milena gabanelli dataroom milionari tasse stranieri

PIÙ GUADAGNANO E PIÙ FACCIAMO A GARA A NON TASSARLI - IL PARADOSSO DEI RICCONI: EMIGRANO DA UN PAESE ALL'ALTRO IN CERCA DEL SISTEMA FISCALE MIGLIORE, MA L'ITALIA È IL PAESE CHE LI FAVORISCE DI PIÙ! - GABANELLI: "È UNA SORTA DI ELUSIONE FISCALE LEGALIZZATA. ALLA FINE CI PERDONO TUTTI, ITALIA COMPRESA, E NESSUNO PAGA CIÒ CHE DOVREBBE PER INCREMENTARE IL BENESSERE DEL PAESE IN CUI VIVE" - LA PARABOLA DI CRISTIANO RONALDO… - VIDEO

Guarda il video:

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/milionari-dove-emigrano-piu-ricchi-pagare-meno-tasse-l-italia-paese-che-li-favorisce-piu/877a8144-5824-11ec-9e79-8a5fe07f3801-va.shtml

 

Milena Gabanelli e Francesco Tortora per www.corriere.it

 

milena gabanelli sui ricchi che eludono le tasse 1

Lo fanno da anni i governi di mezzo mondo. Si sfidano a colpi di regimi fiscali attraenti per i milionari. Gli spostamenti dei ricchi alla ricerca di servizi migliori e tasse sempre più basse sono un fenomeno esploso nell’ultimo decennio e solo momentaneamente frenato dalla pandemia.

 

milena gabanelli sui ricchi che eludono le tasse 3

A fine 2016 anche l’Italia si è adeguata e il governo Gentiloni ha approvato «l’imposta sostitutiva per i nuovi residenti»: 100 mila euro l’anno fissi per i facoltosi che si trasferiscono nel nostro Paese.

 

emigrazione dei ricconi

I milionari nel mondo

Ma chi sono i milionari? Si dividono in tre categorie:

 

1) i ricchi (High-Net-Worth Individuals), cioè coloro che hanno un patrimonio netto tra 1 e 5 milioni di dollari in attività liquide (escluse residenza principale, oggetti da collezione, beni di consumo e beni durevoli), e nel mondo sono in 18,7 milioni;

 

milionari nel mondo

2) gli intermedi (Mid-tier Millionaires), sono 1,89 milioni e possiedono un patrimonio in attività liquide che va da 5 a 30 milioni di dollari;

 

3) i super-ricchi (Ultra High-Net-Worth Individuals), con un patrimonio che supera i 30 milioni di dollari, una fortuna che bacia solo 200.900 persone.

 

Gli Stati Uniti sono il Paese con più milionari (6 milioni e 575 mila, 11,3% rispetto al 2019), seguiti da Giappone (3,5 milioni, +6,2%), Germania (1,5 milioni, +6,9%), Cina (1,4 milioni, +11%) e Francia (714 mila, +1,7%). Nona l’Italia (301 mila ricchi, +2,1%).

 

milena gabanelli sui ricchi che eludono le tasse 6

Dove e perché migrano i milionari

La maggior parte dei milionari cambia residenza non solo per pagare meno tasse, ma anche perché cerca assistenza sanitaria d’alto livello, scuole elitarie, maggiore sicurezza, e nuove opportunità di arricchimento.

 

milena gabanelli sui ricchi che eludono le tasse 5

Secondo la «Global Wealth Migration Review», che ha esaminato gli spostamenti dei milionari residenti in 90 Paesi e 150 città, la migrazione della ricchezza ha registrato un’accelerazione costante prima della pandemia.

 

milena gabanelli sui ricchi che eludono le tasse 4

Sono 108 mila i ricchi che hanno cambiato Paese nel 2018 rispetto ai 64 mila del 2015. Il numero totale, in tre anni, raggiunge i 350 mila. Nel 2019, ultimo anno esaminato, il Paese più attrattivo è stata l’Australia (12 mila), per via del basso tasso di criminalità, l’ottimo sistema sanitario, un’economia in crescita da 20 anni, e assenza di tasse di successione.

 

milena gabanelli sui ricchi che eludono le tasse 2

Al secondo posto gli Stati Uniti (10.800), poi Svizzera (4 mila), Canada (2.200), Singapore (1.500). Da quali Paesi provengono i milionari che si spostano? Al primo posto c’è la Cina (16 mila), poi India (7 mila), Russia (5.500), Hong Kong (4.200) e Turchia (2.100).

 

Ad alimentare l’esodo dalla Cina sono i maggiori controlli e la stretta sui milionari, ma sulla fuga ha avuto un suo peso anche la repressione su Hong Kong. Le città di destinazione preferite: Sydney, Ginevra, Melbourne, Singapore e Dubai.

 

Il dumping fiscale nella Ue

concorrenza fiscale in europa

Il corteggiamento dei Paesi europei verso i milionari ha due scopi: attrarre nuovi investimenti e aumentare le entrate. Uno studio pubblicato il 22 novembre dall’Osservatorio fiscale della Ue, laboratorio di ricerca indipendente che si occupa di evasione ed elusione fiscale, mostra che dal 1995 a oggi il numero di regimi speciali per milionari e pensionati benestanti è passato da 5 a 28, e rileva che le misure avvantaggiano una minoranza già ricca (nel 2021 si contano circa 200 mila beneficiari) a spese di 450 milioni di cittadini.

 

La parabola fiscale di Cristiano Ronaldo

Per dimostrare quanto questi sistemi siano ingiusti e molto simili tra loro il gruppo verde al Parlamento europeo ha pubblicato nel 2019 la ricerca «Competing for the Rich» in cui racconta la parabola fiscale di Cristiano Ronaldo. Il campione portoghese negli ultimi 18 anni ha giocato in 3 Paesi Ue ed ha sempre goduto di grandi vantaggi fiscali.

 

cristiano ronaldo

Nel 2003, all’età di 18 anni, Cr7 si trasferisce dallo Sporting Lisbona al Manchester United, in Gran Brategna, e sfrutta il regime di residente non domiciliato che gli permette di non pagare le tasse sui redditi prodotti all’estero (tutte le sponsorizzazioni milionarie).

 

Nel 2009 va al Real Madrid, e grazie alla «legge Beckham» gode di una tassazione ridotta al 24% sui redditi prodotti in Spagna, ma anche della completa esenzione su quelli prodotti all’estero.

 

classifica dei regimi fiscali dannosi

Nel 2018 passa alla Juventus e in Italia, grazie «all’imposta sostitutiva», versa ogni anno solo 100 mila euro come neo-residente per i redditi esteri. Infine nel 2021 torna in Gran Bretagna e usufruisce ancora una volta del regime di residente non domiciliato.

 

Un percorso lineare e legittimo che ha avuto un solo incidente: nel 2018 Ronaldo è stato condannato a pagare al fisco iberico 18,8 milioni di euro per reati fiscali commessi tra 2011 e 2014.

 

Niente di insormontabile per un atleta che solo nel 2021 ha guadagnato 120 milioni di dollari e che l’anno scorso è diventato il primo calciatore ad aver superato un miliardo di dollari di guadagni in carriera.

 

Quanti sono i milionari trasferiti in Italia?

Con l’approvazione dell’imposta sostitutiva per i nuovi residenti dal 2017 l’Italia ha visto aumentare le richieste dei paperoni provenienti dall’estero. Il regime fiscale speciale prevede un forfait di 100 mila euro fino a un massimo di 15 anni, a prescindere dall’importo dei redditi esteri percepiti.

 

milionari trasferiti in italia

Un sistema disegnato non solo per attrarre stranieri, ma anche italiani che hanno spostato la residenza fiscale all’estero (per usufruire dell’opzione bisogna dimostrare di aver versato le tasse in un altro Paese negli ultimi 9 anni).

 

L’opzione si può estendere anche ai loro familiari, che possono godere di un’imposta fissa di 25 mila euro. Se nel 2017 i soggetti che avevano scelto il regime fiscale speciale erano 98 (78 contribuenti principali e 20 familiari), nel 2018 erano già diventati 263, per poi raggiungere le 429 unità nel 2019, e nel 2020 salire a 790 (592 contribuenti principali e 198 familiari).

 

Gli incassi per lo Stato

tasse ai ricchi

Il primo anno di entrata in vigore della norma nelle casse pubbliche sono entrati 8,3 milioni di euro, nel 2020 sono diventati 64,1 milioni. Denaro che l’erario non avrebbe mai incassato senza l’imposta forfettaria.

 

E allora perché questo regime fiscale è considerato ingiusto? Prima di tutto perché lede il principio di uguaglianza tributaria a danno dei soggetti che sono sempre stati residenti in Italia.

 

tasse ai milionari

In più tradisce l’art.53 della Costituzione che sottolinea come tutti i cittadini debbano concorrere al benessere della società in ragione della loro capacità contributiva (più guadagni, più tasse paghi).

 

Inoltre - come ha spiegato la Corte dei Conti nell’ultima Relazione sul rendiconto generale dello Stato - l’obiettivo prefissato del regime forfettario era «favorire gli investimenti in Italia da parte di soggetti non residenti». Tuttavia non essendoci alcun obbligo di investire in Italia parte del patrimonio, lo scopo dell’imposta rimane lettera morta e ai milionari restano solo i benefici.

 

Le critiche dalla Ue

tasse

La tassa forfettaria per i neo-residenti in Italia è giudicata dall’Osservatorio fiscale della Ue, insieme all’imposta per i ricchi in Grecia, il più pericoloso tra i 28 regimi fiscali speciali adottati in Europa.

 

L’opzione è bocciata perché copre un periodo spropositato (15 anni) e perché fa risparmiare oltre il 50% per i redditi esteri che raggiungono almeno 500 mila euro. Per l’Osservatorio i sistemi più dannosi - introdotti da Italia, Grecia, Cipro e Portogallo - minano la progressività fiscale.

 

TASSE

Tasse simili sono in vigore in Francia (régime des impatriés), Lussemburgo (hiring international executive regime), Irlanda (non-remittance regime), Spagna (regime Espatriados) e a Malta (Residence Programme Rules). Complessivamente il ricorso a questi regimi provoca nella Ue una perdita fiscale di 4,5 miliardi di euro l’anno, pari al budget annuale del programma Erasmus.

 

Il timore è che sempre più Paesi europei si adeguino, indebolendo le nazioni che non sfruttano questa sorta di elusione fiscale legalizzata. Alla fine ci perdono tutti, Italia compresa, perché se da una parte attraiamo milionari stranieri, dall’altra anche i nostri ricchi si spostano. E nessuno paga ciò che dovrebbe, per incrementare il benessere del Paese in cui vive.

Ultimi Dagoreport

carlo nordio giorgia meloni

FLASH! – SIETE CURIOSI DI SAPERE PERCHÉ CARLETTO NORDIO, INTERVISTATO DA “LA REPUBBLICA”, HA DIFESO LA SUA RIFORMA SULLA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE, AGGIUNGENDO: “I MAGISTRATI CON IL REFERENDUM RISCHIANO L’UMILIAZIONE”? UN ATTO DI ESORCISMO, VISTO CHE I SONDAGGI COMMISSIONATI DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI (ANM) RILEVANO LA BOCCIATURA DELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA – IL VANTAGGIO, PUR LIEVE, HA INCUPITO I NEURONI DI PALAZZO CHIGI CHE, RITENENDO QUELLI DI ANM FUORVIANTI, AVREBBERO ORDINATO ALTRI SONDAGGI (UNA SCONFITTA SULL’UNICA RIFORMA SOPRAVVISSUTA SAREBBE LETALE AL GOVERNO MELONI…)

friedrich merz giorgia meloni emmanuel macron ursula von der leyen donald trump dazi

DAGOREPORT - DOPO LA "DOCCIA SCOZZESE" DI TRUMP, DOVE ANDRA' A SBATTERE LE CORNA L'UNIONE EUROPEA? DOPO ESSERE STATA OFFESA E UMILIATA DALL'EGO DI UN TEPPISTA CHE STA VIOLENTANDO LA DEMOCRAZIA LIBERALE E LE REGOLE DEL DIRITTO, URSULA VON DER LEYEN RIUSCIRA' A RIALZARE LA TESTOLINA E TROVARE UNA VIA D'USCITA PER L'EUROPA? - L'ULTIMO REGALINO DI ANGELONA MERKEL AVRA' FINALMENTE CAPITO CHE GESTIRE IL POTERE CON UN METODO CONSERVATORE FINO ALL'IMMOBILISMO, ACCENTRANDO SU DI SE' TUTTE LE LEVE DEL POTERE, E' STATO UN SUICIDIO POLITICO DI CUI ORA NE PAGA LE CONSEGUENZE? - MOLLATA PURE DA MERZ, L'UNICA RIMASTA AD ASCIUGARE LE LACRIME AMARE DELLA CRUCCA DI BERLINO È LA "RAGAZZA COCCODÈ" DI PALAZZO CHIGI, QUELLA CHE SPACCIAVA UNA "SPECIAL RELANTIOSHIP" CON TRUMP E DI STARE TUTTI TRANQUILLI SUI DAZI, CI PENSAVA LEI COL BULLO DELLA CASA BIANCA...

giuseppe conte matteo ricci

FLASH – È ALTAMENTE PROBABILE CHE MATTEO RICCI, CANDIDATO DEL CAMPO LARGO ALLA REGIONE MARCHE, SIA PROSCIOLTO  DALL’ACCUSA DI CORRUZIONE NELL’INCHIESTA “AFFIDOPOLI” A PESARO, PRIMA DELLE ELEZIONI REGIONALI, PREVISTE PER IL 28-29 SETTEMBRE. È LA RASSICURAZIONE CHE VOLEVA GIUSEPPE CONTE, PER SCIOGLIERE LA RISERVA DEL SOSTEGNO DEL M5S ALL’EX SINDACO DI PESARO. E INFATTI OGGI PEPPINIELLO HA DATO IL SUO VIA LIBERA: “NON VEDIAMO ALCUNA RAGIONE PER CHIEDERE A MATTEO RICCI UN PASSO INDIETRO. SAREBBE UN BRUTTO PRECEDENTE. NON CI SONO ELEMENTI A CARICO DELLA SUA COLPEVOLEZZA

emmanuel macron john elkann donald trump

DAGOREPORT – A PARIGI SI VOCIFERA CHE MACRON SIA UN PO' INCAZZATO CON JOHN ELKANN PER LA SUA AMERICANIZZAZIONE FILO-TRUMP (VEDI LA VISITA CON LA JUVE AL SEGUITO, ALLA CASA BIANCA) - IN BALLO LA GESTIONE DI STELLANTIS, GRUPPO AUTOMOBILISTICO DI CUI LA FRANCIA POSSIEDE IL 6,2%: DOPO TAVARES, MACRON VOLEVA UN CEO FRANCESE MA TRUMP SI E' OPPOSTO, ED E' ARRIVATO L’ITALIANO FILOSA - I CONTI IN ROSSO DI STELLANTIS PREOCCUPANO YAKI, COME DEL RESTO L’EDITORIA CHE NON GENERA PROFITTI MA SOLO ROGNE COL GOVERNO MELONI. E A PRENDERSI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NON CI PENSA PIU' NESSUNO (IMPOSSIBILE RIBALTARE LA LORO LINEA ANTI-GOVERNATIVA) - LA TENTAZIONE DI ELKANN DI MOLLARE TUTTO PER DEDICARSI AGLI INVESTIMENTI FINANZIARI DI EXOR È OGNI GIORNO PIU' ALTA, MA LA SOLUZIONE STENTA, PER ORA, A FARSI AVANTI...

ursula von der leyen donald trump emmanuel macron

DAGOREPORT - COME MAI IL SEMPRE LOQUACE EMMANUEL MACRON TACE DI FRONTE ALL’UMILIAZIONE EUROPEA CON TRUMP SUI DAZI? IL TOYBOY DELL’ELISEO, CHE SI È SPESO PER NON SCENDERE A COMPROMESSI CON IL TYCOON (ERA IL FAUTORE DELLA LINEA DURA, CONTRO QUELLA MORBIDA PROPUGNATA DAL DUO MELONI-MERZ), HA PREFERITO CONTATTARE DIRETTAMENTE URSULA VON DER LEYEN. E LE HA POSTO TRE DOMANDE: 1) HAI PARLATO CON TRUMP DELLA WEB TAX? 2) CHI FIRMERÀ L’ACCORDO MONSTRE PER L’ACQUISTO DI 750 MILIARDI IN ENERGIA USA? 3) CHE FINE FANNO I CONTRATTI GIÀ FIRMATI CON ALGERIA, QATAR, AZERBAIGIAN? LI STRACCIAMO?

giorgia meloni

DAGOREPORT - DOPO TRE ANNI DI FANFARE E BACI, UNA MELONI IN COSÌ TOTALE DIFFICOLTÀ NON S'ERA MAI VISTA - PER ESSERE COERENTE AL SUO ATTEGGIAMENTO DA "PONTIERA" USA-UE, FAVOREVOLE ALLA TRATTATIVA IN GINOCCHIO DI URSULA CON IL BOSS DELLA CASA BIANCA, MELONI È FINITA NEL TRITACARNE, FATTA LETTERALMENTE A PEZZI NON SOLO DALL'OPPOSIZIONE MA DA TUTTI: PER CONFINDUSTRIA, COLDIRETTI, FEDERACCIAI, CISL, ETC.: "L'ACCORDO CON TRUMP È UNA CAZZATA" - FUORI CASA, IL DILUVIO: LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' È STATA RIDICOLIZZATA PURE A DESTRA DAL LEPENISTA BARDELLA ALL'ANTI-UE, ORBAN – QUANDO IL SUO ALLEATO TRATTATIVISTA MERZ HA RINCULATO, TERRORIZZATO DAI POSSIBILI CONTRACCOLPI ALLA MAGGIORANZA DEL SUO GOVERNO, LA "PONTIERA" (SENZA PONTE) E' FINITA DA SOLA, COL CERINO IN MANO, A DIFENDERE URSULA VIOLENTATA DAL CETRIOLO DI TRUMP, MA GUARDANDOSI BENE DAL RIVENDICARE L'AMICIZIA (IMMAGINARIA) COL "PADRINO" DELLA CASA BIANCA – SE IL SOGNO MELONIANO DI AGGANCIARE FDI AL PPE SI ALLONTANA, LA RINTRONATA URSULA RIMARRÀ AL SUO POSTO: ALTERNATIVA NON C'È, HANNO TUTTI PAURA CHE LA DESTRA DEI ''PATRIOTI'' CONQUISTI BRUXELLES...