vipera serpente

LA MORTE STRISCIANTE - I SERPENTI UCCIDONO 100MILA PERSONE L'ANNO - I PAESI PIÙ COLPITI SONO L’INDIA, L’AFRICA E L’AUSTRALIA DOVE, TRA L’ALTRO SI TROVANO LE SPECIE PIÙ PERICOLOSE: DAL TAIPAN CHE CON UN MORSO PUÒ UCCIDERE FINO A 100 PERSONE AL BUNGARO FASCIATO CHE PROVOCA RAPIDAMENTE PARALISI MUSCOLARE, CRAMPI, TREMORI E SPASMI - OGNI GIORNO IN 15MILA INCAPPANO NEL MORSO DI UN RETTILE E IN ITALIA…

Daniela Mastromattei per “Libero quotidiano”

 

vipera russel 3

«Il boa è il più bello e il più raffinato, il pitone reale invece è timido e riservato, s' impunta se non lo accontenti». Enrico Marconato appassionato di serpenti - ne ha quasi 200, nessuno velenoso, nella sua casetta nel Trevigiano - non ha dubbi: «Hanno un' intelligenza primordiale, puro istinto, e sanno riconoscere le persone».

 

Da qui ad addomesticarli per farli diventare animali da compagnia per Marconato è stato un attimo, per noi rappresentano ancora il temutissimo demonio tentatore del racconto biblico di Adamo ed Eva.

serpente a due teste 3

 

In Italia dal '96 è vietata la detenzione di bestiole pericolose, tuttavia sul nostro territorio vivono sei specie di serpenti velenosi: uno è il colubro lacertino, raro e dal carattere aggressivo, ma per fortuna ha i denti nella zona posteriore della bocca, difficilmente riesce a iniettare il veleno con un morso.

taipan occidentale 3

 

Le altre cinque sono vipere: la berus, l' ursinii, la vipera dal corno, la più comune aspis e la "giovane" vipera dei walser. Le italiane hanno un morso che risulta fatale soltanto nello 0,1% dei casi e quasi sempre la mortalità dipende da complicazioni collaterali (reazioni allergiche, infarti o ictus) e non dall' effetto diretto del veleno.

 

Mentre la vipera Russel che si incontra in India è la più letale, causa circa 10mila morti l' anno. Quando non uccide, i sopravvissuti diventano pazzi.

 

mamba nero 2

IN AFRICA Se nel nostro Paese negli ultimi dieci anni sono morte meno di 10 persone per morsi di serpenti velenosi, nel resto del mondo i dati sono allarmanti.

 

Ogni anno circa 5,4 milioni di persone vengono attaccate dai rettili: 2,7 milioni avvelenate, con oltre 100.000 decessi (15mila al giorno); disabilità o deformità permanenti invece per 400.000 vittime. Un veleno che uccide più di qualsiasi altra malattia tropicale. Per contrastare il fenomeno è stata presentata una strategia dell' Organizzazione mondiale della sanità con l' ambizioso obiettivo di dimezzare il numero di decessi e disabilità entro il 2030.

 

vipera russel 1

In effetti «il bilancio umano ne fa una vera e propria epidemia nascosta», come spiega Gabriel Alcoba, esperto di medicina tropicale per Medici senza frontiere. «Questa emergenza deve essere affrontata in maniera olistica, mettendo il paziente al centro, e con programmi di salute preventiva a livello della comunità che possano ridurre i rischi in maniera sostanziale».

 

Tra le aree più colpite c' è l' Africa sub-sahariana, dove, secondo la Ong, è ancora più impellente un' azione immediata per arginare un fenomeno che ha nella mancanza di accesso ad antidoti efficaci e di qualità una delle principali problematiche. Infatti il morso di serpente è curabile, ma la stragrande maggioranza delle sue vittime non riesce a raggiungere un trattamento risolutivo.

 

taipan occidentale 2

Le dosi necessarie alla cura possono costare centinaia di dollari e, soprattutto nelle aree rurali, spesso non sono disponibili. «Tempestività e qualità del siero sono i due fattori che spesso mancano e che invece salverebbero la vita», dicono gli esperti. Intanto l' Oms sta ultimando un sistema di finanziamento internazionale di approvigionamento di sieri sicuri e per sensibilizzare le popolazioni sul pericolo dei serpenti.

 

NON LASCIANO SCAMPO Non tutti sono velenosi, ma quelli velenosi spesso non lasciano scampo. Il taipan occidentale è il più mortale. Un suo morso può ammazzare 100 uomini e fino a 250mila topi. Al secondo posto troviamo il bruno orientale che vive in Australia. Una goccia del suo veleno basta a far fuori un uomo.

taipan occidentale 1

 

È noto per la sua capacità di rincorrere i suoi aggressori, morde più volte fino a ucciderli. Il suo veleno blocca la respirazione e il battito cardiaco. Il terzo è il bungaro fasciato, serpente che vive nel Sud est asiatico e in Indonesia. Solo il 15% delle sue vittime riesce a salvarsi. Il contatto con i suoi denti provoca rapidamente paralisi muscolare, crampi, tremori e spasmi.

 

Fortunatamente è un serpente timido, difficilmente attacca per primo. Il taipan dell' Australia invece (quarto in classifica) potrebbe decretare la fine di 12mila cavie. Il suo veleno blocca arterie e vene e la morte arriva entro un' ora.

 

mamba nero 1

Anche se viene somministrato l' antidoto, le vittime riportano danni permanenti. Al quinto posto c' è il mamba nero (Africa), famoso per la precisione chirurgica del suo morso e per la grande aggressività. Detiene pure il primato di essere il più veloce con i suoi 20 chilometri orari, senza contare che con un morso può stendere (per sempre) 25 uomini in 15 minuti.

 

Ed ecco il serpente tigre (sesto posto) che abita in Australia, il suo veleno uccide in mezz' ora. Ma è un fifone, davanti all' uomo tende a scappare. In settima posizione troviamo il cobra delle Filippine: fra i cobra è quello con il veleno più mortale, può sputarlo fino a tre metri di distanza. E colpirti. Si piazza all' ottavo gradino di questa ingloriosa classifica la vipera Russel (già citata).

vipera russel 2

 

Al nono posto invece c' è la vipera della morte, vive tra l' Australia e la Nuova Guinea. Dalla testa triangolare e dall' attacco veloce, ti manda all' altro mondo entro sei ore per insufficienza respiratoria. Chiudiamo in bellezza con il serpente a sonagli (America). Non sentitevi spacciati per un morso, se l' antidoto arriva per tempo siete salvi.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”