proteste francia marcus thuram manifestazioni

PIAZZE PIENE, URNE VUOTE – 650MILA PERSONE SCENDONO IN PIAZZA IN FRANCIA CONTRO MARINE LE PEN: MA SECONDO I SONDAGGI, IL RASSEMBLEMENT NATIONAL FARÀ MANBASSA DI PREFERENZE ALLE ELEZIONI DEL 30 GIUGNO – ANCHE L’ATTACCANTE FRANCESE DELL’INTER, MARCUS THURAM, LANCIA UN APPELLO DAGLI EUROPEI IN GERMANIA: “NON È SUFFICIENTE DIRE A TUTTI DI ANDARE A VOTARE. DOBBIAMO LOTTARE QUOTIDIANAMENTE AFFINCHÉ L'RN NON PASSI" - VIDEO

 

marcus thuram 2

Francia: Marcus Thuram esce allo scoperto, 'votare per fermare Rn'

(Adnkronos) - Marcus Thuram, l'attaccante dell'Inter rivelazione dell'ultimo campionato di Serie A con 13 gol e 13 assist, non nasconde la sua preoccupazione per la possibile svolta a destra della Francia alle elezioni legislative del 30 giugno (ballottaggi il 7 luglio).

 

Con il Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen stimato oltre il 30% nelle intenzioni di voto a due settimane dal primo turno e a meno di una settimana dal terremoto innescato dallo scioglimento dell'Assemblea nazionale deciso dal presidente Macron dopo la debacle alle europee, Thuram ha definito la situazione politica nel suo Paese "molto grave".

 

marine le pen jordan bardella

L'attaccante, la cui famiglia è sempre stata in prima linea contro il razzismo e la discriminazione, ha ricordato di aver appreso i risultati delle Europee dopo l'amichevole con il Canada e "nello spogliatoio eravamo tutti un po' scioccati. È la triste realtà della nostra società di oggi". Ma Thuram non si è accontentato di esortare i francesi a recarsi ai seggi elettorali. "Non è sufficiente dire a tutti di andare a votare. Come cittadini dobbiamo lottare quotidianamente affinché ciò non accada di nuovo e affinché l'Rn non passi", ha spiegato in conferenza stampa.

 

lilian e marcus thuram alla festa scudetto dell'inter 3

L'attaccante si è detto certo che i suoi compagni di squadra condividano il suo punto di vista dopo la schiacciante vittoria del Rassemblement National alle ultime elezioni: "Sono di fronte a voi e dico certe cose, altre persone potrebbero pensarle e non dirle. Rispetto la volontà di tutti di essere liberi in questa situazione. Ma non ho dubbi che come squadra della Francia, tutti la pensino come me", ha aggiunto.

 

Secondo il quotidiano Le Parisien, quasi 40 tra giocatori e staff della nazionale francese, che probabilmente sarà ancora in Germania per Euro 2024 il 30 giugno, hanno espresso l'intenzione di esercitare il loro diritto di votare alle legislative tramite delega, ad esempio ad un familiare.

 

proteste contro l estrema destra in francia 7

FRANCIA, CORTEI E SCONTRI IL VOTO FA SALIRE LA TENSIONE

Estratto dell’articolo di Francesca Pierantozzi per “il Messaggero”

 

A due settimane da un voto che somiglia a una battaglia campale, la Francia è scesa in piazza ieri per dire no all'estrema destra. Sono stati 650 mila in tutta la Francia, e 250 mila a Parigi secondo i sindacati, cifre più alte di quelle fornite dalla polizia che ha contato 250 mila manifestanti in tutto il paese.

 

Siamo comunque lontani dal milione che sfilò per le strade della capitale il primo maggio 2002, quando Jean-Marie Le Pen si qualificò al secondo turno delle presidenziali contro Jacques Chirac.

 

proteste contro l estrema destra in francia 4

Allora il Front National fu battuto da Chirac con oltre l'80 per cento dei voti. La Francia fece scudo contro la destra estrema. Oggi le cifre e il comportamento degli elettori dicono tutt'altro. I sondaggi annunciano per il primo turno del 30 giugno il Rassemblement National di Jordan Bardella e Marine Le Pen al 33 per cento, ampiamente sopra il Front Populaire delle sinistre al 25 e ancora più alto sulla Coalizione macronista ferma al 20. Anche il fronte repubblicano […] è praticamente crollato.

 

Ieri il ministro della giustizia Dupont Moretti ha dichiarato che in caso di ballottaggio tra un candidato di estrema destra e uno di estrema sinistra non voterebbe per nessuno. "No ai fascisti", "RN=Odio" si leggeva in tanti striscioni, molti anche contro Macron. L'altro ieri Bardella aveva lanciato un appello «alla calma», dal ministero dell'Interno continuano a spiegare che esiste il «rischio di infiltrazioni di frange violente» nei cortei e ieri erano 20mila i poliziotti spiegati intorno ai cortei.

 

proteste contro l estrema destra in francia 5

Scontri e lanci di lacrimogeni ci sono stati soprattutto a Parigi, anche se non si sono viste le cariche massicce che hanno accompagnato tutte le proteste contro la riforma delle pensioni di Macron. […]

 

Ad infiammare gli animi anche alcune dichiarazioni di Macron, riportate da "Le Monde". A un francese che gli chiedeva se non siano troppo «difficili» queste giornate dopo la batosta elettorale delle europee e l'annuncio dello scioglimento dell'Assemblée nationale, Macron avrebbe risposto: «Ma no! Lo preparo da settimane e sono soddisfatto. Gli ho tirato una bomba a mano tra le gambe, adesso voglio vedere come ne escono».

 

proteste contro l estrema destra in francia 2

Persino i suoi, a cominciare dal suo premier Gabriel Attal, hanno difficoltà a prevedere come ne usciranno. Ieri Attal […] ha presentato il programma dei macronisti per le legislative del 30 giugno. Anche questo, compito improbo per un premier in carica. Attal ha soprattutto dettagliato misure di sostegno al potere d'acquisto, con riduzione dei costi dell'energia (misure in realtà già annunciate prima dello scioglimento dell'Assemblea) e aiuti ai giovani per l'acquisto della prima casa e rivolto un appello «agli elettori di sinistra che però non vogliono l'estrema sinistra», un vivaio di voti che potrebbe in effetti rivelarsi prezioso per Macron. Ieri a prendere la parola è stato anche Nicolas Sarkozy .

jordan bardella marine le pen 1

 

L'ex presidente ha fustigato la decisione di sciogliere il parlamento: «un rischio grosso per il paese e anche per il presidente - ha detto - può significare gettare il paese in un caos da cui avremmo molte difficoltà a uscire». […]

proteste contro l estrema destra in francia 3proteste contro l estrema destra in francia 6proteste contro l estrema destra in francia 1marine le pen a viva24, la convention di vox a madrid

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”