salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

DAGOREPORT

CASELLO

I Fratellini d’Italia ci sono o ci fanno? Sul dossier pedaggi, è evidente, ci fanno. Nessuno crede davvero che il partito di maggioranza relativa fosse completamente all’oscuro dell’emendamento, presentato dalla lega, per aumentare il balzello ai caselli.

 

Come ricostruisce oggi, su “Repubblica”, Giuseppe Colombo, infatti, i parlamentari meloniani hanno “incrociato” la norma almeno due volte: la prima a Montecitorio, il 25 giugno: “alla Camera si tiene una riunione di maggioranza sugli emendamenti al decreto Infrastrutture, il veicolo della misura sui pedaggi.

 

edoardo rixi con matteo salvini 2

È il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, a illustrarli. Il numero due di Salvini al Mit parla anche di autostrade.

 

Il testo dell'emendamento è stato scritto dai funzionari del ministero, ma quel giorno non compare sul tavolo della riunione.

 

Arriva, però […] una spiegazione a voce da parte di Rixi. Nessuno fa obiezioni. Neppure i rappresentanti di FdI”.

 

Che qualche giorno dopo, avrebbero apposto la loro firma in fondo all’emendamento in questione.

 

GALEAZZO BIGNAMI

Il capogruppo alla Camera di Fdi, Galeazzo Bignami, sul tema si sarebbe espresso a favore, dicendosi d’accordo con Rixi. Tanto che, continua ancora Colombo, “per i leghisti è lui ‘la manina dietro le fonti di Fdi che hanno rinnegato l’emendamento’”.

 

Ecco, le “fonti”. Quelle che ieri hanno veicolato alle agenzie una nota surreale in cui esprimevano “disappunto” per una norma presentata da loro stessi.

 

Una formuletta magica per far credere agli italiani che loro non erano a conoscenza dell’aumento dei pedaggi e addossare tutta la colpa a Salvini? O il disappunto per la reazione veemente, ma prevedibile, di associazioni dei consumatori e opposizione?

 

Occorre fare un passo indietro e spiegare la ratio dell’emendamento incriminato.

 

AUTOSTRADE GRUPPO SIAS GAVIO

Ogni volta che scade una concessione autostradale, occorre rinnovare il Pef, il Piano economico finanziario, che contiene le previsioni di spesa, gli investimenti in manutenzione e i costi per tenere in piedi viadotti, ponti, gallerie.

 

Ora, come scriveva Sergio Rizzo su “MF” qualche settimana fa, ci sono “quindici piani di investimento bloccati al ministero delle Infrastrutture”. Il motivo? “I concessionari chiedono 27 miliardi in più rispetto ai vecchi piani, circa 6,4 milioni a chilometro”.

 

beniamino gavio

Da dove far arrivare quei bei quattrini? Semplice, scaricando il costo sugli utenti che ogni giorno entrano ed escono dalle autostrade, e già ingrassano le ricche pance dei concessionari privati.

 

In pratica, a fronte di interventi di manutenzione del tratto autostradale, i concesisonari chiedono un aumento dei pedaggi. E così, ogni anno, ci sono adeguamenti e ritocchi (sempre all’insù).

 

Il concessionario più interessato dall’approvazione dei Pef è Gavio: la concessione di una delle autostrade da lui gestite, la Torino-Milano, scade tra qualche mese, nel 2026. E ancora è tutto fermo.  

 

salvini meloni

Nel 2020, Gavio ottenne l’approvazione dei suoi piani finanziari dal Ministero con il riconoscimento di un valore di subentro di 1 miliardo e 232 milioni.

 

Scrive Rizzo: “Uno sproposito stigmatizzato dalla Corte dei Conti nonché definito dall’Autorità dei Trasporti alla stregua di «una barriera all’ingresso di nuovi operatori».

 

E ora, a distanza di cinque anni, clamorosamente bocciato anche dalla direzione generale del ministero delle Infrastrutture; lo stesso ministero, ministro diverso, che nel 2020 aveva piantato quel mostruoso paletto in favore del gruppo Gavio”.

 

Insomma, Gavio sperava molto nell’aumento del pedaggio, e non è un imprenditore qualunque, ma un personaggio con interessi ramificati che si intersecano con quelli del Governo. Per esempio, su Mediobanca: Gavio ha appena venduto 250mila azioni di Piazzetta Cuccia.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MILLERI

Un favore indiretto al trio Caltagirone-Milleri-Lovaglio, che d’accordo con il Governo stanno tentando, via Mps, la scalata a Mediobanca (con mire su Generali): la vendita, che si somma a quella degli altri “pattisti” di Acutis e della famiglia Monge, ha come effetto quello di abbassare il valore del titolo della banca guidata da Nagel.

 

Scrive “Milano Finanza” oggi: “il premio sull’ops che Mediobanca ancora incorpora, alla vigilia dell’avvio dell’ops, si è ridotto al 5%”. Tradotto in soldoni: a Siena, e quindi a Caltagirone e Milleri, l’operazione potrebbe costare meno del previsto.

 

CANTIERE AUTOSTRADALE

Tutte prove che la famiglia Gavio ha molte carte da giocare per “trattare” con il Governo, e con la Lega, partito con una base solida al Nord, dove il gruppo ha le sue concessioni più importanti.

 

Il Carroccio, dunque, ci ha provato: dal Mef, dove oltre al ministro Giorgetti siede anche il sottosegretario Federico Freni, ha lanciato il suo ballon d’essai per vedere l’effetto che faceva, d’accordo con gli alleati di Governo e con la scusa di dover finanziare la rete Anas (che per effetto dell’abolizione delle province, non ci sono soldi per la manutenzione).

 

GRUPPO GAVIO

Apriti cielo: associazioni dei consumatori e opposizioni si sono risvegliate e hanno fatto il diavolo a quattro per una misura che a cascata sarebbe stata un bel cetriolone per tutti.

 

In un Paese dove le merci si muovono principalmente su strada, l’effetto immediato sarebbe stato un aumento dei prodotti sugli scaffali dei supermercati.

 

Un’inflazione indotta che ha risvegliato anche Elly Schlein dal suo letargo arcobaleno: “Da Meloni solo tasse e propaganda”.

 

AUMENTI DELLA SPESA PER LE FAMIGLIE ITALIANE - GIUGNO 2025

Di fronte a cotanta mobilitazione, la maggioranza ha dovuto fare pippa, e Fratelli d’Italia, con il nazi-cosplayer Galeazzo Bignami (si ricorda il suo travestimento da SS per un carnevale di tanti anni fa) ha subito scaricato il patatone bollente su Salvini.

 

Il “Capitone”, come scrivono molti retroscena sui quotidiani di oggi, ieri avrebbe chiamato Giorgia Meloni, alzando la voce: “Non consento a nessuno di farmi passare come quello che tassa gli italiani”

 

Il guaio è che alla fine, a dover stringere la cinghia, saranno i concessionari: i vari Toto, Blackstone e Macquarie (azionisti di Aspi) e, appunto la famiglia Gavio. Chissà come saranno felici di veder dimagrire, e di molto, i loro dividendi…

 

 

autostrade anas 9

IL CROLLO DEL PONTE MORANDI NON CI HA INSEGNATO NIENTE - CON LE CONCESSIONI AUTOSTRADALI È SEMPRE LA SOLITA STORIA: I PRIVATI INCASSANO E LO STATO PAGA – QUINDICI PIANI DI INVESTIMENTO DELLE SOCIETÀ CHE GESTISCONO I CASELLI SONO STATI BLOCCATI AL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE. I CONCESSIONARI CHIEDONO 27 MILIARDI IN PIÙ RISPETTO AI VECCHI PIANI, CIRCA 6,4 MILIONI A CHILOMETRO – CHE FARÀ SALVINI, GIÀ MINISTRO DELL’INTERNO NEL PRIMO GOVERNO CONTE, CHE DOPO IL CROLLO DEL PONTE MORANDI MINACCIÒ DI REVOCARE LA CONCESSIONE AI BENETTON SALVO POI NEGOZIARE CON I MAGLIARI E “REGALARGLI” 5 MILIARDI DI PLUSVALENZA DALLA VENDITA DI ASPI?

beniamino gavio

https://www.dagospia.com/business/piccola-storia-triste-delle-concessioni-autostradali-i-privati-incassano-437885

 

 

 

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”