“TORINO PARTIGIANA, QUE VIVA ASKATASUNA” – ALTA TENSIONE A TORINO, DOVE IN DUEMILA SONO SCESI IN STRADA PER IL CORTEO CONTRO LO SGOMBERO DEL CENTRO SOCIALE NEL QUALE SAREBBE STATO ARCHITETTATO IL VERGOGNOSO ASSALTO A “LA STAMPA” – TAJANI IN STILE PASOLINI: “MANIFESTARE È UN DIRITTO, MA DISTRUGGERE AUTOMOBILI O PICCHIARE POLIZIOTTI CARABINIERI E FINANZIERI CHE FANNO IL LORO DOVERE NON VA BENE. TANTI DI QUESTI MANIFESTANTI SONO FIGLI DI PAPÀ CHE SE LA PRENDONO CON I FIGLI DEL POPOLO” – E A TORINO SPUNTA UNA SCRITTA CONTRO L’ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI: “MARRONE DATTE FUOCO…” - VIDEO
Da www.ansa.it
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“Torino partigiana Que viva Askatasuna".
Questo lo striscione in testa al corteo a Torino contro lo sgombero del centro sociale avvenuto giovedì. Per la manifestazione di oggi è ampio lo spiegamento delle forze dell'ordine con controlli anche alle stazioni ferroviaria, visto che sono previsti arrivi da attivisti da altre città.
Intanto è spuntata una scritta contro l'assessore alle politiche sociali: 'Marrone datte fuoco'.
'Questa data non è la fine ma un inizio'
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"Oggi non è una data di fine ma è un inizio che proseguirà e andrà avanti - dice il portavoce di Askatasuna, Stefano - ci sarà un'assemblea cittadina 17 gennaio e un corteo nazionale 31 gennaio" Continua Stefani "lo sguardo non è solo su Askatasuna ma ben oltre. L'attacco che è stato fatto non è a un centro sociale di quartiere ma al movimento in generale Si deve ripartire da qui movimenti contro genocidio in Palestina".
"Sono stati giorni importanti, non difficili.
Penso alla solidarietà che è arrivata da tutta Italia e non solo e che ci sta dando molta forza", dice Stefano sottolineano i messaggi arrivati anche dai Paesi Baschi (Askatasuna in Lingua basca significa libertà, ndr) "Oggi è un corteo necessario per far vedere cosa è stata ma sopratutto cosa sarà Askatasuna e stanno arrivando da tutta Torino e delegazioni anche da tutta Italia", aggiunge Stefano.
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All'appuntamento sono arrivati anche famiglie con bambini, del quartiere Vanchiglia dove si trova la palazzina sgomberata. Dei bambini hanno in mano il cartello "Askatasuna non si tocca". "Il quartiere Vanchiglia è inattraversabile per tutti, residenti e chi lo vive, chi ci lavora - aggiunge Stefano - è come fosse la Val di Susa con Jersey e dispiegamento di forze come se si fosse in guerra". Per il corteo che dovrebbe dirigersi verso Vanchiglia, sono stati deviati deviati i mezzi pubblici dalla zona.
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Tajani su Askatasuna: 'Violenti figli di papà contro figli del popolo'
"La violenza va contro i cittadini. Manifestare è un diritto, ma distruggere automobili o picchiare poliziotti carabinieri e finanzieri che fanno il loro dovere non va bene. Tanti di questi (manifestanti - ndr ) sono figli di papà che se la prendono con i figli del popolo". Lo ha detto il vicepre
mier Antonio Tajani a proposito dello sgombero del centro sociale torinese Askatasuna. "La legge - ha aggiunto - deve essere sempre rispettata e lo Stato ha il dovere di farla rispettare. Il ministro Piantedosi lo ha fatto. Se poi i violenti vogliono continuare a fare i violenti non possono pensare che lo Stato, il governo, rimanga immobile". "Manifestare - ha poi sottolineato - è un diritto e chiunque può manifestare. L'importante è che non ci siano violenze. E che non ci siano nemmeno messaggi violenti. Non basta non essere violenti nel senso di non distruggere negozi o aggredire le forze dell'ordine: anche i messaggi violenti sono inaccettabili. Si possono esprimere le idee anche senza offendere e insultare nessuno". "Certamente - ha concluso Tajani - non ci facciamo intimidire".
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'Marrone datte fuoco', scritta a Torino contro l'assessore piemontese Dei
L'assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, di Fratelli d'Italia, entra a Torino nel mirino dei writer di area antagonista. "Marrone datte fuoco" è una scritta comparsa in una strada nel quartiere Vanchiglia a Torino dove era insediato il centro sociale Askatasuna, sgomberato nei giorni scorsi dalle forze dell'ordine. "Aska vive" è un'altra scritta, evidentemente tracciata con lo spray dalla stessa mano, apparsa a pochi passi di distanza.
La vicepresidente del Piemonte Elena Chiorino esprime solidarietà nei confronti dell'assessore Fdi della giunta Cirio Maurizio Marrone, "bersaglio di una scritta gravissima e inaccettabile apparsa a Torino: 'Marrone datte fuoco'. "Non è una una semplice provocazione - afferma Chiorino - è una minaccia ignobile, è odio politico, è violenza che richiama scenari inquietanti e che va condannata con fermezza. Quanto accaduto dimostra ancora una volta il vero volto dell'area antagonista che ruota attorno ad Askatasuna: un covo di delinquenti che rifiuta le regole e risponde alle decisioni delle istituzioni con intimidazioni e violenza.
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Chi oggi tace o minimizza è complice". "Maurizio non è solo - ribadisce - noi siamo con lui. Lo conosco bene e posso dirmi sicura di una cosa: non si farà intimidire. E noi con lui. La Regione Piemonte continuerà a difendere la legalità e la sicurezza: non arretreremo di un passo di fronte a chi pensa di imporre le proprie idee con l'odio e la minaccia".
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