“SONO STATA AGGREDITA SUL TRENO E NESSUNO MI HA AIUTATA” – LO SFOGO DELLA MODELLA BRASILIANA, STEPHANIE AMARAL, AGGREDITA DA UN 26ENNE GAMBIANO SUL TRENO REGIONALE BERGAMO-MILANO: “UNA PERSONA SBUCATA DAL NULLA, MAI VISTA PRIMA CHE MI FISSA, POI MI INSULTA, E INFINE MI PICCHIA, MI TIRA UN PUGNO IN FRONTE, MI PRENDE A CALCI MENTRE SONO A TERRA. DUE O TRE ANNI FA, INVECE, ERO SULL’AUTOBUS, SEMPRE A MILANO, QUANDO UN UOMO, SENZA MOTIVO, HA TIRATO UN SASSO CONTRO I FINESTRINI E HA PRESO PROPRIO ME, ANCHE QUELLA VOLTA SULLA TESTA. IN BRASILE UNA COSA DEL GENERE NON E’ MAI ACCADUTA…” - VIDEO!
Estratto dell’articolo di Federico Berni per il “Corriere della sera”
Screenshot 2025-11-08 alle 12.56.41
La notizia raggiunge Stephanie Amaral nella mattinata di ieri: l’uomo che l’ha brutalmente aggredita, un 26enne originario del Gambia, è stato individuato, denunciato dai carabinieri e trasferito nel Cpr di Torino, da cui dovrebbe essere rimpatriato. Stephanie, modella brasiliana di 29 anni, può tirare un sospiro di sollievo. Sono state ore emotivamente pesanti quelle dopo le 20 di lunedì scorso.
Stephanie era a bordo del regionale che da Bergamo la riportava a Milano quando l’uomo l’ha aggredita: insulti, poi un pugno e, ancora, calci. Un assalto immotivato, avvenuto in mezzo a tanti testimoni che, a detta della vittima, non l’avrebbero aiutata.
Una scena che lei ha ripreso parzialmente mettendo mano al cellulare. Amaral, che da San Paolo si è trasferita quattro anni fa a Milano (dove, afferma, è stata vittima di un’altra aggressione immotivata), ha cercato di difendersi utilizzando lo spray al peperoncino che aveva nella tasca del cappotto, ma è stata ugualmente sopraffatta fisicamente dall’uomo.
Sapere che il suo aggressore è stato trovato e che ora si trova nelle mani delle autorità la fa sentire meglio?
«Mi fa stare più tranquilla, ma fino a un certo punto».
[…] «Vengo da San Paolo, Brasile, una metropoli enorme. Famosa per tante cose, ma anche per i suoi problemi legati alla criminalità, come tante grandi città sudamericane, e non mi è mai, mai, successo nulla».
In questi quattro anni milanesi invece?
«Beh, l’altra sera mi è capitato questo fatto orribile. Una persona sbucata dal nulla, mai vista prima che mi fissa, poi mi insulta, e infine mi picchia, mi tira un pugno in fronte, mi prende a calci mentre sono a terra mentre viaggio come tanti altri in treno.
Due o tre anni fa, invece, ero sull’autobus, sempre a Milano, quando un uomo, anche in quel caso senza motivo, ha tirato un sasso contro i finestrini e ha preso proprio me, anche quella volta sulla testa. In quella occasione, almeno, un passeggero, un immigrato africano, mi aveva soccorso e mi aveva aiutato, mentre questa volta sul treno mi sono sentita sola».
Cosa direbbe a chi si è voltato dall’altra parte?
«Che al posto mio avrebbero potuto esserci le loro figlie, madri o compagne».
Lei porta sempre lo spray urticante nella borsa?
«No, prima non ce l’avevo. Ho cominciato da quando vivo in Italia. […]».
STEPHANIE AMARAL
STEPHANIE AMARAL
STEPHANIE AMARAL
STEPHANIE AMARAL

