metterà a verbale nelle ripetute denunce a polizia e carabinieri sempre ritirate, ha avuto forti problemi di abuso di alcol e soprattutto di cocaina: «Volevo aiutarlo perché mi sono innamorata di lui e delle sue fragilità — ha raccontato —. Ho contattato le migliori cliniche. Il problema è che io pensavo che la mano che muoveva la violenza, la penna che scriveva messaggi inenarrabili o la bocca che diceva parole inqualificabili, per me erano la conseguenza di un demone, per me erano un qualcosa più forte di lui».
Ma non è bastato. Gli schiaffi, i calci, e poi la frattura dello sterno, fino all’ultimo episodio — quello che ha fatto scattare la denuncia alle pm Letizia Mannella e Alessia Menegazzo — a luglio di quest’anno a Dubai: «Eravamo in un appartamento, stavamo discutendo e io ho perso conoscenza. Ho solo alcuni flash, mi sono risvegliata in clinica. Avevo la mascella con una frattura aperta, avevo i denti superiori in gola. Mi hanno operata. Lui mi ha detto che ero caduta e avevo picchiato il viso sul tavolo. Tornata a Milano, anche se lui non voleva, sono andata all’ospedale: ho scoperto che ho dodici viti nella mascella».