1- MENTRE CON UNA MANO SI INNEGGIA AL LIBERO MERCATO, QUALCUNO TROVA DEMOCRATICAMENTE INSOPPORTABILE CHE I GIORNALI SI MANTENGANO DA SOLI IN EDICOLA 2- DOPO CHE IL MAGGIOR SUCCESSO DAI TEMPI DI ‘’REPUBBLICA’’ È ‘’IL FATTO’’ CHE NON BECCA UN EURO, CI SONO ANCORA 64 DIRETTORI CHE HANNO LA FACCIA TOSTA DI CHIEDERE SOLDI AL GOVERNO DI TURNO, SVENTOLANDO LA BANDIERA DELLA LIBERTÀ DI STAMPA. LIBERTÀ DI ESSER SERVI, SEMMAI. E DI DIPENDERE DALLE MANCE ANNUALI DEI POLITICI DI TURNO. MA NON SI FA PRIMA A FARE DEI BEI GIORNALI CHE SERVANO E PIACCIANO AI LETTORI? 3- SUPERSACCONE, IL PINGUE SUPEREROE DELLA CLASSE DIGERENTE, CERCA IL MORTO E LA BUTTA IN CACIARA AUSPICANDO IL RITORNO DEL TERRORISMO, IN MODO DA SANTIFICARE IL SANO RIFORMISMO DI LORSIGNORI. POI, SI SA, SE CI SCAPPA IL MORTO SE NE FA PRONTAMENTE UN EROE E GLI SI INTESTA LA QUALUNQUE DELLE RIFORME

A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

1 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
SuperSaccone, il pingue supereroe della classe digerente, cerca il morto e la butta in caciara auspicando il ritorno del terrorismo, in modo da santificare il sano riformismo di Lorsignori. Poi, si sa, se ci scappa il morto se ne fa prontamente un eroe e gli si intesta la qualunque delle riforme.

"Allarme di Sacconi: "Temo che torni il terrorismo. Ho paura per i miei collaboratori". Camusso (Cgil): parli solo se sa" (Corriere p.2 e non P2, fare attenzione). A completare il capolavoro, i tipografi di via Solferino illustrano il tutto con una bella foto di SuperSaccone che alza le mani come se gli stessero già sparando. Quanta mitezza si può esibire, quando stai sempre dalla parte di chi dà le carte.

Sotto, a completare la pagina dedicata a una nuova icona, l'avanzo di garofano trasfigurato in Ciccione Riformista, offre fieramente la panzona al fuoco nemico un altro compagno guadagnato alla causa come l'ex sindacalista Cazzuola, casualmente deputato del Pdl dopo esser stato per anni intervistato con tutte le pompe da Repubblica ed Espresso. "Il personaggio. Cazzola, collaboratore del ministro: io ho una scorta e non ho paura. Sono un pesce piccolo. Clima teso, ma tutelare il dissenso. E' vergognoso che chi si occupa dei temi legati al lavoro possa essere in pericolo".

Di Marco Biagi riesce a dire che "se avesse avuto protezione, sarebbe ancora vivo", senza citare Scajola (né lui né la giornalista che lo ausculta). Bravi tutti, davvero. SuperCazzola si fa intervistare anche dalla Stampa (p.7), a scanso di equivoci. Diciamo che ieri era domenica, ma la pagnotta se l'è guadagnata con il sudore del telefonino.

Per fortuna che c'è la famosa Digos rossa di Largo Fochetti, che a nome dei poliziotti democratici sentenzia: "Acqua sul fuoco da servizi e investigatori. "Nessuna ripresa della propaganda armata". Aisi, Ros dei carabinieri e Ucigos spiegano che non esistono informazioni specifiche" (Repubblica, p. 2). Del resto i loro capi hanno altro da fare: sono più o meno tutti sotto processo, chi in appello e chi addirittura in Cassazione. E sono tutti tranquillamente al loro posto, come e più dei politici che proteggono.

2 - LA DURISSIMA RISPOSTA DEL PIDDI'...
...non si è fatta attendere ed è arrivata direttamente dalle macerie dell'area ex Falck di Sesto San Giovanni, dove ieri il compagno-segretario Pier Luigi Bersani, accompagnato alle percussioni dal compagno sviluppatore Penny Penati, ha scaldato il famoso Popolo delle Primarie rappando così:

"Piacere, Luigi delle Bicocche
Sotto il sole faccio il muratore e mi spacco le nocche.
Da giovane il mio mito era l'attore Dennis Hopper
Che in Easy Rider girava il mondo a bordo di un chopper
Invece io passo la notte in un bar karaoke,
se vuoi mi trovi lì, tentato dal videopoker
ma il conto langue e quella macchina vuole il mio sangue
...un soggetto perfetto per Bram Stroker
Tu che ne sai della vita degli operai
Io stringo sulle spese e goodbye macellai
Non ho salvadanai, da sceicco del Dubai
E mi verrebbe da devolvere l'otto per mille a SNAI
Io sono pane per gli usurai ma li respingo
Non faccio l' Al Pacino, non mi faccio di pacinko
Non gratto, non vinco, non trinco/ nelle sale bingo/
Man mano mi convinco/ che io

sono un eroe, perché lotto tutte le ore. Sono un eroe perché combatto per la pensione
Sono un eroe perché proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere. Sono un eroe straordinario tutte le sere
Sono un eroe e te lo faccio vedere. Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere

Stipendio dimezzato o vengo licenziato
A qualunque età io sono già fuori mercato
...fossi un ex SS novantatreenne lavorerei nello studio del mio avvocato
invece torno a casa distrutto la sera, bocca impastata
come calcestruzzo in una betoniera
io sono al verde vado in bianco ed il mio conto è in rosso
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera

su, vai, a vedere nella galera, quanti precari, sono passati a malaffari
quando t'affami, ti fai, nemici vari, se non ti chiami Savoia, scorda i domiciliari
finisci nelle mani di strozzini, ti cibi, di ciò che trovi se ti ostini a frugare cestini
..ne' l'Uomo ragno ne' Rocky, ne' Rambo ne affini
farebbero ciò che faccio per i miei bambini, io sono un eroe.

Per far denaro ci sono più modi, potrei darmi alle frodi
E fottermi i soldi dei morti come un banchiere a Lodi
C'è chi ha mollato il conservatorio per Montecitorio
Lì i pianisti sono più pagati di Adrien Brody
Io vado avanti e mi si offusca la mente
Sto per impazzire come dentro un call center
Vivo nella camera 237 ma non farò la mia famiglia a fette perché sono un eroe" (Eroe, di Caparezza).

3 - UNA REPUBBLICA FONDATA SUL VIDEOPOKER...
Bamboccioni del cazzo, dovete andare a lavorare e imparare che i soldi si fanno con il sudore della fronte. Mica come lo Stato e il suo ministro Giulietto Tremonti, che tirano su il grano con le macchinette mangiasoldi e il gratta e vinci. Oppure vendendosi i palazzi ereditati. "Misure varate ma non approvate. Operazione facciata del premier per rassicurare Europa e G20. In settimana Consiglio dei ministri su dismissioni e Sud. Ma sulle liberalizzazioni attese resistenze degli onorevoli avvocati e medici" (Repubblica, p. 7). Soltanto il gioco d'azzardo non si può liberalizzare. Vero? Abbiamo i Corallo di Atlantis in Parlamento, del resto.

4 - QUELLI CHE CASUALMENTE STANNO SEMPRE CON GLI ALTRI...
"Si discute del piano Ichino. Il senatore democratico". Il Corriere delle Elite "a caccia di lavoro alieno da pagare sempre meno" sventola in prima pagina il ciuccesso del giuslavorista brillantemente infiltrato nel Pdmenoelle. Poi dentro, bella paginona che gronda vasellina: "Lavoro, si discute del piano Ichino. Il governo apre al senatore pd, la Camusso chiude. Bonanni: sì a un tavolo.

5 - LA TASTIERA BATTE DOVE IL PADRONE VUOLE...
"Si lasci, dunque, agli inquirenti e alla magistratura il compito di indagare sul rinascere della violenza organizzata e si prosegua la riflessione di merito sulla riforma. La si conduca con la maggiore trasparenza possibile e si disegnino i termini di un nuovo scambio sociale. Che questa volta però non sia limitato alla tradizionale concertazione tra governo e sindacati ma veda in campo le ragioni degli Invisibili". Si chiude così il commento del vicedirettore del Corriere Dario Di Vico (p. 1-5).

Lo scambio sociale l'abbiamo già visto. "Privatizziamo il privatizzabile, ma poi vigileremo con le authority e le bollette diminuiranno". "Meno tutele in entrata e più flessibilità nel lavoro faranno aumentare l'occupazione". Abbiamo visto com'è andata. Le tabelle della Banca d'Italia dicono chiaramente da oltre 10 anni chi si è arricchito e chi si è impoverito.

Allora, prima che riparta la super-fuffa a giornali unificati sul "modello Danimarca", offriamo gratis un consiglio alle sedicenti opposizioni (le altre sono state espulse dal Parlamento grazie al Porcellum e ora ovviamente sono sospettate di fondare le nuove Brigate Rosse).

La risposta da dare è questa: "Accettiamo tutte i tavoli e tutte le riforme Sacconi-Boeri-Tiraboschi-Ichino e SuperCazzola. Ma PRIMA vogliamo vedere approvato per legge il welfare modello danese, con Tremonti che deposita su un fondo vincolato delle Poste, in contanti e subito, tutti i fondi necessari". Insomma, prima vedere cammello.

Perché questi li abbiamo già visti all'opera: è gente che prima ti convince a calare le braghe dicendo che le tue sono vecchie e ingiuste, rispetto ai tanti che girano in mutande (quando la cosa più ragionevole sarebbe provare a mettere le braghe a chi è in mutande senza provare a toglierle per forza a qualcun altro). Poi, quando si sono fatti consegnare i vecchi pantaloni, ti dicono che devi restare in mutande perché purtroppo, a causa di una serie di disguidi internazionali, i nuovi pantaloni non arriveranno che "a crisi conclusa e se l'Europa e il Fmi sono d'accordo".

6 - MA FACCE RIDE!...
Emma Marcegaglia da Washington, "dove partecipa a un evento della Niaf": "A me l'euro piace" (Stampa, p. 3). Trova che negli States ci si faccia shopping benissimo.

7 - PERCHE' IL PIGNETO E' SEMPRE IL PIGNETO...
"Io non sono indignata. A me me rode proprio er culo". Scritta apparsa su un muro del Pigneto, a Roma.

8 - LIBERTA' DI STAMPA SUSSIDIATA...
Poi succede che, mentre con una mano si inneggia al libero mercato, qualcuno trovi democraticamente insopportabile che i giornali si mantengano da soli in edicola, camminando con le proprie gambe per meglio difendere la propria libertà. E' lo stesso Corriere a riportare: "Napolitano: editoria, il governo ripensi ai tagli. La risposta del capo dello Stato alla lettera indirizzatagli da 64 direttori di giornale" (p. 6). Idem su Stampa e Repubblica e Messaggero.

Dopo le telefonate con Bisy Bisignani del capo dipartimento di Palazzo Chigi per l'editoria, Elisa Grande, appassionata di bigiotteria di lusso. Dopo i magheggi dell'editore cooperativo Valterino Lavitola, quello dell'Avanti di Panama. Dopo la sputtanata bancaria dell'editore della P3 Denis Verdini, con il suo Giornale di Toscana. Dopo che tutti sanno che il segreto meglio custodito di alcuni grandi giornali sono gli accordi commerciali con i giornaletti-panino sussidiati.

Insomma, dopo tutto questo e dopo che il maggior successo editoriale dai tempi di Repubblica è il Fatto Quotidiano che non becca un euro, ci sono ancora 64 direttori che hanno la faccia tosta di chiedere soldi al governo di turno, sventolando la bandiera della libertà di stampa. Libertà di esser servi, semmai. E di dipendere dalle mance annuali dei politici di turno. Ma non si fa prima a fare dei bei giornali che servano e piacciano ai lettori?

9 - ULTIME DA SALO'...
"La resurrezione di Silvio. Il Pdl in testa ai sondaggi. Berlusconi cominicia a recuperare i voti dei delusi". Titolo del Giornale di Feltrusconi a tutta prima. Dall'oro di Dongo, al piombo del Bagongo.

10 - COME PERDERE PER SEMPRE (MA FACENDOSI ACCETTARE DAL SIRE E DAL PAPA RE)...
"Alleiamoci con Casini. E candidiamo lui". Il Corriere completa la "Giornata mondiale dell'intervista all'Obeso di peso" regalando mezza pagina a Goffredo Bettini, l'ex pensatore di Uolter Veltroni (p. 11). Si apprezzi la foto di questo statista da esportazione, impreziosito dagli occhiali di Remo Gaspari e con uno strano gonfiore sotto la cintura. Come se si fosse mangiato un bambino.

11 - IL NUOVO CHE E' AVANZATO (DALLA FIAT)...
"Serve subito un governo di salute pubblica se vogliamo salvare il Paese. Il tempo è scaduto, Berlusconi lo capisca". Luchino di Monteprezzemolo scrive un papiello a Eziolo Mauro e quello glielo pubblica sul giornale dell'Ingegner Cidibbì (p. 9). Sempre meglio che un'intervista. Hai visto mai che ci scappa qualche domanda alla quale il fondatore di Lacca & Futuro non sa rispondere.

12 - UN PIANETA ALLO SBANDO...
"Non solo caffè: Mr Starbucks reinventa il capitalismo. Donazioni nei suoi locali per far credito alle imprese. Deluso dalla politica, lancia un piano per creare posti di lavoro nei quartieri" (Corriere, p. 17).

13 - UN PAESE ALLO SBANDO...
"E' La stagione degli sci versatili. In pista e fuori pista senza cambiarli. Dolomiti, primo percorso freeride garantito dalla polizia" (Corriere, p. 25). Dalle nuova legge Reale, al Pacchetto Sicurezza Freeride. Manca solo la polizza Rc-sci obbligatoria e avremo riformato anche la montagna. Tiè.

14 - DISECONOMY...
Lodevole e interessante paginata di Marco Alfieri sulla Stampa (p. 4) "Nessuno paga nessuno". E la crisi del credito arriva fino alle imprese. Le banche danno meno denaro. Gli imprenditori allungano i tempi dei pagamenti. E il vizio italiano di saldare in ritardo diventa endemico. Ma non tutti ce la fanno". A cominciare dai fornitori della Fiat? Chiedete a quanto paga il Lingotto, ne scoprirete delle belle.

15 - FREE MARCHETT...
Imperdibile la Stampa a pagina 23 "Così affila gli artigli la nuova femme fatale. Homour moderno e glamour rétro, ambigua sensualità. La moda ora clona lo stile delle dive dei primi Novecento". Difficile commentare l'insieme. Ma sono da sturbo le ultime righe del pezzo in basso a destra: "Certo sarebbe bello poter tornare alla seduzione d'antan, al languore, ai palpiti di ciglia, alla pelle lunare scoperta in minime porzioni... Ma "the show must go on". Accontentiamoci del remake". Attenta Amapane, che se ti becca una di quelle che abitano al Pigneto altro che "palpiti di ciglia".

 

 

MAURIZIO SACCONI ENRICA GIORGIETTI resize PIERFRANCESCO GUARGUAGLINI MAURIZIO SACCONI VALERIA LICASTRO GIULIANO CAZZUOLA 0 biagi marco timecomBersani e Penati di Benny per Libero BERSANI PENATI PENATI BERSANIGaetano Corallo e nitto santapaola imagesatlantisICHINOMARCEGAGLIA GIOVANI DI CONFINDUSTRIA SERGIO MARCHIONNE EMMA MARCEGAGLIA INDIGNADOS CON LA MASCHERA DI DRAGHI napolitano - berlusconiNAPOLITANO DAL MALE DI VAURO E VINCINO PIERFERDINANDO CASINI PIERLUIGI BERSANI FAUSTO BERTINOTTI GOFFREDO BETTINI Starbucks

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