luca palamara adele attisani

SONO LUCA, RISOLVO PROBLEMI - PER I PM DI PERUGIA, PALAMARA, DA COMPONENTE DEL CSM, ERA “A DISPOSIZIONE” DELL'IMPRENDITORE E LOBBISTA FABRIZIO CENTOFANTI, IN CAMBIO DI REGALI, VIAGGI, BENEFIT VARI E LAVORI EDILIZI DI CUI USUFRUIVANO SIA L'EX MAGISTRATO E LA SUA FAMIGLIA, SIA L'AMANTE ADELE ATTISANI - I VIAGGI A IBIZA, I TRATTAMENTI AL CENTRO ESTETICO, SPOSTAMENTI CON AUTISTA E LE RISTRUTTURAZIONI DI CASA

il video dell'uomo che manda palamara a quel paese

Giuseppe Salvaggiulo per “la Stampa”

 

Luca Palamara, da componente del Consiglio superiore della magistratura, era «a disposizione» dell'imprenditore e lobbista Fabrizio Centofanti, in cambio di regali, viaggi, benefit vari e lavori edilizi di cui usufruivano sia l'ex magistrato e la sua famiglia, sia l'amica Adele Attisani. Chiedendone il rinvio a giudizio per corruzione per l'esercizio della funzione (pena da 3 a 8 anni), la Procura di Perugia traccia la prima linea nello scandalo che un anno fa travolse il Csm, provocando le dimissioni di sei membri togati su 18.

 

LUCA PALAMARA DA GILETTI

L'atto è stato firmato il 18 agosto dal procuratore Raffaele Cantone, arrivato a Perugia a fine giugno, e dai sostituti Gemma Miliani e Mario Formisano, titolari dell'inchiesta partita nell'autunno 2018 da una segnalazione della Procura di Roma. Le investigazioni hanno fatto cadere l'iniziale e più grave contestazione di corruzione per atti del Csm contrari di doveri d'ufficio (nomine di capi di uffici, procedimenti disciplinari). Un punto per la difesa.

 

FABRIZIO CENTOFANTI

Resta la generica corruzione funzionale, slegata dal compimento di specifici atti ma connessa al ruolo in sé, introdotta nel 2012 dalla legge Severino per punire chi fa «mercimonio della funzione».

 

Secondo i pm, tra il 2013 e il 2017 fu il lobbista Centofanti a pagare sette viaggi (Favignana, San Casciano dei bagni, Ibiza, Londra, Dubai) che Palamara fece con l'amica Adele e tre (Madonna di Campiglio, Sardegna e Madrid, dove la Roma giocava in Champions) con la sua famiglia; a pagare per la Attisani trattamenti nel centro estetico del Grand Hotel di via Veneto, spostamenti con autisti personali da e per l'aeroporto di Fiumicino e trasporto di mobili da Roma a Locri; a farsi carico di ristrutturazioni nella casa della Attisani: impermeabilizzazione di terrazze e fioriere (23mila euro), manutenzione dell'impianto elettrico e di videosorveglianza (22mila euro), realizzazione di coprivasi in alluminio e di una tapparella (11mila). In tutto Centofanti avrebbe speso, per Palamara e compagnia, circa 70 mila euro.

 

adele attisani a Locri

Per i pm cifra incompatibile con una normale amicizia e sintomatica, ha scritto il gip Lidia Brutti a marzo motivando il sequestro preventivo, di una relazione «inquinata da interessi non confessabili». Il processo è stato chiesto anche per Centofanti e per la stessa Attisani ( presunto corruttore e istigatrice/beneficiaria della corruzione) oltre che per Giancarlo Manfredonia, titolare di un'agenzia di viaggi, accusato di favoreggiamento per aver manipolato i documenti di una vacanza incriminata.

 

Un punto per l'accusa, insieme alla scelta a sorpresa fatta da Luigi Spina, magistrato ed ex membro del Csm, sodale di Palamara accusato di avergli rivelato notizie riservate sull'indagine perugina. Per evitare un imbarazzante processo, Spina ha chiesto la messa alla prova ai servizi sociali. Istituto nato per i minori e raramente usato dagli adulti (tantomeno da magistrati) che fa espiare la colpa in modo soft estinguendo il reato. «Nessun pagamento da Centofanti» è la linea difensiva di Palamara.

 

GIOVANNI LEGNINI LUCA PALAMARA

I cui avvocati, Mariano e Benedetto Buratti e Roberto Rampioni, annunciano per l'udienza preliminare fuochi d'artificio delle indagini difensive per «chiarire anche la questione dei lavori edilizi». Sospeso un anno fa da funzioni e stipendio, Palamara è sottoposto anche a processo disciplinare dinanzi al Csm. La grave accusa rivoltagli dalla Procura generale della Cassazione è l'interferenza nell'attività del Csm, per le trame sulle nomine captate dal trojan inoculato nel suo cellulare dalla stessa Procura di Perugia. Palamara ha chiesto di convocare 133 testimoni. Le udienze del Csm riprenderanno a settembre, in attesa del secondo round perugino.

palamara adele attisani ADELE ATTISANIADELE ATTISANI TUTORIALADELE ATTISANI

 

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...