“MOUSSA SANGARE’ HA RITRATTATO? DA LUI AVREI VOLUTO SENTIRE LA VERITA’...” – PARLA SERGIO RUOCCO, FIDANZATO DI SHARON VERZENI, UCCISA A TERNO D’ISOLA IL 29 LUGLIO 2024: “NON CREDEVO CHE AVREBBE CERCATO DI DIFENDERSI FINO IN FONDO E IN QUELLA MANIERA, VISTE TUTTE LE PROVE CONTRO DI LUI. È RIMASTO IMPASSIBILE ED È STATO IRRISPETTOSO ANCHE VERSO I CARABINIERI E IL PM. PERÒ È STATO EVIDENTE CHE HA PARLATO DA PERSONA LUCIDA. DALLA GIUSTIZIA MI ASPETTO IL MASSIMO DELLA PENA – DI NOTTE HO INCUBI E MI TROVO IN DIFFICOLTA’ ECONOMIA: ADESSO CE LA STO FACENDO USANDO QUELLO CHE AVEVAMO MESSO DA PARTE PER IL MATRIMONIO, MA NON SO PER QUANTO RIUSCIRÒ AD ANDARE AVANTI…”
Estratto dell’articolo di Maddalena Berbenni per il “Corriere della Sera”
SERGIO RUOCCO - SHARON VERZENI
Sul mobile della televisione […] ci sono due fotografie di Sharon Verzeni e la scatola dell’anello, d’oro bianco e brillantini, che il compagno Sergio Ruocco le ha lasciato sulla bara. […]
Di lei tiene vicino qualcosa in particolare?
«A volte uso la sua coperta per riscaldarmi».
Ruocco, 38 anni, idraulico, parla dopo la fine di una lunga giornata di lavoro, nel soggiorno della villetta a Terno d’Isola dove, la sera del 29 luglio 2024, vide per l’ultima volta la fidanzata. Avevano in programma di sposarsi quest’anno. […]
Dopo che lui andò a dormire, lei uscì per una camminata e non fece più ritorno. Ora Moussa Sangare, trentenne di un paese vicino, Suisio, rischia l’ergastolo per averla accoltellata senza un perché.
moussa sangare in bicicletta dopo aver ucciso sharon verzeni
Com’è stato, lunedì in tribunale, sentirlo ritrattare di nuovo, in quel modo?
«Non credevo che avrebbe cercato di difendersi fino in fondo e in quella maniera, viste tutte le prove contro di lui. Sinceramente da lui avrei voluto sentire la verità, o che dicesse qualche parola per Sharon. […]».
Invece niente.
«È rimasto impassibile ed è stato irrispettoso anche verso i carabinieri e il pm. Però è stato evidente che ha parlato da persona lucida. Sapeva cosa diceva e che cosa rischia».
moussa sangare in bicicletta dopo aver ucciso sharon verzeni
La difesa sostiene che sia incapace d’intendere e di volere, il perito il contrario. Cosa si aspetta dalla giustizia?
«Il massimo della pena. Non riesco a capire come possa non avere rimorsi».
L’ha colpita qualche passaggio in particolare della versione di Sangare?
«Quando ha detto che aveva visto Sharon litigare con qualcuno e che lui era a sei metri di distanza. Ma come ha fatto allora il Dna di Sharon a finire sulla sua bicicletta?».
[…] Di notte ha ancora incubi?
«Sì. La notte dell’udienza ho sognato che c’era qualcuno con un taser e che avevo paura (Sangare ha raccontato che ne acquistò uno, ndr )».
[…] Si trova in difficoltà ora?
«Mi dava una grande mano anche sul lato economico. Adesso ce la sto facendo usando quello che avevamo messo da parte per il matrimonio, ma non so per quanto riuscirò ad andare avanti».
Ha voluto che avesse l’anello che non è riuscito a darle.
«[…] Gliel’ho lasciato sulla bara, nel loculo. La scatola è lì (sul mobile ndr )».
E l’albero di Natale?
«Ci piaceva tenerlo sempre e l’ho lasciato, anche se Natale non lo sento più. L’anno scorso a Capodanno alle 11 sono andato a letto perché non volevo sentire festeggiare. Quest’anno non so come sarà».
SERGIO RUOCCO SHARON VERZENI
le ultime tracce di sharon verzeni
moussa sangare
moussa sangare
SHARON VERZENI
