ray dalio donald trump

“LE POLITICHE DI TRUMP SONO SORPRENDENTEMENTE SIMILI A QUELLE USATE DAI PAESI DI ESTREMA DESTRA NEGLI ANNI '30” - RAY DALIO, FONDATORE DELLA SOCIETÀ DI INVESTIMENTI BRIDGEWATER ASSOCIATES, UNO DEI PIÙ GRANDI HEDGE FUND AL MONDO, LANCIA UN ATTACCO SENZA PRECEDENTI A “THE DONALD”: “SAREBBE LECITO SOSTENERE CHE I SUOI TENTATIVI DI MASSIMIZZARE IL POTERE DELLA PRESIDENZA SIANO ANALOGHI A QUELLI DI ANDREW JACKSON (DI DESTRA) E FRANKLIN D. ROOSEVELT (DI SINISTRA), MA LUI È ANCORA PIÙ AGGRESSIVO. VEDREMO FIN DOVE ARRIVERÀ…”

Estratto dell'articolo di www.theguardian.com

ray dalio

 

Donald Trump vuole "dettare" politiche simili a quelle dei regimi di estrema destra degli anni '30,

 

Parola di Ray Dalio, importante investitore miliardario, che in un nuovo libro scrive che il presidente degli Stati Uniti si sta comportando come un amministratore delegato senza consiglio di amministrazione, mentre cerca di espandere il potere esecutivo in modo ancora più aggressivo rispetto ai suoi predecessori Andrew Jackson e Franklin D. Roosevelt.

 

donald trump in versione mao

Dalio, 75 anni, è il fondatore della società di investimenti Bridgewater Associates, uno dei più grandi hedge fund al mondo, e un raro critico del sistema che ha generato la sua ricchezza. Il suo libro " How Countries Go Broke: The Big Cycle" affronta il debito pubblico e gli attacchi di Trump alle norme democratiche. Il Guardian ne ha ottenuto una copia.

 

Richiamando un decennio in cui al potere c'erano fascisti come Adolf Hitler in Germania e Benito Mussolini in Italia, Dalio scrive: "Quando dico che le politiche che il presidente Trump sta usando per 'rendere di nuovo grande l'America' sono sorprendentemente simili alle politiche usate dai paesi di estrema destra negli anni '30, non dovrebbe essere un concetto controverso".

RAY DALIO

 

Prosegue: "Sarebbe lecito sostenere che i suoi tentativi di massimizzare il potere della presidenza bypassando gli altri rami del governo siano analoghi a quelli di Andrew Jackson (di destra) e Franklin D. Roosevelt (di sinistra), sebbene lui sia ancora più aggressivo di loro. Vedremo fin dove arriverà."

 

In tempi di conflitto, osserva Dalio, i leader aggressivi si sforzano di eliminare l'opposizione, modificano la legge per assumere poteri speciali e prendono il controllo dei media per produrre propaganda filogovernativa. Se i conflitti diventano gravi, nuove leggi e punizioni prendono di mira l'opposizione.

Da quando è tornato in carica a gennaio, Trump ha firmato un numero record di 152 ordini esecutivi , concentrando il potere e mettendo da parte il Congresso.

DONALD TRUMP E IL DOLLARO

 

Ha sfidato gli ordini dei tribunali e detenuto o deportato immigrati senza un giusto processo . Ha cercato di premiare studi legali, aziende mediatiche e università che si piegano alla sua volontà e di punire coloro che lo sfidano.

" Donald Trump è un demagogo?" chiede Dalio, descrivendo un demagogo come un leader politico che ottiene potere facendo leva sulle emozioni, le paure, i pregiudizi e i desideri delle persone, in genere fomentando sentimenti populisti e promettendo soluzioni facili a problemi complessi.

 

RAY DALIO

La domanda è: quali saranno i controlli e fino a che punto Trump spingerà le cose? A differenza di un CEO, il presidente degli Stati Uniti non ha un consiglio di amministrazione. Esistono autorità di regolamentazione efficaci? Se sì, non mi è chiaro chi siano.

 

Lo stile da uomo forte di Trump è un sintomo della polarizzazione politica americana, sostiene l'autore. "Donald Trump vuole dettare le politiche piuttosto che adottare il classico approccio di governo del 'lavoriamo insieme, superando le divisioni di partito'. Questo approccio conflittuale è un'estensione di quanto sia cresciuto il conflitto politico interno negli ultimi decenni".

 

donald trump a west point 7

Dalio è cresciuto in un quartiere borghese di Long Island, a New York. Ha iniziato a investire all'età di 12 anni, lavorando come caddy in un campo da golf locale. Ha frequentato la Harvard Business School, ha lavorato per brevi periodi in due società di Wall Street e ha fondato Bridgewater nel 1975 da un appartamento di due camere da letto a New York. L'azienda è poi diventata il più grande hedge fund al mondo.

 

Nel suo libro How Countries Go Broke, Dalio individua nel debito pubblico (attualmente superiore a 36.000 miliardi di dollari) il problema più grave degli Stati Uniti, delinea quello che definisce il "ciclo del grande debito" e offre consigli su come le persone possono proteggersi dalle conseguenze.

 

Ray Dalio

L’imprenditore, che aveva correttamente previsto la crisi finanziaria del 2008 , condanna le misure di riduzione dei costi dell’amministrazione Trump , ritenendole probabilmente destinate ad avere conseguenze negative perché “molte persone che ne saranno danneggiate reagiranno e preziosi sistemi di supporto saranno indeboliti o eliminati”.

Aggiunge che sua moglie lavora per aiutare gli studenti a basso reddito nei quartieri poveri che soffrono di un'alimentazione inadeguata. La cancellazione dei programmi di mensa scolastica da cui dipendono "avrà terribili conseguenze di secondo ordine".

donald trump

 

Le politiche di Trump mirano a trasferire più denaro, potere e libertà nelle mani delle persone più produttive, aggiunge Dalio. "Non è facile gestire e migliorare un Paese che è stato gestito male e in un tale caos, mantenendo al contempo la gente felice in un momento in cui la democrazia si sta frammentando. Consiglio di verificare regolarmente come se la passano e come si sentono coloro che si trovano nel 60% più povero della popolazione".

ray dalioDONALD TRUMP E IL DENARO - ILLUSTRAZIONE DI DORIANO SOLINASRAY DALIO

Ultimi Dagoreport

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…

donald trump vladimir putin benjamin netanyahu volodymyr zelensky

DAGOREPORT – TRUMP HA FINALMENTE CAPITO CHE NON POTEVA PERMETTERSI, COME È SUCCESSO A FERRAGOSTO IN ALASKA, DI FARSI PRENDERE DI NUOVO PER CULO IN MONDOVISIONE DA PUTIN - L’INCONTRO DI BUDAPEST NON POTEVA ASSOLUTAMENTE FINIRE CON UN NUOVO FALLIMENTO, MA DI FRONTE AL NIET DI MOSCA A OGNI COMPROMESSO, HA DOVUTO RINUNCIARE – ORA CI SONO DUE STRATEGIE: O RIEMPIE KIEV DI TOMAHAWK, MISSILI IN GRADO DI COLPIRE IN PROFONDITÀ LA RUSSIA, OPPURE SCEGLIE LA STRADA MORBIDA CHE VERRÀ LANCIATA DOMANI DAL CONSIGLIO EUROPEO (L’INVIO A KIEV DI 25 BATTERIE DI MISSILI PATRIOT) – L’INNER CIRCLE “MAGA” LO PRESSA: “L’UCRAINA? LASCIA CHE SE NE OCCUPI L’UE” –  IN USA MONTA L’ONDATA DI SDEGNO PER LA SALA DA BALLO ALLA CASA BIANCA - LA STRIGLIATA A NETANYAHU DEL TRIO VANCE-WITKOFF-KUSHNER… - VIDEO