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CON TRE MORTI SUL LAVORO AL GIORNO FORSE CI SIAMO ACCORTI CHE C'È UN PROBLEMA DI SICUREZZA - GLI ISPETTORI SI SONO MESSI A CONTROLLARE LE AZIENDE DEL TESSILE NEL CENTRO NORD E HANNO TROVATO IRREGOLARITÀ IN OGNI IMPRESA, SOPRATTUTTO A MILANO E PRATO, PIÙ CHE AL SUD - DIPENDENTI IN NERO, VIOLAZIONI SUGLI ORARI E SULLE MISURE DI PRECAUZIONE, SITUAZIONE AL LIMITE DELLO SFRUTTAMENTO: POI NON CI MERAVIGLIAMO SE IL 2021 È L'ANNO DELLE MORTI BIANCHE...

Alessandro Di Matteo per "La Stampa"

 

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Un altro morto sul lavoro, altri feriti, nonostante la riduzione delle attività dovuta alle vacanze estive. Anche ieri un operaio ha perso la vita, un lavoratore edile albanese precipitato da una finestra ad Empoli. I soccorritori del 118 hanno solo potuto constatare la morte dell'uomo.

 

Una situazione allarmante, come spiega il nuovo capo dell'Ispettorato del nazionale lavoro Bruno Giordano, in un colloquio con l'agenzia Ansa: nelle decine di controlli degli ultimi giorni a Prato e Milano sono state riscontrate irregolarità addirittura nel 100% dei casi, spiega.

 

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E, sottolinea, le inadempienze e il lavoro nero sono particolarmente diffusi «nelle zone a più alta attività del centro e del nord e non nelle aree depresse del sud». In generale, il fenomeno è particolarmente diffuso nelle Pmi che sono quasi il 90% del tessuto produttivo italiano.

 

Nel 2020, il 79,3% delle aziende controllate è risultato irregolare. Ovviamente bisogna poi distinguere da caso a caso, dall'Ispettorato viene sottolineato che nel milanese sono stati controllati 205 lavoratori del settore logistico, tra i quali 106 cittadini italiani, 16 cittadini comunitari e 83 provenienti da Paesi extra europei.

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In tutto, solo tre sono risultati in nero, anche se sono state trovate irregolarità in tutte le diciotto imprese passate sotto esame. Un'operazione, viene spiegato, condotta nell'ambito del progetto di vigilanza "Alt Caporalato", che ha interessato per due settimane il settore merceologico della logistica.

 

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«Al termine degli accertamenti - precisa l'Ispettorato - sarà possibile verificare l'emergere di ulteriori ipotesi di irregolarità, in particolare in materia di appalto illecito-somministrazione irregolare, di orario di lavoro oltre che di infedeli registrazioni sui prospetti di paga».

 

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Più grave la situazione nella zona di Prato. In questo caso i controlli sono andati avanti per sei settimane e hanno riguardato 64 aziende manifatturiere, «risultate tutte irregolari». In particolare, «nel corso degli accertamenti sono state controllate le posizioni lavorative di 570 lavoratori, di cui 394 provenienti da Paesi extra Ue» e «per 250 lavoratori, sono stati riscontrati illeciti per lavoro "in nero", violazioni in materia di orario di lavoro e di sicurezza nel luogo di lavoro».

 

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Inoltre, «per quattro imprenditori è scattato l'arresto in flagranza per l'impiego di lavoratori privi di permesso di soggiorno». Ma «oltre alle sanzioni irrogate, nell'immediatezza degli accessi sono stati emanati 32 provvedimenti di sospensione dell'attività di altrettante aziende per la presenza accertata di 161 lavoratori completamente "in nero", tra cui 40 operai provenienti da Paesi extra Ue privi di permesso di soggiorno per motivi di lavoro».

 

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Peraltro, viene sottolineato, «al termine degli accertamenti attualmente in corso, sarà possibile verificare l'emergere di ulteriori ipotesi di irregolarità, in particolare di possibili vittime di sfruttamento».

 

L'elenco degli incidenti di ieri non si limita a quello mortale di Empoli. A Castellamonte, nel torinese, è rimasto ferito in modo grave il titolare di un'azienda di marmi e graniti, Giuseppe Tomaino, 67 anni.

 

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L'uomo è rimasto schiacciato da una colonna di granito caduta accidentalmente. I dipendenti hanno chiamato immediatamente i soccorsi e ora Tomaino è ricoverato al Cto di Torino in condizioni che vengono definite serie, anche se non è in pericolo di vita.

 

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Un altro episodio si è verificato ieri a Fiorano, nel modenese, dove il dipendente di una ditta di impianti è stato colpito da una scarica elettrica mentre lavorava in un'azienda di ceramica.

 

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Anche in questo caso ha riportato conseguenze serie ma per fortuna non fatali: l'uomo è ricoverato in prognosi riservata. Sul tema, scottante, si fa sentire la politica. Il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani dice che «il 2021 si sta rivelando un anno nero per le morti sul lavoro». Nicola Fratoianni, di Sinistra italiana, parla di «strage senza fine».

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