
I TERRORISTI AVRANNO IL MITRA ANCORA A LUNGO - PER L’AMMINISTRAZIONE TRUMP CI POTREBBERO VOLERE CINQUE O SEI ANNI PER IL DISARMO DI HAMAS: UN TEMPO ENORME CHE, PER ALTE FONTI DIPLOMATICHE, POTREBBE ESSERE UNA SCUSA PER TENERE APERTA LA PORTA ALLA RIPRESA DELL'OFFENSIVA MILITARE DI NETANYAHU - CI SONO PERPLESSITÀ SUL RUOLO DELLA FORZA DI PEACEKEEPING E SULL’ANNESSIONE DELLA CISGIORDANIA: "BIBI" VUOLE DISTRUGGERE L’AUTORITÀ PALESTINESE, NON ACCETTA LA SOLUZIONE A DUE STATI. E L’IDEA DI UN “PROTETTORATO” HA FATTO RIZZARE LE ANTENNE AGLI EMIRATI CHE MINACCIANO DI FAR SALTARE GLI ACCORDI ABRAMO…
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
Il disarmo di Hamas è un'operazione di lungo termine, che potrebbe durare anche cinque o sei anni.
Quando alte fonti diplomatiche personalmente coinvolte nella gestione dell'accordo di pace a Gaza hanno sentito questo commento da ambienti molto vicini all'amministrazione Trump, si sono chieste se era un'interpretazione realistica della strategia pensata dagli inviati americani Witkoff e Kushner, oppure una scusa per tenere aperta la porta alla ripresa dell'offensiva militare da parte del premier israeliano Netanyahu.
Il dubbio diventa ancora più pressante ora, con gli scontri delle ultime ore e la missione che il vice presidente Vance ha in programma nella regione, per spingere l'applicazione dell'accordo proposto e mediato da Washington ed evitarne il fallimento.
Finora, secondo quanto queste fonti diplomatiche hanno detto a Repubblica, la prima fase stava andando bene. Gli americani si stanno impegnando affinché riesca e gli israeliani hanno avviato il ritiro. Hamas non trova alcuni cadaveri ma gli Usa sembrano aver accettato che abbia delle difficoltà, senza per questo far saltare l'accordo. Bisogna riaprire tutti i valichi per far arrivare gli aiuti umanitari, e prima degli ultimi scontri l'Onu si aspettava che Rafah tornasse agibile nel giro di due o tre giorni.
esecuzioni pubbliche by hamas nella striscia di gaza 2
Il Palazzo di Vetro ritiene di aver vinto la disputa sull'assistenza, perché è stato riconosciuto che solo le Nazioni Unite possono distribuirli
[…] La seconda fase però è sempre più appesa ad un filo
[…] Europei e arabi vogliono risoluzioni del Consiglio di sicurezza per ratificare i punti dell'intesa, a partire dalla forza di pace, ma non è chiaro se gli Usa accetteranno.
BENJAMIN NETANYAHU REGALA UNA COLOMBA DORO A DONALD TRUMP
Il contingente sarebbe guidato dall'Egitto e composto soprattutto da arabi e alcuni europei, tra cui l'Italia, ma non si capisce se sarebbe una forza di peacekeeping, ossia incaricata di pattugliare e monitorare la tregua, oppure di peace enforcing, quindi col compito di andare a disarmare Hamas.
Su questo punto l'ex premier britannico Blair, candidato ad un ruolo chiave nel governo della Striscia, ha lasciato intendere come l'obiettivo importante sia che il gruppo responsabile dell'attacco del 7 ottobre smetta di combattere.
miliziani di hamas riappaiono per le strade di gaza
Poi il disarmo richiederebbe tempo, anche 5 o 6 anni, come era avvenuto in Iraq. Non è chiaro se questa è anche la posizione di Trump, che peraltro ha dato via libera alla presenza sul terreno delle forze di Hamas per garantire l'ordine.
Le fonti diplomatiche però temono che sia una ricetta per far riprendere la guerra, dando una scusa a Netanyahu per rilanciare l'offensiva. Se così fosse, Hamas ha sbagliato a farsi rivedere in giro con le armi e ammazzare i rivali.
IL PIANO DI PACE DI TRUMP - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
Il timore di sauditi, egiziani, qatarini e giordani, ossia il gruppo che sostiene la tregua, è che si punti a creare un protettorato a Gaza, separato dalla Cisgiordania. Sarebbe un disastro e non lo accetterebbero. Il progetto di annessione del West Bank voluto dagli israeliani, e inizialmente appoggiato dagli americani, doveva funzionare come i bantustan sudafricani.
A Jenin, per esempio, si nomina uno sceriffo che diventa il responsabile arabo della città, ma sotto il controllo e nel territorio israeliano.
Quando lo hanno scoperto gli Emirati, che sono i più vicini a israeliani e americani, sono andati da Trump e lo hanno avvertito che così saltavano gli Accordi di Abramo e loro ne sarebbero usciti.
miliziani di hamas riappaiono per le strade 3
Allora il presidente ha fatto marcia indietro. Questo però è il progetto e l'annessione fantasma procede.
L'obiettivo di Netanyahu - secondo le fonti - è distruggere l'Autorità palestinese, destabilizzando anche Siria e Libano. Lui non accetta la soluzione dei due Stati; Hamas non accetta il disarmo, anche se si è rassegnato a non far parte del governo di Gaza.
Una ricetta per l'implosione dell'accordo.
La chiave - secondo chi sta lavorando sulla tenuta dell'intesa - è l'Arabia Saudita, che presto riceverà visite per chiarirne le posizioni.
DONALD TRUMP CON MOHAMMED BIN SALMAN
Trump non andrà mai contro Riad, perciò deve essere il principe Mohammed bin Salman a dirgli con fermezza che senza i due stati non si va da nessuna parte.
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IL TWEET DI BENJAMIN NETANYAHU - NOBEL PER LA PACE A DONALD TRUMP
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