matteo salvini irina osipova gianluca savoini claudio d'amico

MOSCA AL NASO - PER CONTO DI CHI TRATTAVANO I DUE RUSSI AL TAVOLO CON SAVOINI? LA GUARDA DI FINANZIA STA RICOSTRUENDO I FLUSSI DI DENARO MOVIMENTATI DAI VARI SOGGETTI COINVOLTI NELLA PRESUNTA TRATTATIVA PER I FONDI ALLA LEGA – I PRELIEVI IN CONTANTI DI D’AMICO DAL CONTO DELLA LEGA A RIDOSSO DELLO SCANDALO BELSITO E IL RUOLO DI IRINA OSIPOVA: FORMALMENTE TRADUTTRICE DEI LEGHISTI, È FIGLIA DI OLEG OSIPOV, CHE TRA APRILE 2015 E MARZO 2016... – VIDEO

1 – ORA I PM DEVONO CAPIRE PER CONTO DI CHI TRATTAVANO I DUE

Estratto dell'articolo di Luca De Vito per “la Repubblica”

 

matteo salvini irina osipova gianluca savoini claudio d'amico

(...) I pm Sergio Spadaro e Gaetano Ruta stanno indagando anche sui personaggi russi presenti a quel tavolo: oltre a Kharchenko, uomo ritenuto vicino all' ideologo di estrema destra Aleksandr Dugin, c' era anche Ilja Andreevich Jakunin, vicino a un uomo come Vladimir Pligin a sua volta nell' entourage di Dmitrj Kozak potentissimo vicepremier russo. È proprio lui che Salvini avrebbe segretamente incontrato la sera del 17 ottobre. I nomi di Kharchenko e Jakunin erano noti da tempo alla procura di Milano che conosce anche le generalità del terzo russo presente all' incontro, un certo "Jurij".

 

IL TAVOLO DEL METROPOL

Il fascicolo aperto a Milano - che al momento vede tra gli indagati i tre italiani, ma nessun russo - si basa sull' ipotesi che al centro della trattativa ci fosse un accordo corruttivo: la compravendita di petrolio, secondo quanto emerso dall' audio registrato dell' incontro, avrebbe dovuto avere uno sconto sul prezzo di mercato e proprio questa riduzione di prezzo sarebbe la quota da redistribuire. Un 4 per cento alla Lega, quantificato in 65 milioni di dollari, il resto ai russi. (...)

 

2 – BONIFICI, CONTANTI E VENDITA DI CASE NELLA RETE DEL METROPOL DI MOSCA

Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

 

Prelevamenti in contanti in sequenza, trasferimenti di somme su conti esteri per milioni di euro, investimenti immobiliari effettuati da società o dai rappresentanti legali per spostare capitali: sono le «operazioni sospette» effettuate dagli uomini che hanno gestito i rapporti con la Russia per conto della Lega.

 

andrey yuryevich kharchenko ilya andreevich yakunin

È un rapporto riservato della Guardia di Finanza a svelare le segnalazioni arrivate negli ultimi mesi sulle movimentazioni di denaro che riguardano il consigliere di Matteo Salvini a palazzo Chigi Claudio D' Amico e l' ex portavoce Gianluca Savoini - protagonista dell' incontro del 18 ottobre scorso all' Hotel Metropol di Mosca durante il quale si discusse un finanziamento da 65 milioni di euro al Carroccio - ma anche alcune associazioni che sarebbero state gestite proprio per curare le relazioni tra i due Paesi e utilizzate come schermo per gli affari.

 

oleg osipov

Un fiume di denaro di cui si sta cercando di ricostruire origine e destinazione anche per accertare se alcuni passaggi possano essere serviti ad occultare i 49 milioni di rimborsi elettorali per il Carroccio che risultano spariti.

 

Il report su D' Amico risale al 2012 ed è relativo «all' esecuzione di 14 prelevamenti in contanti in sequenza temporale (da gennaio 2011 a marzo 2012) per complessivi 110mila euro dal conto corrente intestato al Gruppo Lega Nord Padania presso il Banco di Napoli in seguito all' accreditamento di bonifici con cadenza mensile di 8.460 euro provenienti dalla Camera dei Deputati con causale "saldo ricevute"». Ma gli altri elementi ritenuti utili per le indagini riguardano l' associazione Lombardia-Russia che gestisce proprio con Savoini, così come la «Orion llc, società con sede a Mosca creata come rappresentanza commerciale di aziende».

vladimir pligin

 

La «rete» tessuta da D' Amico e Savoini porta anche a Oleg Ossipov che ha gestito fino a due mesi fa la fondazione «Rossotrudnichstvo». È il padre di Irina Osipova, l' interprete amica di Savoini che ha seguito Salvini nei numerosi viaggi in Russia e nel 2016 fu candidata al Comune di Roma per Fratelli d' Italia. Scrive la Finanza: «Ossipov risulta segnalato per rilevanti movimentazioni finanziarie che ammontano a 2 milioni 253mila euro tra aprile 2015 e marzo 2016.

 

A fronte di consistenti bonifici dalla Russia sul suo conto (per circa 900mila euro) seguono bonifici in uscita (per circa 760mila euro) disposti a favore di altro conto corrente intestato a lui e ad altre cinque persone fisiche con causali riguardanti il pagamento degli stipendi».

 

GIANLUCA SAVOINI - FRANCESCO VANNUCCI - ALEKSANDR DUGIN

Strategica viene ritenuta pure l' associazione «Conoscere Eurasia» rappresentata da Antonino Fallico, presidente di Banca Intesa Mosca, che ha avuto un ruolo strategico nelle trattative del Metropol.

 

Non a caso nel dossier viene citato l' avvocato Andrea Mascetti componente del board che viene menzionato nel corso della riunione proprio come partner affidabile. In questo intreccio spiccano le «segnalazioni» relative alla «Rosneft Oil Company» che, come evidenziano gli investigatori, «è controparte delle negoziazioni italo-russe durante l' incontro».

vladimir pligin 2

 

Annota la Finanza: «Rosneft viene menzionata per l' operatività anomala riconducibile a Galina Lazareva, moglie del direttore finanziario Petr Ivanovich Lazarev. La donna è una libera professionista nel settore della compravendita immobiliare e riceve: da novembre 2016 ad agosto 2017 9 milioni di euro provenienti dalla Russia, in particolare 3 milioni di euro il 22 settembre 2016 da Banca Intesa Russia tramite bonifico disposto dal marito con causale "regalo"; bonifico per circa 3 milioni pervenuto sul conto corrente in dollari Usa giustificato come controvalore di dividendi percepiti in quanto socia della Winkler Limited con sede a Gibilterra; a novembre 2017 e gennaio 2018 ulteriori 5,4 milioni di euro di cui parte del coniuge Lazarev, giustificati quali saldo finanziario di una vendita di un immobile in Finlandia.

putin salvini vladimir pligin 1

 

A fronte della provvista sono stati emessi assegni circolari per 1,2 milioni di euro finalizzati all' acquisto di immobili; a maggio 2018 oltre 3 milioni e mezzo di euro da un conto russo per vendite immobiliari» sulle quali sono in corso ulteriori verifiche.

HOTEL METROPOL MOSCA

 

VLADIMIR PUTIN E GIANLUCA SAVOINI matteo salvini gianluca savoini a moscamatteo salvini vladimir putin gianluca savoini matteo salvini vladimir putin luigi di maio vladimir putin brinda con giuseppe conte e salvini con savoini sullo sfondosalvini savoinisalvini savoiniGIANLUCA SAVOINISAVOINI D AMICOsavoinil ipotesi di passaggio dei soldi dalla russia alla lega attraverso eni.

HOTEL METROPOL MOSCA 1GIANLUCA SAVOINI AL VERTICE FRA I MINISTRI DELL INTERNO NEL LUGLIO DEL 2018 A MOSCAsalvini savoiniCLAUDIO DAMICO - MATTEO SALVINI - GIANLUCA SAVOINIMATTEO SALVINI E GIANLUCA SAVOINI A MOSCA NEL 2014matteo salvini e gianluca savoini a villa abamelekGIANLUCA SAVOINI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”