
AVVERTITE I PORCELLI IN RAI: LE FEMMINISTE SONO PRONTE A FAR ESPLODERE LA BOMBA - A ROMA C’È UN MOVIMENTO CHE STA ORGANIZZANDO IL PRIMO ME TOO DELLE GIOVANI COLLABORATRICI RAI CHE LAVORANO NELLA FASCIA TRA LE 7 E LE 19 - IL GRUPPO STA STILANDO UN DOSSIER CHE SARÀ POI CONSEGNATO ALLA ALLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI, BARBARA FLORIDIA: PARE CHE, TRA IL MATERIALE RACCOLTO, CI SIANO MESSAGGI COMPROMETTENTI E VIDEO CHE SAREBBERO STATI RIPRESI DALLE TELECAMERE DEI CIRCUITI INTERNI…
Estratto dell'articolo di Giovanna Predoni per www.lettera43.it
A Roma un movimento femminista, vicino al Partito democratico e con sede nei pressi del carcere di Rebibbia, sta organizzando il primo Me too delle giovani collaboratrici Rai che lavorano nella fascia meno “politicamente controllata”, quella dalle 7 alle 19.
Il gruppo di donne è impegnato nella messa a punto di un dossier che sarà poi portato alla presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia. Tra il materiale raccolto pare ci siano messaggi compromettenti e video che sarebbero stati ripresi dalle telecamere dei circuiti interni.
Sulla questione delle presunte molestie nell’ambiente della tivù pubblica c’è sempre stato grande silenzio. Una delle poche, se non l’unica, a parlarne è stata la giornalista sportiva e conduttrice televisiva Paola Ferrari, rispondendo a una domanda di Repubblica in un’intervista del 2021: «Mai avuto problemi di #MeToo in Rai? Non sa quanti!
Tutti tentativi, sia chiaro, tutti respinti con perdite. La prima volta ero a Portobello, il mio debutto tivù, nel 1977. Enzo Tortora, signore come pochi, mi difese a spada tratta. Chi nega che certe cose in Rai esistano è un ipocrita». […]