segnali di rischio morte prematura

SEI A RISCHIO DI MORTE PREMATURA? - NEGLI ULTIMI ANNI DIVERSE RICERCHE HANNO STUDIATO I PICCOLI SEGNALI CHE POSSONO ESSERE UN CAMPANELLO D'ALLARME - L'ULTIMO IN ORDINE DI TEMPO RIGUARDA LA CAPACITA' DI RESTARE IN EQUILIBRIO SU UNA GAMBA PER PIU' DI DIECI SECONDI - MA PRESTATE ATTENZIONE ANCHE ALLA VELOCITA' A CUI CAMMINATE, ALLA STRETTA CON CUI STRINGETE LE MANI, A COME SALITE LE SCALE E...

Dagotraduzione dal Daily Mail

 

Segnali di rischio morte prematura

Negli ultimi anni gli esperti hanno scoperto una serie di piccoli segnali che possono indicare un rischio di morte prematura alto. L’ultimo in ordine di tempo riguarda la nostra capacità di restare in equilibrio su una gamba per più di dieci secondi. Ricercatori brasiliani hanno monitorato 2.000 persone di età compresa tra i 50 e i 75 anni e hanno scoperto che i volontari che non erano riusciti a completare il test avevano l’84% in più di probabilità di morire presto rispetto agli altri. Ecco i segnali a cui prestare attenzione e che dovrebbe spingerci a fare ulteriori controlli.

 

In equilibrio su una gamba sola 2

In equilibrio su una gamba

Secondo l’ultimo studio, pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, chi non riesce a restare in equilibrio su una gamba per dieci secondi ha il doppio delle probabilità di morire rispetto a quelli che ci sono riusciti. Nel corso dello studio, condotto dai ricercatori della Clinica di Medicina dell'Esercizio CLINIMEX a Rio de Janeiro, al quale hanno partecipato 1.700 persone tra i 50 e i 75 anni che si è svolto nel corso di sette anni, sono morte 123 persone.

 

Camminare velocemente

passeggiata 14

Le persone anziane che camminano lentamente corrono molti più rischi di morire prematuramente. I ricercatori dell’Istituto nazionale francese di salute e ricerca medica hanno misurato la velocità a cui camminavano 3.200 over 65, monitorandoli poi per i cinque anni successivi.

 

La velocità dei partecipanti è stata misurata in tre punti diversi di un corridoio lungo sei metri. I risultati hanno mostrato che gli uomini più lenti procedevano a una velocità di 90m/minuto, i più veloci a 110 m/minuto. Le donne mantenevano una media tra gli 81m/minuto e i 90m/minuto.

 

Negli anni successivi sono morte 200 persone. Secondo gli scienziati, i camminatori più lenti avevano il 44% in più di probabilità di morire entro la fine dello studio rispetto al gruppo più veloce.

 

Seduto e in piedi

Sedersi e rialzarsi

Anche il semplice esercizio di sedersi e alzarsi senza aggrapparsi a niente può essere un segnale da tenere sotto controllo. Chi fatica a rialzarsi senza sostegno ha probabilità cinque volte maggiori di morire giovane. Lo ha scoperto un team di scienziati dell’Università Gama Filho in Brasile: hanno reclutato 2.002 persone di età compresa tra i 51 e gli 80 anni, chiedendo loro di eseguire il test.

 

stare seduti

Ai partecipanti, scalzi e vestiti con abiti larghi, è stato chiesto di sedersi sul pavimento e incrociare le gambe senza usare mani, ginocchia, gomiti o il lato delle gambe come supporto. Quindi i volontari si sono dovuti alzare, sempre senza aiuti. Ogni partecipante partiva da un punteggio di 10, e veniva penalizzato di un punto ogni volta che faceva uso di un aiuto.  

 

I risultati, pubblicati sull’European Journal of Preventive Cardiology nel 2021, hanno mostrato che chi ha ottenuto un punteggio finale da 0 a 3, aveva 5,4 volte più probabilità di morire. Secondo gli scienziati, i punteggi bassi indicano persone che hanno perso mobilità, flessibilità e muscolatura, tutti segnali di cattiva salute.

 

Salire le scale

Camminare per le scale

Se siete in grado di salire senza problemi quattro rampe di scale non avete di che preoccuparvi. Ricercatori spagnoli hanno portato 12.000 persone su un tapis roulant, aumentandone gradualmente la difficoltà e monitorando il loro cuore. Poi hanno seguito i partecipanti per altri cinque anni, pubblicando nel 2018 i risultati sull’European Heart Journal.

 

I ricercatori hanno scoperto che i tassi di mortalità per tutte le cause erano quasi tre volte più alti nei partecipanti ritenuti in cattive condizioni di salute rispetto ai loro coetanei più in forma. Tra chi ha ottenuto buoni risultati nel test, è morto solo l’1,2%. Secondo gli scienziati questo test si può ripetere in casa salendo quattro piani di scale senza fermarsi a un ritmo normale.

 

La forza della presa

stretta di mano 3

Anche non essere in grado di stringere la mano con decisione potrebbe essere un segnale di cui preoccuparsi. Uno studio ha rilevato che le persone con una presa debole hanno fino al 20% in più di morire presto.

 

Scienziati scozzesi hanno esaminato la forza della presa di 500.000 volontari di età compresa tra i 40 e i 69 anni attraverso uno strumento chiamato dinamometro manuale. Nei sette anni successivi allo studio, sono morti 13.322 partecipanti. I risultati, pubblicati sul British Medical Journal nel 2018, hanno mostrato che per ogni 5kg in meno di forza, il rischio di morte per una qualsiasi causa cresceva di un quinto.

 

Secondo i ricercatori la forza nella presa indica lo stato di salute dei muscoli scheletrici.

 

Sollevamento

flessioni

Chi fatica a completare dieci flessioni ha quasi il doppio delle probabilità di subire un infarto o un ictus rispetto a chi riesce a realizzarne 40.

 

Un team internazionale di ricercatori ha deciso di verificare se esiste un legame tra la forma fisica e le malattie cardiovascolari. Hanno reclutato 1.100 vigili del fuoco, ai quali, tra il 2000 e il 2010, è stato chiesto regolarmente di completare il maggior numero di flessioni. Durante le valutazioni, i medici hanno impostato un metronomo a 80 battiti al minuto e hanno contato il numero di flessioni completate dai vigili interrompendo il conteggio o perché avevano saltato tre battiti, o perché si erano fermati, o perché avevano raggiunto 80.

 

flessioni

Nel corso dei 10 anni in cui sono stati monitorati, a 37 di loro sono state diagnosticate malattie cardiache. Ma quelli che sono riusciti a fare più di 40 flessioni avevano il 96% in meno di probabilità di soffrirne rispetto a chi ne realizzava meno di 10.

 

Secondo i medici le flessioni sono un indicatore della forza muscolare, che protegge dai decessi per tutte le cause e dall’ipertensione.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....