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MONDO CANE! – PER FAR IMPIETOSIRE I PASSANTI E FARSI DARE QUALCHE SPICCIOLO IN PIÙ, ALCUNI SENZATETTO SFRUTTANO DEI CANI TENUTI AL FREDDO, SENZA CIBO E CURE VETERINARIE – TENENDOSELI ACCANTO, CHI E' PER STRADA SPERA DI INTENERIRE I PASSANTI SENZA SAPERE CHE DIETRO A QUESTA "STRATEGIA" C'E' UN RACKET DI CANI DI RUBATI DAI PADRONI E TRASCINATI IN MEZZO ALLA STRADA...

Estratto dell’articolo di Daniela Uva per “il Giornale”

 

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Restano seduti per ore accanto ai loro padroni. Al caldo o al freddo, spesso senza acqua né cibo e con un solo obiettivo: attirare l’attenzione dei passanti nella speranza di ottenere qualche euro in più. In Italia sono migliaia gli animali sfruttati nelle operazioni di accattonaggio. Un fenomeno in costante crescita, nonostante il tentativo di alcune città

di vietare questa pratica. Sono soprattutto le grandi città quelle più esposte, anche se negli ultimi tempi si è registrata una crescita delle segnalazioni in centri più piccoli.  […]

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Vengono usati gli animali perché l’accattonaggio con i minori rappresenta un illecito penale, mentre quello con gli amici a quattro zampe può comportare solo sanzioni amministrative (fino a 300 euro) previste da alcuni regolamenti comunali. Regolamenti che non sempre sono chiari visto che spesso vietano la pratica solo con i cuccioli o con animali in condizioni di pessima detenzione.

 

Così, in mancanza di una norma nazionale ad hoc, lo sfruttamento diventa un vero e proprio business, in alcuni casi gestito da racket che arrivano a rubare cani di razza destinati poi all’elemosina. E a una vita di sofferenze. […]

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Gli animali sono infatti spesso maltrattati, sono costretti a vivere al freddo o al caldo, senza acqua e senza cure veterinarie. Condizioni, queste, che però non riguardano la generalità degli animali che accompagnano chi chiede l’elemosina. […]

 

«Il fenomeno è in costante aumento – dice il presidente di Oipa -. Gli accattoni con gli animali non si trovano solo nelle vie centrali delle città, ma anche fuori da ipermercati della periferia e comunque in zone di maggior passaggio pedonale. Alla base c’è un dato: l’accattonaggio con gli animali genera un giro di affari alto – prosegue l’esperto -. In alcuni casi si è scoperto che dietro al singolo accattone c’è un vero e proprio racket che fornisce gli animali, scegliendo anche le zone ideali per chiedere l’elemosina».

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Nel frattempo la normativa nazionale resta ferma. «Nessuna legge nel nostro Paese vieta l’accattonaggio con animali, a meno che la detenzione sia causa di sofferenze e patimenti e quindi rientri nell’illecito penale delle norme generali per la tutela degli animali – denuncia Comparotto -. Invece molto è stato fatto a livello locale. L’Oipa, con associazioni animaliste, ha presentato ai Comuni proposte di regolamenti per la tutela animali che prevedono il divieto di accattonaggio».

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Da molti anni viene utilizzata come punto di partenza la bozza di Regolamento comunale per la tutela del benessere degli animali e la loro convivenza con i cittadini redatta dalla Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente e dall’Associazione nazionale Comuni italiani. «In questo testo, all’articolo 10, viene espressamente previsto il divieto di accattonaggio con animali – ricorda Comparotto -. Da queste verifiche sono scaturisti diversi sequestri amministrativi e penali, spesso in collaborazione con le amministrazioni comunali più sensibili al problema»[…]

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