michael jordan james jordan larry demery daniel green

CHI HA VERAMENTE UCCISO IL PADRE DI MICHAEL JORDAN? UN NUOVO DOCUMENTARIO, PRODOTTO DA AMAZON IN USCITA IL PROSSIMO 2 APRILE, SOLLEVA DUBBI SULL’ARRESTO DELL’UOMO CONDANNATO ALL’ERGASTOLO PER L’OMICIDIO DI JAMES, PADRE DELL’EX STELLA DELLA NBA – TUTTI I DUBBI DEL CASO: IL BUCO NELLE INDAGINI SUL TRAFFICANTE DI DROGA, FIGLIO DELLO SCERIFFO DELLA CONTEA DI ROBESON E… - VIDEO

 

DAGONEWS

 

michael jordan e il padre james

Stando a un nuovo documentario che andrà in onda il prossimo 2 aprile James Jordan, padre della stella della pallacanestro Michael Jordan, non è stato ucciso da Daniel Andre Green, l’uomo arrestato e condannato all’ergastolo, ma bensì dal suo amico Larry Demery, il quale aveva testimoniato contro di lui ai tempi dell’incidente.

 

“Moment of Truth”, una serie in 5 episodi e prodotta da Amazon per il servizio di streaming gratuito IMDb TV, rivela nuovi dettagli sulla morte dell’uomo. Gran parte delle teorie esposte dal documentario si basano sul rapporto dell’autopsia di James Jordan, dopo che il suo corpo è stato trovato in una palude della Carolina del Sud nell’agosto del 1993.

larry demery daniel green

 

Secondo le ricostruzioni delle autorità, Jordan aveva accostato la sua Lexus rossa sul ciglio della strada per riposarsi quando è rimasto vittima di una rapina fallita: è stato colpito al petto da un proiettile che lo ha ucciso. I poliziotti hanno arrestato Green, allora 18enne, condannato all’ergastolo per omicidio di primo grado dopo che il suo migliore amico Demery aveva testimoniato contro di lui.

 

Demery, anch’egli condannato all’ergastolo, dovrebbe essere rilasciato da prigione nel 2023 dopo il patteggiamento della condanna nel 2016. Il documentario discute anche l’allarmante mancanza di indagini sul trafficante di droga Hubert Larry Deese, figlio dello sceriffo della contea di Robeson e amico dell’investigatore principale.

michael jordan con il padre

 

L’autopsia è stata eseguita dal dottor Joel Sexton, il quale ha stabilito che Jordan è morto per una ferita da arma da fuoco del petto, ma non è riuscito a trovare fori corrispondenti nella stessa area della sua maglietta.

 

All’arresto di Green e Demery i poliziotti hanno detto di aver rintracciato le chiamate effettuate dal telefono cellulare nell’auto di Jordan, una delle quali fatta a Deese. La squadra di difesa di Green ha cercato di presentare le prove di quella chiamata durante il processo del 1996, ma sono state respinte da giudice.

 

Gli avvocati difensori hanno anche cercato di coinvolgere Deese notando che sia lui che Demery lavoravano alla Crestline Mobile home, posizionata a meno di un miglio di distanza dal luogo del ritrovamento del corpo di Jordan. Secondo le teorie degli avvocati Demery avrebbe aiutato a vendere la droga per conto di Deese, che è stato arrestato per traffico di cocaina un anno dopo la morte di Jordan.

 

daniel green 3

Nonostante Green sia stato ripreso in un video in cui ballava con un orologio d’oro dei Chicago Bulls e un anello NBA All-Star, ed è stato visto in giro per la città sulla Lexus rossa del padre dell’atleta americano, l’uomo aveva un alibi per la notte dell’omicidio e ha ripetutamente confermato la sua innocenza. Infatti, diversi testimoni hanno visto Green alla festa della sua madrina la stessa sera dell’assassinio. L’accusato ha confermato la presenza di Demery alla festa, dalla quale è andato via per andare a incontrare qualcuno per un affare di droga. L'imputato ha anche affermato che Demery ha descritto la sparatoria con Jordan dopo averlo scambiato per un contatto per la droga, e che gli ha chiesto aiuto a scaricare il cadavere e abbandonare l’auto.

larry demery 3

 

Nonostante ciò, il pubblico ministero Johnson Britt ha detto al Chicago Tribune nel 2018 che la battaglia legale di Green fosse semplicemente una mossa dettata dalla disperazione.

michael jordandaniel green 1larry demery 6michael jordan e james jordan larry demeryjames jordandaniel green 2daniel greenlarry demery 1michael jordan 3michael jordanmichael jordanmichael jordandennis rodman michael jordanmichael jordanmichael jordanmichael jordan 1

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…