
COSA RISCHIA L'AMMINISTRATORE DEL PORTALE "PHICA.NET"? - TRA I REATI IPOTIZZATI C'E' ANCHE QUELLO DI REVENGE PORN: ALLE DONNE CHE PRETENDEVANO LA RIMOZIONE DELLE LORO FOTO DAL PORTALE VENIVANO CHIESTI 2 MILA EURO - ANCHE AGLI UTENTI PORCELLONI CHE DESIDERAVANO DISISCRIVERSI DAL SITO, IL PROPRIETARIO CHIEDEVA 350 EURO - GLI ALTRI REATI CHE POSSONO ESSERE CONTESTATI SONO: DIFFAMAZIONE AGGRAVATA, ISTIGAZIONE A DELINQUERE, VILIPENDIO ALLE CARICHE DELLO STATO - L'INTEMERATA DI ELENA GUARNIERI, CONDUTTRICE DEL TG5: "NASCERE MASCHI È NELLA NATURA, È DIVENTARE UOMINI CHE È MOLTO COMPLICATO"
Questo discorso di Elena Guarnieri al #tg5 dovevano trasmetterlo a reti unificate.
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— Emanuelesonoio_97 ?? (@zabetta97) August 30, 2025
SITI SESSISTI, VIA AI PRIMI INTERROGATORI LA GIORNALISTA TV: IO VITTIMA, DENUNCIAMO
Estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per il "Corriere della Sera"
«Non sei sola e non devi sentirti sola». Monica Bertini, giornalista Mediaset e conduttrice di Pressing, lo scrive sui social invitando le donne vittime dei siti sessisti a rivolgersi alla polizia postale. «Se anche tu ti sei trovata in una situazione simile e disgustosa come la mia e di tante altre, non esitare a denunciare.
La mia dignità non era, non è e non sarà mai in vendita su una piattaforma, un sito o un forum — aggiunge —. Mi sono esposta perché so di cosa si stava parlando, io c’ero in quelle pagine, o meglio mi ci hanno messa a mia insaputa».
Anche la giornalista, oltre alla cantautrice romana Valentina Parisse, ha già verbalizzato dalla polizia quello che ha scoperto online, mentre oggi in Procura a Roma potrebbe arrivare l’informativa degli investigatori con l’identità dell’amministratore del portale Phica.eu e delle piattaforme (come Phica.net e il profilo Facebook «Mia moglie», il primo chiuso dall’amministratore e il secondo da Meta) sulle quali sono state trovate migliaia di foto e video di donne, famose e non, prelevate dalla Rete, in qualche caso modificate al computer, accompagnate da commenti offensivi, insulti e anche da istigazioni a commettere violenze sessuali.
Un aspetto quest’ultimo sul quale chi indaga vuole fare luce: non si escludono per le prossime ore i primi indagati, a cominciare dall’amministratore del portale — ma potrebbero essere più di uno, tutti italiani — che sarà interrogato a breve almeno come persona informata sui fatti.
Da capire se, oltre ai reati ipotizzati al momento — diffamazione aggravata, istigazione a delinquere, vilipendio di cariche dello Stato — potranno essere contestati anche revenge porn, cioè la pubblicazione di foto e video privati senza consenso e con intento punitivo o ricattatorio, ed estorsione per le richieste di denaro ricevute da donne e poi anche dagli stessi utenti:
le prime per far togliere le loro immagini (fino a 2mila euro) e gli altri per cancellarsi dall’elenco degli iscritti (anche 350 euro). Sullo sfondo c’è un giro d’affari di quasi un milione e 300 mila euro l’anno, sembra sfruttando proprio le iscrizioni di chi voleva andare oltre la visione dei contenuti base per accedere a portali simili a Only Fans, con il sospetto che qualche anno fa, prima del blocco imposto dall’amministratore, venissero proposti anche prodotti a sfondo pedopornografico. […]
«Il vero problema per gli investigatori — spiega Alessandro Orlowsky, responsabile dell’Unità di cyberintelligence della società Wow insieme con la socia Jenny Paita — è risalire ai domini e ai loro responsabili che hanno la possibilità di offuscare i nomi soprattutto quando i server sono all’estero, come in questo caso.
È importante entrarne in possesso, con rogatorie internazionali, perché lì ci sono i backup con tutte le informazioni che servono per identificare gli utenti e anche le vittime inconsapevoli. Sarà comunque un lavoro enorme». […]
«NASCERE MASCHI È NELLA NATURA, È DIVENTARE UOMINI CHE È MOLTO COMPLICATO»: L’INTERVENTO DELLA CONDUTTRICE MEDIASET DIVENTA VIRALE – IL VIDEO
Estratto dell'articolo di Ugo Milano per www.open.online
«Nascere maschi è nella natura, è diventare uomini che è molto complicato». Sta facendo il giro di tutti i social l’intervento di Elena Guarnieri, giornalista Mediaset e conduttrice del Tg5, a proposito dei casi relativi al gruppo Facebook Mia Moglie e al sito web Phica.eu, dove migliaia di uomini condividevano foto di donne – in alcuni casi le proprie mogli o compagne – a loro insaputa e si lasciavano andare a commenti sessisti e volgari.
[...] «Ci viene da chiedere se chi pubblica certe foto oscene, certi commenti a dir poco volgari e sessisti, pensa al fatto che quella roba possa finire nella mani di un figlio, magari di un adolescente, magari come è capitato anche a qualcuna di noi».
[...] «Ci viene anche da chiedere come sia possibile che siano proprio i fidanzati, i mariti, a usare il corpo delle proprie compagne, dandolo letteralmente in pasto a certi siti scabrosi. Ovviamente, noi donne giornaliste, noi donne dello spettacolo, donne delle istituzioni, abbiamo sempre un modo per difenderci, ma non è così per tutte le donne, che possono anche non reggere alla vergogna di vedersi denudate, di sentirsi abusate verbalmente, ed è a loro che noi dobbiamo pensare».
«Nascere maschi è nella natura», aggiunge poi Guarnieri in uno degli spezzoni più condivisi sui social, «è diventare uomini che è molto complicato, molto difficile e questo riguarda davvero tutti: noi genitori, la scuola, le istituzioni, siamo tutti coinvolti». Secondo la giornalista, il problema non nasce solo su quei siti o gruppi Facebook. «Ricordo un “giornalista” (non gli farò pubblicità) scrivere di me una frase immonda e un “simpatico” trapper appellarmi con una frase irripetibile.[...]
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