afrodisiaco lingua

LA SCIENZA FA MIRACOLI – ALL’OSPEDALE “ANGELO” DI MESTRE, I MEDICI HANNO RICOSTRUITO LA LINGUA DI UNA DONNA CON UN LEMBO DEL SUO AVAMBRACCIO – LA PAZIENTE, L’INFERMIERA SARA TROCANI, AVEVA UN CARCINOMA SQUAMOSO ALLA LINGUA: “SAPEVO A COSA ANDAVO INCONTRO. CONOSCEVO QUEL TIPO DI OPERAZIONE E AVEVO PAURA DI NON POTER PIÙ PARLARE, ERO SCIOCCATA” – L’INTERVENTO È ANDATO A BUON FINE E LA 30ENNE È TORNATA A PARLARE COME PRIMA E HA RIACQUISTATO SENSIBILITÀ, GUSTO E MOVIMENTO DELLA LINGUA…

Estratto dell’articolo di Michela Nicolussi Moro per "Corriere Veneto - Corriere della Sera" 

il dg dell’ulss 3 edgardo contato, sara trocani e il primario di otorinolaringoiatria doriano politi

 

Sara quell’intervento lo aveva visto eseguire quando studiava Infermieristica. Ma mai avrebbe pensato che un giorno sarebbe toccato a lei entrare in sala operatoria da paziente, per affrontare esattamente lo stesso iter: la ricostruzione di parte della lingua con i lembi del suo braccio. È invece è successo proprio a Sara Trocani, trentenne sarda che a 19 anni si è trasferita a Padova e si è laureata appunto in Infermieristica, per lavorare prima al Pronto Soccorso dell’ospedale dell’Angelo di Mestre e poi nello stesso reparto al Ca’ Foncello di Treviso, dove presta tutt’ora servizio.

 

L’infermiera […] all’inizio dell’anno si accorge di un’afta alla lingua. La infastidisce per settimane e presto si trasforma in una massa più ingombrante, una «voluminosa neoformazione del margine linguale di destra», grande quanto una noce. «I primi esami sembravano scongiurare nature maligne della massa, perciò mi ero rasserenata — ricorda lei —. Poi però con la biopsia è arrivata la doccia fredda: carcinoma squamoso».

 

tumore alla lingua 2

Sara è in cura all’Angelo e il dottor Doriano Politi, primario di Otorinolaringoiatria a Mestre e a Venezia, le comunica che è necessario sottoporla proprio all’intervento così complesso visto da studentessa. […] «Sapevo a cosa andavo incontro — confessa oggi — conoscevo quel tipo di operazione e avevo paura di non poter più parlare, ero scioccata». Poi però si è affidata al dottor Politi, che insieme al dottor Eugenio Fraccalanza, primario della Chirurgia plastica, ha portato a termine con successo un intervento durato sette ore e mezza.

 

«L’estensione della malattia non ha permesso la semplice asportazione del carcinoma — spiega l’otorino — così con il collega Fraccalanza abbiamo asportato la metà anteriore della lingua e ricostruito l’emilingua mancante con un lembo libero rivascolarizzato prelevato dall’avambraccio sinistro della paziente, con relativi arteria, vena e ramo nervoso sensitivo. L’abbiamo applicato alla lingua residua, adattandola alla forma della porzione mancante».

il dg dell’ulss 3 edgardo contato, sara trocani e il primario di otorinolaringoiatria doriano politi

 

 Risultato: non è rimasto nessun segno del tumore nè sul volto e nemmeno, punto focale, nell’articolazione delle parole dell’infermiera. Sara è tornata a parlare come prima e ha riacquistato sensibilità, gusto e movimento della lingua. «Sembra un miracolo, invece è l’ultima frontiera della medicina — concordano i due primari, che eseguono la ricostruzione della lingua con la procedura descritta due volte al mese, sempre su pazienti oncologici —. Ma il percorso per arrivarci è in salita, fin dalla comunicazione al paziente».

 

Sara ha dovuto poi affrontare radioterapia, chemioterapia, riabilitazione e logopedia, ma tra qualche giorno tornerà al lavoro al Pronto Soccorso di Treviso. «Com’è difficile diventare paziente — ammette — voglio far conoscere la mia storia per essere utile ad altri malati. Sono cambiata dentro e fuori e lo sgomento iniziale arrivato con la diagnosi si è trasformato in coraggio, ostinazione, positività.

tumore alla lingua 1

 

Ho scoperto una forza che non sapevo di avere e che vorrei trasmettere a chi sta attraversando lo stesso percorso. Io per prima, leggendo le storie di altri pazienti, ho trovato il coraggio. Ora voglio riprendermi la vita, tornare a fare sport, a studiare le lingue straniere, a viaggiare, a mangiare fuori con gli amici. E soprattutto a svolgere il lavoro che amo. Mi sta aspettando»[…]

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