gravina spalletti

“SIAMO AL PUNTO PIÙ BASSO DELLA NOSTRA STORIA CALCISTICA. O POCO CI MANCA” – DOPO LA FIGURACCIA CONTRO LA NORVEGIA, “GAZZETTA” PREPARA L’USCITA DI GRAVINA: “INEVITABILE FARSI DELLE DOMANDE, SUBITO. PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. PRIMA CHE, ANCORA UNA VOLTA, UN’INTERA NAZIONE SIA COSTRETTA A GUARDARE DAVANTI ALLA TV UN ALTRO MONDIALE. IL TERZO CONSECUTIVO. L’UNICO RESPONSABILE NON PUÒ ESSERE SPALLETTI CHE COMUNQUE DI COLPE NE HA PARECCHIE. È STATO IL NUMERO UNO DELLA FEDERCALCIO A NON DIMETTERSI E A CONFERMARE IL CT DOPO L’UMILIANTE EUROPEO IN GERMANIA. ABETE SI DIMISE DOPO IL TRACOLLO NEL MONDIALE DEL 2014 IN BRASILE. TAVECCHIO GETTÒ LA SPUGNA DOPO IL PRIMO FALLIMENTO NEI PLAYOFF MONDIALI CONTRO LA SVEZIA, NEL 2017. GRAVINA INVECE RESTÒ AL SUO POSTO DOPO IL FALLIMENTO CONTRO LA MACEDONIA NEL 2021”  

SERVE UNA SCOSSA IMMEDIATA PER ANDARE AL MONDIALE 2026

Estratto dell’articolo di Andrea Ramazzotti per “la Gazzetta dello Sport”

 

GABRIELE GRAVINA - FIGC

La faccia di Gabriele Gravina all’intervallo e alla fine della partita ieri parlava da sola.

Una maschera di cera. Il numero uno della Figc se n’è andato senza parlare, come fa sempre dopo le partite. Forse stavolta qualcosa da dire c’era.

 

Forse stavolta era necessario dire qualcosa. Sotto la sua gestione l’Italia ha vinto Euro 2021, ma ha fallito la qualificazione ai Mondiali del 2022 e, dopo il tracollo di Oslo, rischia seriamente di mancare anche quella alla Coppa del Mondo del 2026. Sarebbe la terza volta di fila.

 

gravina spalletti buffon

Un punto di non ritorno per il nostro calcio ed è chiaro che con uno scenario del genere, l’unico responsabile non può essere Luciano Spalletti che comunque di colpe ne ha parecchie. È stato il numero uno della Federcalcio a non dimettersi e a confermare il ct dopo l’umiliante Europeo in Germania. Adesso, passata l’illusione di una Nations League in cui credevamo di essere ripartiti, siamo di nuovo spalle al muro in questo girone di qualificazione ai Mondiali 2026.

 

GABRIELE GRAVINA - FIGC

Anzi, il ko di ieri sera è ancora peggiore rispetto a quello contro la Svizzera negli ottavi di Euro 2024. Certo, stavolta possiamo sperare che la Norvegia crolli a sorpresa in una delle prossime gare (per ora ne ha vinte tre su tre...) e di fare percorso netto compresa l’ultima sfida, quella di novembre a Roma, contro la formazione del ct Solbakken. In questo momento però siamo in ginocchio, con la prospettiva di andare un’altra volta ai playoff, già fatali contro Svezia (2017) e Macedonia del Nord (2021).

 

Sempre di arrivare almeno secondi in un girone che comprende Moldova, Israele ed Estonia. Siamo forse al punto più basso della nostra storia calcistica. O poco ci manca. Inevitabile farsi delle domande. Subito. Prima che sia troppo tardi. Prima che, ancora una volta, un’intera nazione sia costretta a guardare davanti alla tv un altro Mondiale. Il terzo consecutivo.

GRAVINA SPALLETTI BUFFON

 

Dopo la partita di Oslo, Gravina ha incontrato brevemente Spalletti: gli ha detto di pensare solo alla prossima partita. Lunedì andremo a Reggio Emilia e al Mapei Stadium sfideremo la Moldova […] Gli 850 tifosi azzurri nello stadio di Oslo hanno contestato la squadra, ma quei cori li ha sentiti anche Gravina, seduto in tribuna d’onore insieme ai suoi collaboratori. E nel dopo partita quando gli italiani defluivano dall’impianto, ci sono state altre parole non certo di stima per il ct e Gravina. […]

 

E adesso cosa può succedere? Abete si dimise dopo il tracollo nel Mondiale del 2014 in Brasile. Tavecchio gettò la spugna dopo il primo fallimento nei playoff mondiali contro la Svezia, nel 2017. Tra presente e futuro Gravina invece restò al suo posto dopo il fallimento in “mondo-visione” contro la Macedonia nel 2021 e poco più di quattro mesi fa è stato rieletto presidente della Figc con oltre il 98% dei consensi. Ora è arrivato il ko di Oslo […] c’è anche il rischio di ritrovarsi nella primavera del 2026 senza un pass per i prossimi Mondiali. Per la terza volta. A quel punto il terremoto sarebbe inevitabile.

gabriele gravina

 

IL CT SOTTO ACCUSA «MA IO VADO AVANTI CON QUESTO GRUPPO»

Estratto dell’articolo di Vincenzo D’Angelo per “la Gazzetta dello Sport”

 

Come si riparte dopo una batosta così? Come si fa a continuare a sognare un traguardo vitale per tutto il movimento nazionale se già dopo una gara bisogna armarsi di speranza per tentare un’impresa? Sotto il diluvio di Oslo, l’Italia si è scoperta piccola piccola, spazzata via dall’uragano Norvegia. Più brillante, più forte fisicamente, più convinta. E ora già a più 9 in classifica, con uno scontro diretto che è sembrato più un’amichevole di fine stagione che uno spareggio per l’accesso diretto al prossimo Mondiale.

 

gravina spalletti

L’Italia è ripiombata in un incubo e in questo limbo scuro dovrà adesso imparare a vivere per i prossimi mesi. Luciano Spalletti, invece, ha già messo i panni dello psicologo per risollevare il morale dei suoi, per convincersi di poter costruire una rimonta che appare ai limiti dell’impossibile. Inutile nascondersi, la delusione è enorme e la speranza quasi vana. Ora c’è da ricostruire, mettere un mattoncino alla volta pensando quantomeno di conquistarsi i playoff. Spalletti non è riuscito a trasmettere la sua determinazione. […]

 

luciano spalletti e gabriele gravina foto mezzelani gmt088

È rimasto sotto la pioggia a scuotere il capo, con gli occhi sgranati di chi non poteva accettare ciò che stava vedendo. «Abbiamo commesso degli errori, già il primo gol poteva essere evitabile, nasce tutto da una palla nostra in cui abbiamo cercato un cambio di gioco invece che trovare una soluzione più facile – il commento amaro di Spalletti -. Poi negli spazi larghi sono stati bravi ad esaltare le loro individualità che ci hanno messo in difficoltà. Chiaro che una volta passati in svantaggio è stato tutto più difficile, abbiamo perso troppe palle sulla trequarti, dovevamo sfruttare gli appoggi sui quinti e non forzare altre situazioni».

 

gabriele gravina luciano spalletti

Una volta eravamo maestri della tattica e della fase difensiva. In molti hanno «studiato» da noi e ora nessuno lascia più spazi. «Dopo il loro raddoppio si sono tirati indietro e si sono chiusi – ancora il ct -, aspettavano nella loro metà campo e noi trovavamo tutti gli spazi chiusi. Normale che senza giocatori bravi ad andare forte nell’uno contro uno è diventato tutto più difficile. Poi dietro dobbiamo essere più determinati e cattivi». […]

 

«Io faccio capo a questo gruppo qui e vado avanti con questo gruppo, sappiamo che dobbiamo migliorare sotto tanti aspetti e su questo dobbiamo lavorare tanto». Guai, però, ad attaccare il gruppo. «No, si va avanti con questo gruppo, è la migliore soluzione. Poi parlerò con Gravina di tutto, sull’intenzione che ho e sulle scelte che ho fatto e farò.

Non mi sento solo, ma anche se lo fossi sono io il responsabile. Nessuna compassione, ciò che mi dà noia è uno che possa dire “ti vengo in soccorso perché da solo non ce la fai..”, mi manda in bestia». […]

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