
ELON, ABBIAMO UN PROBLEMA: STARLINK È UNA FETECCHIA! – LA QUALITÀ DELLA CONNESSIONE DELL’INTERNET SATELLITARE DEL MILIARDARIO KETAMINICO PEGGIORA AL CRESCERE DELLE PERSONE CHE USANO IL SERVIZIO: BASTANO 7 UTENTI COLLEGATI, IN UN’AREA DI APPENA 1,6 CHILOMETRI QUADRATI, PER UN CALO DI PRESTAZIONI – PROPRIO PER QUESTO MOTIVO, MOLTE AZIENDE SNOBBANO STARLINK E SCELGONO LA CONNESSIONE SATELLITARE DI ALTRI FORNITORI…
Estratto dell’articolo di Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”
[…] La Starlink di Musk non ha certo il monopolio delle connessioni ad Internet via satellite. Al contrario: la costellazione di satelliti a bassa quota di Amazon (la Kuiper) comincia a essere affidabile. Al punto che l'australiana NBN Co, fondata nel 2009 per dotare il Paese di una rete super-veloce e pubblica, ha appena preferito Kuiper (dunque Amazon) a Starlink, in una gara.
Saranno i satelliti di Jeff Bezos (3.200 a breve) a portare Internet alle zone remote e rurali della sconfinata Australia. Anche Ana - gigante giapponese del trasporto aereo, alleato di Lufthansa e Ita - pensa non si debba necessariamente bussare alla porta di Elon Musk. Il vettore nipponico si accorda con Viasat (Usa) per fornire i suoi aeromoboli di una connessione in qualità streaming.
[…] Se la società di Musk punta su microsatelliti che volano a soli 550 chilometri dalla crosta terrestre, invece Viasat usa un modello misto. Il segnale viene assicurato agli aerei sia da satelliti a bassa quota e sia da altri geostazionari, che gravitano a 36.000 chilometri dalla Terra.
Mentre Starlink segna il passo in Australia e Giappone, una puntura di spillo arriva anche in casa, negli Stati Uniti. Quattro ricercatori di X-Lab, istituto di ricerca indipendente e senza scopo di lucro, sostengono che la qualità della connessione attraverso Starlink peggiora al crescere delle persone che usano il servizio (in casa o in ufficio). Un calo delle prestazioni si registrerebbe già quando 7 persone si collegano al web, via Starlink, in un'area di appena 1,6 chilometri quadrati.