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SUBURRA E’ TRA NOI - SEQUESTRATO UN “TESORETTO” DI UN MILIONE DI EURO AI CASAMONICA E AGLI AFFILIATI DI SILVIO - AUTO, CASE E CONTI CORRENTI RISULTAVANO INTESTATI ALLE DONNE DEL CLAN, FORMALMENTE NULLAFACENTI

Adelaide Pierucci per www.ilmessaggero.it

 

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Scure della magistratura sul tesoro della famiglia Casamonica e degli affiliati Di Silvio. Il tribunale delle misure di prevenzione, presieduto dal giudice Guglielmo Muntoni, ha disposto il sequestro finalizzato alla confisca di beni per quasi un milione di euro per i due gruppi di origine sinti rimasti alla ribalta per giorni dopo il funerale di Vittorio Casamonica, considerato il loro patriarca. Sottratti auto, case, e conti bancari.

 

A farne le spese per lo più le donne, anche incensurate, considerate però in prima linea insieme a mariti e figli negli affari di casa, non sempre trasparenti. Adelaide Casamonica, coinvolta in passato in una storia di spaccio, ha dovuto rinunciare a una Mercedes E220 e a tre conti di 128.000 euro, 35.000 e cinquemila. Chiusi i rubinetti anche per la cugina, Antonietta. A lei è stato sottratto un conto da 41.000 presso l'ufficio postale di Torre Angela oltre a buoni fruttiferi per 15.000 e 25.000 euro.

ARRESTO DI SALVATORE CASAMONICAARRESTO DI SALVATORE CASAMONICA

 

I tagli più pesanti sono arrivati in casa Di Silvio. Anna Di Silvio, sposata con un Casamonica, oltre alla Citroen C1 a lei intestata, ha perso un tesoretto di 248.000 euro tenuto in banca, oltre a buoni fruttiferi per oltre 40.000 euro. Stessa trafila per una sua stretta parente, Filomena Di Silvio: sequestrati 53.000 euro e uno scooter T Max.

 

Anna Di Silvio era già finita all'attenzione della Dda si Roma anni fa quando su un conto monegasco presso la «Societé Genérale Bank and Trust» aveva accumulato 1.467.051 euro, mentre su quello della figlie Dora e Concetta Casamonica ce n'erano rispettivamente 459.894. e 900.000. Donne sulla carta nullatenenti e nullafacenti che, secondo la ricostruzione, all'occorrenza farebbero sparire i beni accumulati.

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LA STANGATA

L'altra stangata ha riguardato Anacleto Di Silvio. Tre suoi fabbricati in via Fabrizio Chiari, a un passo da Torre Angela, rischiano di passare nelle mani dello Stato. Nello stesso complesso sequestrato in via preventiva anche un appartamento intestato per metà a Walter Di Silvio, che con lo stesso provvedimento ha “perso” un altro villino e dei terreni in via di Vigne di San Matteo, nel comune di Frascati, oltre centomila euro.

 

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I primi 45.000 euro erano depositati presso la Cassa di risparmio di Fermo a Torre Angela, 7.500 euro e tre buoni fruttiferi di 20.000 euro ciascuno presso un ufficio postale. Nel frattempo il pool dei magistrati della Dda, coordinati dall'aggiunto Michele Prestipino, ha sollecitato altri provvedimenti patrimoniali per Consiglio, Enrico e Loreta Casamonica.

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