DONALD VUOLE SALVARE IL CULO A BIBI – TRUMP HA PROMESSO LA “SALVEZZA” GIUDIZIARIA A NETANYAHU IN CAMBIO DELLA PACE A GAZA? COSI’ SEMBRA, DOPO LA RICHIESTA DI GRAZIA PER IL PREMIER DELLO STATO EBRAICO, AVANZATA DAL TYCOON AL PRESIDENTE ISRAELIANO ISAAC HERZOG (“SIGARI E CHAMPAGNE, A CHI DIAVOLO IMPORTA?”), DURANTE IL SUO DISCORSO ALLA KNESSET – TRUMP, SMANIOSO DI CHIUDERE ANCHE LA GUERRA IN UCRAINA, POTREBBE OFFRIRE A PUTIN LO STESSO “LASCIAPASSARE” DI FRONTE ALLE ACCUSE DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE...
Estratto dell’articolo di Simona Siri per “La Stampa”
Non volevo farlo, mi ci sono trovato. Suona un po' così il commento del giorno dopo di Donald Trump a uno dei momenti più chiacchierati del suo discorso alla Knesset. Quando, con un umorismo molto suo, il presidente americano si è rivolto al suo omologo Isaac Herzog: «Ehi, ho un'idea, signor Presidente: perché non concede la grazia a Bibi?» seguito da un «sigari e champagne, a chi diavolo importa?».
Uno scambio dai toni scherzosi, che Trump ridimensiona il giorno dopo. «Bibi stava ricevendo così tanti applausi», ha detto martedì mattina. «Se non avesse ricevuto tutti quegli applausi forse non lo avrei fatto». E poi: «Avevo detto a Netanyahu che non volevo sollevare la questione del perdono, ma era semplicemente il momento perfetto», una frase che, siccome il diavolo è nei dettagli, indica che comunque prima ne avevano parlato.
BENJAMIN NETANYAHU REGALA UNA COLOMBA DORO A DONALD TRUMP
È forse stato Netanyahu a chiedergli di intervenire in suo favore? Una domanda che ne pone altre: alla luce del (almeno per ora) successo del cessate il fuoco e del rilascio incrociato degli ostaggi, che tipo di accordo c'è tra i due, visto che il piano di pace firmato lunedì in Egitto è uguale a quello che era già stato proposto a Netanyahu dall'amministrazione Biden?
«Trump ha fatto un favore a entrambi: in questo modo Herzog viene sollevato dal fatto di avere la questione della grazia solo sulle sue spalle», ci dice una fonte anonima con conoscenza dei fatti la cui opinione è che sì, è chiaro che la questione del perdono sia stata discussa prima.
vladimir putin donald trump anchorage alaska 4 foto lapresse
Dal 2020, Netanyahu è sotto processo per corruzione. È accusato di aver accettato beni di lusso per un valore di oltre 260 mila dollari – sigari, champagne, braccialetti, borse e abiti di lusso – in cambio di favori politici; di aver interrotto procedimenti investigativi e giudiziari e di aver preteso una copertura mediatica favorevole da parte di due testate giornalistiche.
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Il mese scorso, Herzog aveva già parlato di perdono, adducendo motivi di sicurezza nazionale e dicendo che il caso del primo ministro pesa «grandemente sulla società israeliana». Il discorso di Trump alla Knesset potrebbe essere la perfetta via di fuga per entrambi: Netanyahu graziato da un perdono che è un desiderio più di Trump – amatissimo in Israele – che di Herzog.
Il premier israeliano è inoltre soggetto a un mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) per il sospetto di aver ordinato crimini di guerra nell'attacco contro i militanti di Hamas a Gaza. Trump nel suo discorso non ha affrontato il caso internazionale, ma a giugno aveva ha già condannato il mandato e imposto sanzioni a quattro giudici dell'Aja [...]
Certo, aiutare Netanyahu a livello internazionale è più complicato, ma non impossibile, «magari facendo leva sul Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite», dice la fonte.
la stretta di mano tra putin e trump ad anchorage, alaska. foto lapresse
In quanto membro permanente, la Russia ha diritto di veto. Trump, desideroso di chiudere anche la guerra in Ucraina, potrebbe pensare di usare per quel conflitto le stesse lusinghe, offrire a Putin lo stesso lasciapassare. La pace in cambio della salvezza, politica e non solo. Intanto, Netanyahu a ottobre 2026 dovrà affrontare nuove elezioni e si potrà presentare con una veste nuova. «Trump gli ha offerto a una nuova narrazione per la redenzione politica», ha scritto Tal Shalev, reporter da Gerusalemme per Cnn.
donald trump alla knesset 3
NETANYAHU - DONALD TRUMP - isaac herzog

